Commando: differenze tra le versioni

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== Cenni storici ==
La parola, il cui uso è attestato sin dal 1642, è di derivazione [[lingua olandese|olandese]] e probabilmente a sua volta fu influenzata dal termine [[lingua portoghese|portoghese]] ''comando'' (nel significato, proprio anche in italiano, di "ordine militare, comando")<ref>{{cita web|autore=Elliot V. K. Dobbie |url=httphttps://www.jstor.org/discover/10.2307/487007?uid=3738296&uid=2&uid=4&sid=21104863488697 |titolo=jstor.org |accesso=20 ottobre 2014}}</ref>; è possibile anche che il termine sia entrato nella lingua afrikaans direttamente dal portoghese, grazie ai contatti dei Boeri con le colonie africane del [[Portogallo]]<ref>''Encyclopædia Britannica'', 14 edizione, Vol. 6, p. 106.</ref>.
 
Tali tipi di unità vennero ampiamente utilizzate all'inizio del [[XVIII secolo]] per volere delle autorità della [[Colonia del Capo]]: per fronteggiare le incursioni dei gruppi indigeni ostili del Sudafrica, ciascun maschio bianco tra i 16 e i 60 anni era incaricato di presentarsi entro 48 ore dalla richiesta di mobilitazione delle autorità locali, presentandosi già equipaggiato a proprie spese di cavallo, fucile, cibo e munizioni per otto giorni; queste unità di civili armati, il cui organico poteva variare da poche decine a diverse centinaia di uomini, erano guidate da un ''kommandant'' ("comandante") generalmente eletto dagli stessi componenti. La struttura di comando era molto informale: un ''kommandant'' poteva dare ordini in battaglia ma non poteva obbligare gli uomini ad eseguirli o punirli se non lo facevano, e di fatto era solo la sua reputazione e il suo carisma che gli garantivano l'autorità sugli altri<ref name="castle-17-18">Ian Castle, ''Majuba 1881'', Osprey Publishing, 1999, pp. 17-18. ISBN 84-8372-069-8.</ref>.