Espansione metrica dello spazio: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
m
LauBot (discussione | contributi)
m Bot: passaggio degli url da HTTP a HTTPS
Riga 10:
Più è lontana la galassia osservata, più è alta la velocità di recessione e maggiore è il suo redshift. Distanza e velocità di allontanamento (o recessione) sono quindi proporzionali.
 
L'espansione metrica porta a velocità di allontanamento che superano la velocità della luce ''[[Velocità della luce|c]]'' e a distanze che superano di ''c'' volte l'età dell'universo; questo fatto provoca spesso confusione tra esperti e principianti.<ref>Tamara M. Davis and Charles H. Lineweaver, ''Expanding Confusion: common misconceptions of cosmological horizons and the superluminal expansion of the Universe''. [httphttps://arxiv.org/abs/astro-ph/0310808 astro-ph/0310808]</ref> La velocità della luce non ha particolare significato su scale cosmologiche.
 
Una valutazione più completa può essere data dal fatto che l'interpretazione dell'espansione metrica dello spazio continua a fornire paradossi che sono ancora materia di dibattito.<ref name=Whiting>{{Cita pubblicazione|titolo=The Expansion of Space: Free Particle Motion and the Cosmological Redshift|url=httphttps://arxiv.org/abs/astro-ph/0404095v1|anno=2004|rivista=ArXiv preprint|autore=Alan B. Whiting}}</ref><ref name=Hogg>{{Cita pubblicazione|titolo=The kinematic origin of the cosmological redshift|autore=EF Bunn & DW Hogg |url=httphttps://arxiv.org/abs/0808.1081v1|rivista=ArXiv preprint|anno=2008}}</ref><ref name=Baryshev>{{Cita pubblicazione|titolo=Expanding Space: The Root of Conceptual Problems of the Cosmological Physics |autore=Yu. V. Baryshev|url=httphttps://arxiv.org/abs/0810.0153 |rivista=Practical Cosmology|volume=2|pp=20-30|anno=2008}}</ref><ref name=Peacock>{{Cita pubblicazione|url=httphttps://arxiv.org/abs/0809.4573v1|rivista=ArXiv preprint|titolo=A diatribe on expanding space|autore=JA Peacock|anno=2008}}</ref> L'opinione prevalente è quella di Michał Chodorowski, il quale afferma che: ''a differenza dell'espansione del substrato cosmico, l'espansione dello spazio è inosservabile''.<ref name=Chodorowski>{{Cita pubblicazione|titolo=A direct consequence of the expansion of space?|autore=Michał J. Chodorowski|url=httphttps://arxiv.org/abs/astro-ph/0610590v3|rivista=Monthly Notices of the Royal Astronomical Society|volume=378 |pp=239-244|anno=2007}}</ref>
 
==Capire l'espansione dello spazio==
Riga 86:
*[[Edwin Hubble]] dimostrò che tutte le [[Galassia|galassie]] e gli oggetti astronomici distanti si stanno allontanando l'uno dall'altro, come previsto dall'espansione cosmica, a causa della [[legge di Hubble]].<ref>Hubble, Edwin, "[http://adsabs.harvard.edu/cgi-bin/nph-bib_query?bibcode=1929PNAS...15..168H&amp;db_key=AST&amp;data_type=HTML&amp;format=&amp;high=42ca922c9c30954 A Relation between Distance and Radial Velocity among Extra-Galactic Nebulae]" (1929) ''Proceedings of the National Academy of Sciences of the United States of America'', Volume 15, Issue 3, pp. 168-173 ([http://www.pnas.org/cgi/reprint/15/3/168 Full article], PDF)</ref> Calcolando lo [[Redshift|spostamento verso il rosso]] dei loro [[Spettro elettromagnetico|spettri elettromagnetici]] per determinare la distanza e la velocità di tali oggetti, egli mostrò che tutti gli oggetti si stanno allontanando tra loro e che la loro velocità è proporzionale alla distanza, caratteristica di un'espansione metrica. Ulteriori studi hanno mostrato che l'espansione è isotropa e omogenea, cioè sembra non avere un punto privilegiato come "centro" dell'espansione, ma appare universale e indipendente da ogni punto "centrale" fissato.
*La distribuzione isotropa nel cosmo dei [[Gamma ray burst|lampi gamma]] e delle [[supernova]]e è una conferma del principio cosmologico.
*Il principio di Copernico non è stato verificato direttamente su scala cosmologica finché non sono stati misurati gli effetti della [[radiazione cosmica di fondo]] sulla dinamica dei sistemi astronomici più distanti. Un gruppo di astronomi dello [[European Southern Observatory]] notarono, misurando la temperatura di una nube intergalattica in equilibrio termico con la radiazione di fondo, che la radiazione proveniente dal Big Bang era più calda in tempi passati.<ref>Gli astronomi riportarono le loro misure in un articolo del dicembre 2000 sulla rivista [[Nature]] intitolato ''[http://adsabs.harvard.edu/cgi-bin/bib_query?astro-ph/0012222 The microwave background temperature at the redshift of 2.33771]'' che può essere letto [httphttps://arxiv.org/abs/astro-ph/0012222 qui]. Una [httphttps://www.eso.org/outreach/press-rel/pr-2000/pr-27-00.html dichiarazione stampa] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20060615082906/http://eso.org/outreach/press-rel/pr-2000/pr-27-00.html |data=15 giugno 2006 }} proveniente dallo European Southern Observatory spiega le scoperte al pubblico</ref> Il raffreddamento uniforme della radiazione di fondo avvenuto in miliardi di anni è spiegabile solo se l'universo sta attraversando una fase di espansione metrica.
 
L'unica teoria che spiega in modo coerente questi fenomeni nel loro insieme, si basa sull'espansione dello spazio dovuta a un cambiamento della metrica. Infatti fino alla scoperta negli [[anni 2000|anni duemila]] di prove dirette dei cambiamenti di temperatura nella radiazione cosmica di fondo, non era possibile escludere le costruzioni e le ipotesi più bizzarre. Fino a quel momento, si riteneva che l'universo non si comportasse come la [[Via Lattea]] posta al centro di una metrica fissata con un'espansione universale delle galassie in tutte le direzioni (come, ad esempio, nel [[modello di Milne]]).