Cees Nooteboom: differenze tra le versioni
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Cees Nooteboom nacque da Hubertus Nooteboom e da Johanna Pessers. Oltre ai due genitori e a Cees, la famiglia comprendeva anche Hanneke, le figlia di un anno più grande di Cees, e Huub, nato nel 1940. Giovanissimo, lo scrittore visse l'esperienza dell'invasione nazista dell'Olanda e i bombardamenti della [[Luftwaffe (Wehrmacht)|Luftwaffe]] sul campo di aviazione di [[Leidschenveen-Ypenburg|Ypenburg]], ai margini meridionali della città di [[L'Aia|L’Aia]]. La guerra gli lasciò anche la ferita familiare dovuta all'abbandono del padre, che si risposò nel 1944 e generò un figlio in seconde nozze, Hugo, prima di morire nella primavera dell'anno successivo in conseguenza delle ferite riportate in un bombardamento tedesco. Quando la guerra finì, la madre radunò la famiglia e con essa si trasferì a [[Tilburg]]<ref name="WS">{{cita web|lingua=en|url=http://www.ceesnooteboom.com/?cat=7&lang=en|titolo=Cees Nooteboom - Biography|editore=''Nooteboom Website''|accesso=23 agosto 2013|autore=}}</ref>.
L'istruzione superiore di Nooteboom fu discontinua, ma nonostante l'irregolarità del percorso il giovane studiò con profitto in particolare le lingue classiche e la storia dell'arte, considerate dallo scrittore determinanti nella sua crescita culturale<ref>«Non riesco a immaginare la mia vita senza il Greco e il Latino. Sarei diventato qualcun altro.» {{cita web|lingua=en|url=http://www.ceesnooteboom.com/?cat=7&lang=en|titolo=Cees Nooteboom - Biography|editore=''Nooteboom Web site''|accesso=23 agosto 2013|autore=}}</ref>. Nooteboom frequentò dapprima il Sint Odulphus Lyceum di Tilburg, poi si spostò a [[Venray]] proseguendo la formazione nel convitto di un istituto cattolico gestito dai frati francescani, il Gymnasium Immaculatae Conceptionis, dove seguì il secondo e il terzo anno. Il quarto anno ebbe luogo presso un Liceo Cattolico Romano di [[Hilversum]], città dell'[[Olanda settentrionale]], dove si era trasferito con la madre. Il corso di studi si concluse all'Augustinianum<ref name="WS"/>, un monastero augustiniano di [[Eindhoven]]<ref name="britannica">{{cita web|lingua=en|url=
===Maturità===
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Il punto di svolta nella carriera di Nooteboom si ebbe nel 1980: la pubblicazione del romanzo ''Rituelen'', successivamente trasposto in un'opera cinematografica, gli diede fama internazionale e stimolò gli studi critici dell'opera<ref name="WS"/>. Negli anni ottanta l'artista alternò poesia e narrativa: il romanzo ''Een lied van schijn en wezen'', le liriche di ''Aas'' (1982), due anni dopo il romanzo favolistico ''In Nederland'', il lavoro poetico ''Het gezicht van ten oog'' del 1989, la raccolta di versi del 1991 ''Rollende stenen'', il romanzo ''Volgende verhaal'' (1993); e un altro romanzo, ''Allerzielen'' (1998), in cui Berlino dà l'occasione per una riflessione sul nesso fra Storia e attualità. Nel frattempo, Nooteboom dette alle stampe ''reportage'' riguardanti i suoi giri per il mondo: ''Een nacht in Tunesie'' (1965), ''Een avond in Isfahan: reisverhalen uit Perzie, Gambia, Duitsland, Japan, Engeland, Madeira, en Maleisie'' (1978), ''De zucht naar het Westen'' (1985), ''Berlijnse notities'' (1990). La sua conoscenza diretta della Spagna gli offrì il modo di cimentarsi in una produzione filmica, un lungometraggio sul pellegrinaggio a [[Santiago di Compostela]], seguito dalla pubblicazione nel 1997 del libro ''Omweg naar Santiago''<ref name="treccani"/><ref name="britannica"/>.
Anche in questo secolo, Nooteboom ha intervallato opere di natura diversa: dal riflessivo ''Nootebooms hotel'' <ref>{{cita web|lingua=en|url=
==Fortuna critica==
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