Gabinetto Vieusseux: differenze tra le versioni
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→Presidenti: sistemo |
→Storia: Montale fu direttore, non presidente |
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Nel [[secolo XIX]] la biblioteca divenne un importante punto d'incontro tra la [[cultura]] [[italia]]na e quella [[Europa|europea]], carattere testimoniato dai frequentatori illustri italiani e stranieri quando soggiornavano a Firenze. Come si legge nei 23 volumi del ''Libro dei soci,'' conservato presso l'Archivio Storico, fra altri celebri lettori e abbonati dei due secoli scorsi vi furono [[Giacomo Leopardi]], [[Alessandro Manzoni]], [[Heinrich Heine]], [[Hector Berlioz]], [[Stendhal]], [[Arthur Schopenhauer]], [[Fëdor Dostoevskij]], [[David H. Lawrence]], [[André Gide]]<ref name=":0">{{Cita web|url=http://www.storiadifirenze.org/?temadelmese=gennaio-1820-nasce-il-gabinetto-vieusseux|titolo=Gennaio 1820: nasce il Gabinetto Vieusseux « Storia di Firenze|sito=www.storiadifirenze.org|accesso=2017-07-22}}</ref>; nonché [[William Makepeace Thackeray]], [[Mark Twain]], [[Émile Zola]], [[Rudyard Kipling]], [[Aldous Huxley]], [[Isadora Duncan]].Creato nel
Nella prima metà del Novecento, le personalità di maggior rilievo che diressero l'Istituto furono [[Bonaventura Tecchi]], che ne fu a capo fino al 1929, ed [[Eugenio Montale]], che ne fu
[[File:Gabinetto vieusseux 01.JPG|thumb|Il Gabinetto Vieusseux]]
Il Gabinetto Vieusseux, oltre ad aver assunto fin dal 1822 il carattere specifico di biblioteca con servizio di prestito<ref name=":0" />, divenne un punto di incontro fra diversi esponenti della cultura, che favorendo la conversazione e lo scambio di idee, sia letterarie che politiche, si configurò ben presto come uno dei principali punti di riferimento del movimento [[risorgimentale]].
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