Vera Croce: differenze tra le versioni
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[[Teodoreto di Cirro]] (morto intorno al [[457]]) riferisce quella che era divenuta la versione comune del ritrovamento della Vera Croce:
{{quote|Quando l'imperatrice scorse il luogo in cui il Salvatore aveva sofferto, immediatamente ordinò che il tempio idolatra che lì era stato eretto fosse distrutto, e che fosse rimossa proprio quella terra sulla quale esso si ergeva. Quando la tomba, che era stata così a lungo celata, fu scoperta, furono viste tre croci accanto al sepolcro del Signore. Tutti ritennero certo che una di queste croci fosse quella di nostro Signore Gesù Cristo, e che le altre due fossero dei ladroni che erano stati crocifissi con Lui. Eppure non erano in grado di stabilire a quale delle tre il Corpo del Signore era stato portato vicino, e quale aveva ricevuto il fiotto del Suo prezioso Sangue. Ma il saggio e santo Macario, governatore della città, risolse questa questione nella seguente maniera. Fece sì che una signora di rango, che da lungo tempo soffriva per una malattia, fosse toccata da ognuna delle croci, con una sincera preghiera, e così riconobbe la virtù che risiedeva in quella del Signore. Poiché nel momento in cui questa croce fu portata accanto alla signora, essa scacciò la terribile malattia e la guarì completamente|[[Teodoreto di Cirro]], ''[[Storia
Con la Croce furono anche rinvenuti i [[Santi Chiodi]], che Elena portò via con sé a Costantinopoli. Secondo Teodoreto,
Un'altra versione popolare di tradizione [[lingua siriaca|siriaca]] sostituisce Elena con una mitica imperatrice del [[I secolo]] di nome Protonike.
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