Isola di San Matteo: differenze tra le versioni
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L'origine della leggenda riguardo l'esistenza di quest'isola non è chiara. Il più antico riferimento conosciuto si trova sulla [[mappa di Piri Reis]] del 1513, riscoperta nel 1929, dove è rappresentato un gruppo di isole chiamato ''Sanmetyos''<ref name="Piri Reis">Gregory C. McIntosh: [https://books.google.de/books?id=KfwMAQAAQBAJ&pg=PA31 ''Piri Reis Map of 1513'']. Athens, 2000, pag. 31, ISBN 0-8203-2157-5.</ref>.
La spedizione di [[García Jofre de Loaísa]], alla quale partecipò, tra gli altri, anche [[Andrés de Urdaneta]], effettuò, durante la traversata dalla costa africana a quella brasiliana, nella seconda metà di ottobre del 1525, una sosta su un arcipelago chiamato San Mateo, situato a due gradi e mezzo di [[latitudine]] sud. L'arcipelago venne descritto come composto da due isole di dimensioni diverse. Vi era acqua fresca, ma anche alberi di arancio, palme nane, tartarughe, molti uccelli, tra cui alcune galline, e una spiaggia sabbiosa<ref>Martin Fernandez de Navarrete: [https://books.google.de/books?id=Nmz8NJLsQa0C&pg=PA247#v=onepage&q&f=false ''Colección de los viages y descubrimientos que hicieron por mar los españoles'']. Madrid, 1837, pag. 247.</ref>. L'affermazione che le isole erano già visibili a una distanza di dieci [[Lega nautica|leghe]], cioè circa cinquantacinque chilometri, suggerisce la presenza di una montagna alta almeno 1400 metri<ref name="Bosch">José Ramón de Miguel Bosch: [
Il cronista portoghese António Galvão, nella sua opera postuma pubblicata nel 1563<ref>{{cita web|url=
[[File:Vallard Atlas 1547 6 part St Helena Sao Tome Annobon Matthew.JPG|thumb|Atlante di Vallard, tavola 6, 1547 (il nord è in basso).]]
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* ''Geografia dell’Africa'' (1588) di [[Livio Sanuto]]<ref>[http://reader.digitale-sammlungen.de/de/fs1/object/display/bsb10805845_00280.html?zoom=1.0 ''Geografia di M. Livio Sanuto distinta in XII libri'']. Venezia, 1588. Volume VII, pag. 90.</ref>;
* ''Naukeurige beschrijvinge der Afrikaensche eylanden'' di Olfert Dappert (1668)<ref>Olfert Dapper: [https://archive.org/stream/gri_33125010375471bw#page/n89/mode/2up ''Naukeurige beschrijvinge der Afrikaensche eylanden'']. Amsterdam, 1668, pag. 82.</ref>;
* ''Relation Universelle De L'Afrique Ancienne Et Moderne'' di Phérotée de LaCroix (1688)<ref>A. Phérotée de LaCroix: {{Collegamento interrotto|1=[
* un dizionario di storia britannico del 1760<ref>Autori vari: [https://books.google.de/books?id=OUwBAAAAQAAJ&pg=PA408 direkt ''The Modern Part of an Universal History: From the Earliest Account of Time'']. Londra, 1760. Volume XIV, pag. 408.</ref>;
* ''New Universal Traveller'' di [[Jonathan Carver]] (1779)<ref>Jonathan Carver: [https://books.google.de/books?id=WK8-AAAAcAAJ&pg=PA163 ''The New Universal Traveller'']. Londra, 1779, pag. 16.</ref>;
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== Collegamenti esterni ==
* J. Grimshaw: [
{{Portale|isole}}
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