Irreligiosità: differenze tra le versioni

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*{{Cita web|url=http://onelook.com/?w=irreligion&ls=a |titolo=''Irreligion'' as presented in 26 reference works}}
<!-- Editors: SEE http://en.wikipedia.org/wiki/Talk:Irreligion/Archive_1#Summary_from_http:.2F.2Fwww.onelook.com.2F.3Fw.3Dirreligion.26ls.3Da-->
*{{Cita pubblicazione|url=httphttps://www.oxforddictionaries.com/definition/irreligious?view=uk |titolo=Definition including ''hostility'' and ''indifference'' |collana=Compact Oxford Dictionary}}
*{{Cita pubblicazione|url=http://www.collinsdictionary.com/dictionary/english/irreligion |titolo=Definition including ''lack'' and ''indifference'' |collana=Collins Dictionary}}
*{{Cita pubblicazione|url=http://hirr.hartsem.edu/ency/irreligion.htm |collana=Encyclopedia of Religion and Society |titolo=Irreligion|accesso=18 febbraio 2012}} Includes ''rejection''.
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Nel 1993, la "commissione per i [[diritti umani]] dell'[[Organizzazione delle Nazioni Unite]] dichiarò che l'Art. 18 della [[Convenzione Internazionale sui Diritti Civili e Politici]] "''protegge le credenze teistiche, non teiste e atee, nonché il diritto a non professare alcuna religione o credo''"<ref>{{cita web|url=http://www.minorityrights.org/3273/normative-instruments/ccpr-general-comment-22-300793-on-iccpr-article-18.html |titolo=CCPR General Comment 22: 30/07/93 on ICCPR Article 18 |opera=Minorityrights.org |urlmorto=yes |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150116043952/http://www.minorityrights.org/3273/normative-instruments/ccpr-general-comment-22-300793-on-iccpr-article-18.html |dataarchivio=16 gennaio 2015 }}</ref>.
 
Il comitato ha inoltre affermato che "''la libertà di avere o di adottare una religione o convinzione implica necessariamente la libertà di scegliere una religione o un credo, incluso il diritto di sostituire la propria religione o convinzione corrente con un'altra o di adottare visioni ateiste''". I firmatari della convenzione sono esclusi dall'"''uso della minaccia della forza fisica o delle sanzioni penali per costringere i credenti o i non credenti''" a ritrattare le proprie convinzioni o convertirsi<ref name="fdih1">{{cita web|data=1º agosto 2003|titolo=Discrimination against religious minorities in Iran|autore=International Federation for Human Rights|editore=fdih.org|accesso=3 marzo 2009|url=httphttps://www.fidh.org/IMG/pdf/ir0108a.pdf|formato=PDF}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.law2.byu.edu/lawreview/archives/2002/2/dav2.pdf |titolo=The Evolution of Religious Liberty as a Universal Human Right |accesso=3 marzo 2009 |cognome=Davis |nome=Derek H. |urlmorto=yes |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110723210828/http://www.law2.byu.edu/lawreview/archives/2002/2/dav2.pdf |dataarchivio=23 luglio 2011 }}</ref>.
 
La maggior parte delle democrazie occidentali proteggono la [[libertà religiosa]] ed è pertanto in gran parte largamente sottinteso nei rispettivi ordinamenti giuridici che a coloro che non credono o non osservano fedelmente una qualche dottrina di fede viene concessa la [[libertà di pensiero]]; tuttavia, alcune costituzioni nazionali proteggono esplicitamente il diritto di non credere a qualsivoglia religione.
 
Una nota eccezione all'ambiguità, che autorizza esplicitamente la non religione, è l'art 36 della ''[[Costituzione della Repubblica Popolare Cinese]]'', così com'è stato stilato nel 1982, il quale afferma che "''nessun organo statale, ente pubblico o individuo può costringere i cittadini a credere o meno in una qualsiasi religione, né possono venir discriminati per la loro credenza o incredulità<ref>{{cita web|url = http://www.adherents.com/Na/Na_472.html|titolo=Adherents.com|editore=Adherents.com|accesso=4 febbraio 2011}} Some publications</ref><ref>{{cita web|url=http://www.hkhrm.org.hk/english/law/const03.html|titolo=Scheda}}</ref>. L'art 46 della costituzione cinese datata 1978 era ancora più esplicito, dichiarando che "''i cittadini godono della libertà di credere nella religione e della libertà di non credere e di dichiarare e propagare l'ateismo"<ref>{{cita web|url=http://redcresearch.ie/wp-content/uploads/2012/08/RED-C-press-release-Religion-and-Atheism-25-7-12.pdf|titolo=Global Index Of Religion and Atheism|editore=Redcresearch.ie|accesso=1º novembre 2011|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20121016062403/http://redcresearch.ie/wp-content/uploads/2012/08/RED-C-press-release-Religion-and-Atheism-25-7-12.pdf|dataarchivio=16 ottobre 2012}} Publications are taken from Gallup</ref><ref>[httphttps://en.wikipedia.org/wiki/File:People%27s_Republic_of_China_1978_Constitution.pdf?page=41 People's Republic of China 1978 Constitution pg. 41, 1978]</ref>
 
== Aconfessionalità ==
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== Demografia ==
{{vedi anche|Irreligiosità nel mondo}}
Sebbene 11 paesi elencati di seguito abbiano maggioranze non religiose, ciò non significa che la maggior parte delle popolazioni di questi paesi non appartengano a nessun gruppo religioso; ad esempio il 68% della popolazione svedese appartiene alla [[Chiesa di Svezia]]<ref>{{cita web|url=httphttps://www.svenskakyrkan.se/statistik |titolo=Kyrkan i siffror, Swedish Lutheran Christian Church in numbers}}</ref>, mentre il 59% degli Albanesi si dichiara musulmano. Inoltre, sebbene i paesi scandinavi abbiano tra le più alte misure di non-religiosità e persino di ateismo in Europa, il 47% degli atei che vivono in quei paesi sono ancora membri delle Chiese nazionali<ref>{{cita libro|curatore1=Phil Zuckerman|titolo=Atheism and Secularity Vol.2|data=2010|editore=Praeger|isbn=0-313-35181-3|capitolo=Ch. 9 Atheism And Secularity: The Scandinavian Paradox}}</ref>.
 
Uno studio di proiezione globale Pew del 2015 per religione e non-religione, prevede che tra il 2010 e il 2050 ci saranno alcuni primi aumenti dei non affiliati seguiti da un declino entro il 2050 a causa della diminuzione dei tassi di fertilità globale tra questi dati demografici<ref>{{cita web|titolo=The Future of World Religions: Population Growth Projections, 2010–2050|url=http://www.pewforum.org/2015/04/02/religious-projections-2010-2050/|editore=Pew Research Center|data=5 aprile 2012}}</ref>. Gli studi globali dell'ateismo condotti dal professore di [[sociologia]] [[Phil Zuckerman]] hanno indicato che l'ateismo globale potrebbe essere in declino a causa dei paesi irreligiosi con i tassi di natalità più bassi al mondo e dei paesi religiosi che hanno tassi di natalità più elevati nella generalità dei casi<ref name=zucker>{{cita libro|cognome1=Zuckerman|nome1=Phil|curatore1=Michael Martin|titolo=The Cambridge Companion to Atheism|data=2007|editore=Cambridge Univ. Press|isbn=0-521-60367-6|pagina=59}}</ref>.