Pave the Way Foundation: differenze tra le versioni

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PTWF, che agisce anche come intermediario nelle sfere alte della politica, si attivò per avviare a soluzione la definizione dello statuto giuridico degli enti cattolici in Israele; e intervenne con successo quando la delegazione israeliana interruppe bruscamente il dialogo con quella della Santa Sede: Gary Grupp riuscì ad ottenere l'appoggio di eminenti ebrei dello Stato di Israele per evitare il peggio. L'efficacia dell'azione della Fondazione si vide anche quando il personale dirigente delle chiese cristiane presenti in Israele abbisognava di permessi di lunga durata perché quelli turistici erano inadeguati.
 
Al PTWF si deve anche se il papa Giovanni Paolo secondo, allora in visita ai Luoghi Santi, poté incontrare (18 maggio 2005) in Israele una rappresentanza di 168 eminenti ebrei i quali – si disse allora con una punta di compiaciuto folklore – ascoltarono un papa “seduto”. Forse in margine a questo incontro si cominciò a parlare, come poi si realizzò, di un reciproco prestito di manoscritti: nel settembre dello stesso anno, dalla Biblioteca Vaticana veleggiò verso Israele la pergamena del manoscritto di [[Maimonide]]; allora anche si parlò della disponibilità delle autorità israeliane a cedere alla Libreria Editrice Vaticana, tramite acquirente sconosciuto, il [[Papiri Bodmer|papiro Bodmer]] contenenti [[Apocrifo|apocrifi]] del [[Nuovo Testamento]]. [httphttps://www.usatoday.com/news/world/2005-01-18-pope-jews_x.htm "Pope calls for more understanding" 1-18-2005, ''USA Today'']
 
PTWF contribuì, operando in varie maniere, alla digitalizzazione dell'Archivio della [[Custodia de Terra Santa]] per la conservazione di documenti di sette secoli di storia e per la loro consultazione per via telematica.
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Secondo la ''Pave the Way Foundation '', Pio XII avrebbe impegnato una rete di contatti formata da mons. Maurilio Silvani, nunzio apostolico ad Haiti dal 1939 al 1946, e da mons. [[Giovanni Ferrofino]], suo segretario personale e particolare. Ferrofino riceveva i telegrammi criptati del Pontefice almeno due volte l'anno, procurandosi i visti di ingresso per gli ebrei dal generale [[Rafael Leónidas Trujillo|Rafael Trujillo]], allora Presidente della Repubblica Domenicana<ref>{{cita web | autore = A. Gaspari | url = https://www.documentazione.info/quegli-11000-ebrei-salvati-da-pio-xii | titolo = Quegli 11.000 ebrei salvati da Pio XII | data = 13 settembre 2008 | sito = zenit.org | ciatzione = monsignor Ferrofino si recava dall'''ora'' Presidente della Repubblica Domenicana, il generale Rafael Trujillo, per chiedere a nome del Papa 800 visti. | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20160408182909/https://www.documentazione.info/quegli-11000-ebrei-salvati-da-pio-xii | dataarchivio = 8 aprile 2016 | urlmorto = no | accesso = 6 marzo 2019 }}</ref>.
 
In quella occasione ci furono persone che spinsero per la beatificazione di Pio XII, ma non mancò anche chi invitò Gary Grupp a non lasciarsi strumentalizzare in questa causa che potrebbe raffreddare i rapporti tra Vaticano e Israele.<ref>In questa raccomandazione si distinse lo storico cattolico O'Shea [httphttps://www.nytimes.com/2010/03/08/nyregion/08pius.html?_r=1&scp=1&sq=gary%20krupp&st=cse&pagewanted=2].</ref>
 
== Critiche e prese di distanza dal Pave the Way Foundation ==