Delfi: differenze tra le versioni

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Questa sorgente scorreva verso il tempio ma scompariva di sotto, creando una fessura che emetteva vapori chimici che favorivano l'oracolo a Delfi in grado di rivelare le sue profezie. Apollo uccise Pitone ma dovette essere punito per questo, in quanto figlio di Gea. Il santuario dedicato ad Apollo era originariamente dedicato a Gea e condiviso con [[Poseidone]].<ref name=":0" /> Il nome Pythia (Pizia) rimase come titolo dell'[[Oracolo di Delfi]].
 
Erwin Rohde scrisse che il Pitone era uno spirito terrestre, che fu conquistato da Apollo e sepolto sotto l'''Omphalos'', e che si tratta di una divinità che erige un tempio sulla tomba di un altro.<ref>Rodhe, E (1925), "Psyche: The Cult of Souls and the Belief in Immortality among the Greeks", trans. from the 8th edn. by W. B. Hillis (London: Routledge & Kegan Paul, 1925; reprinted by Routledge, 2000). p.97.</ref> {{Senza fonte|Un altro punto di vista sostiene che Apollo fosse un'aggiunta abbastanza recente al pantheon greco che proveniva originariamente dalla [[Lidia]].}} Gli [[Etruschi]] provenienti dall'[[Anatolia]] settentrionale adoravano anche Apollo,<ref>{{Cita pubblicazione|nome=Natalie L. C.|cognome=Stevens|data=2009|titolo=A New Reconstruction of the Etruscan Heaven|rivista=American Journal of Archaeology|volume=113|numero=2|pp=153–164|accesso=12 luglio 2018|url=httphttps://www.jstor.org/stable/20627565}}</ref> {{Senza fonte|e potrebbe essere che originariamente fosse identico al dio [[Mesopotamia|Mesopotamico]] [[Aplu]], un Titolo accadico che significa "figlio", originariamente dato alla peste Dio [[Nergal]], figlio di [[Enlil]].}} ''Apollo Smintheus'' (greco Απόλλων Σμινθεύς), il topo assassino [24] eliminati i topi, la causa primaria della malattia, promuove la prevenzione medica.<ref>{{Cita web|url=https://web.archive.org/web/20091202133428/http://old.perseus.tufts.edu/cgi-bin/ptext?doc=Perseus:text:1999.04.0057:entry=#95523|titolo=Henry George Liddell, Robert Scott, A Greek-English Lexicon|data=2 dicembre 2009|accesso=12 luglio 2018}}</ref>
 
== Il sito archeologico superiore ==
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Durante gli scavi successivi sono stati scoperti resti architettonici risalenti ad una basilica cristiana del V secolo, quando Delfi era una diocesi. Altri importanti edifici di epoca tardo romana sono le Terme Orientali, la casa con il peristilio, l'Agorà romana e la grande cisterna. Alla periferia Est della città si trovano cimiteri tardo romani.
 
A sud-est del recinto di Apollo si trova la cosiddetta Villa Sud-Orientale, un edificio molto grande con una facciata lunga 65 metri, distribuita su quattro livelli, con quattro sale da pranzo ([[Triclinio|triclinia]]) e bagni privati. Giare di grande capacità conservavano le provviste, mentre altri vasi di terracotta e oggetti di lusso sono stati scoperti nelle stanze. Tra i reperti spicca un minuscolo leopardo in madreperla, forse di origine [[Sasanidi|sasanide]], esposto nella galleria al piano terra del Museo Archeologico di Delfi. La villa risale all'inizio del V secolo e funzionò come casa privata fino al 580, ma in seguito fu trasformata in un laboratorio di ceramisti.<ref>{{Cita pubblicazione|nome=Platon|cognome=Pétridis|data=1997|titolo=Delphes dans l'Antiquité tardive : première approche topographique et céramologique|rivista=Bulletin de correspondance hellénique|volume=121|numero=2|pp=681–695|accesso=2019-03-10|doi=10.3406/bch.1997.4581|url=httphttps://dx.doi.org/10.3406/bch.1997.4581}}</ref> È solo allora, all'inizio del VI secolo, che la città sembra subire un declino: le sue dimensioni si riducono e i suoi contatti commerciali sembrano drasticamente diminuiti. La produzione locale di ceramiche avviene in grandi quantità:<ref>Petrides, P., 2003, «Αteliers de potiers protobyzantins à Delphes », in Χ. ΜΠΑΚΙΡΤΖΗΣ (ed.), 7ο Διεθνές Συνέδριο Μεσαιωνικής Κεραμικής της Μεσογείου, Θεσσαλονίκη 11-16 Οκτωβρίου 1999, Πρακτικά, Αθήνα, 443-446</ref> è più grossolana e fatta di argilla rossastra, con l’intenzione di soddisfare i bisogni degli abitanti e non di essere esportata.
 
La Via Sacra rimase la strada principale dell'insediamento, trasformata, tuttavia, in una strada ad uso commerciale e industriale. Attorno all'agorà furono costruiti laboratori ed anche l'unica basilica cristiana entro le mura. L'area residenziale si è diffusa principalmente nella parte occidentale dell'insediamento. Le case erano piuttosto spaziose e due grandi cisterne fornivano loro acqua corrente.<ref>Petrides, P., 2005, «Un exemple d’architecture civile en Grèce : les maisons protobyzantines de Delphes (IVe–VIIe s.)», Mélanges Jean-Pierre Sodini, Travaux et Mémoires 15, Paris, pp.193-204</ref>