Phoenix Mars Lander: differenze tra le versioni
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Phoenix è stato un programma congiunto del ''Lunar and Planetary Laboratory'' e dell'Università dell'Arizona sotto direzione NASA. Gli strumenti scientifici sono stati sviluppati dall'[[Università della California]], il [[Jet Propulsion Laboratory]] di [[Pasadena (California)|Pasadena]] della NASA si è occupato del progetto della missione e della sua gestione. La [[Lockheed Martin Space Systems]] di [[Denver]] ([[Colorado]]) ha prodotto la sonda e si è occupato delle verifiche della stessa. La ''[[Canadian Space Agency]]'' ha sviluppato la stazione meteorologica, compreso un innovativo sensore atmosferico basato su tecnologia laser. Tra gli istituti di ricerca secondari vi sono il [[Malin Space Science Systems]] ([[California]]), il [[Max Planck Institute for Solar System Research]] ([[Germania]]), il [[NASA Ames Research Center]] ([[California]]), [[NASA Johnson Space Center]] ([[Texas]]), l'[[Optech Incorporated]], [[SETI|l'istituto SETI]], il [[Texas A&M University]], la [[Tufts University]], l'[[University of Colorado at Boulder|University of Colorado]], l'[[University of Michigan]], l'[[University of Neuchâtel]] ([[Svizzera]]), l'[[University of Texas at Dallas]], l'[[University of Washington]], la [[Washington University in St. Louis]], e la [[York University]] ([[Canada]]).
Il 2 giugno [[2005]] dopo le prime critiche dei membri il progetto preliminare venne rivisto e la NASA lo approvò per la realizzazione.<ref Name=green>{{Cita web| url=
La sonda è atterrata utilizzando i razzi per rallentare la discesa, così come era accaduto nel [[programma Viking]].<ref>{{Cita web |url=http://space.newscientist.com/article/dn12421-phoenix-mars-lander-set-to-lift-off.html |titolo=Phoenix Mars lander set to lift off |editore=New Scientist |accesso=4 agosto 2007 |data=3 agosto 2007}}</ref> Nel [[2007]] il professore Dirk Schulze-Makuch della [[Washington State University]] inviò un documento all'[[American Astronomical Society]] nel quale ipotizzava che i razzi delle missioni Viking potessero aver ucciso gli eventuali microrganismi presenti nella zona dell'atterraggio.<ref name="viking killers">{{Cita web| titolo="Did probes find Martian life ... or kill it off?"| url=http://www.msnbc.msn.com/id/16516952/|autore=Seth Borenstein| editore=Associated Press via MSNBC|data=8 gennaio 2007|accesso=31 maggio 2007}}</ref> Tale ipotesi arrivò quando la missione era oramai in fase avanzata e modifiche sostanziali non potevano essere fatte senza rimandare la missione. Chris McKay uno degli scienziati che si occupavano del progetto per la NASA affermò pubblicamente di ritenere tali preoccupazioni infondate. Esperimenti condotti da Nilton Penno dell'[[Università del Michigan]] con i suoi studenti hanno analizzato l'influenza dei razzi sulla superficie ed hanno evidenziato che il danneggiamento è minimo. Le modalità di atterraggio non dovrebbero quindi influenzare la missione.<ref name="blowing Mars dust">{{Cita web|titolo="U-M scientists simulate the effects of blowing Mars dust on NASA's Phoenix lander, due for August launch"|url=http://www.ns.umich.edu/htdocs/releases/story.php?id=5903|autore=Jim Erickson|editore=University of Michigan News Service|data=7 giugno 2007}}</ref>
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Arrivata alla quota di un chilometro sopra la superficie con una velocità di otto chilometri orari, la sonda si è infine staccata dalla capsula ed ha percorso l'ultimo tratto a velocità costante, sostenuta, come per le precedenti missioni [[Programma Viking|Viking]], da un sistema di razzi frenanti che le hanno permesso anche di orientarsi in modo da distendere i pannelli solari in direzione est-ovest, la migliore per ricevere i raggi del [[sole]]. L'atterraggio è stato effettuato all'23:53:52<ref name=landingpr>{{Cita web |url=http://science.nasa.gov/headlines/y2008/25may_phoenix2.htm |titolo= Phoenix Lands on Mars! |data=25 maggio 2008 |autore=NASA}}</ref> UTC (MSD 47777 1:02 AMT, 25 Kumbha 212 [[Calendario dariano|Dariano]]). Il ritardo di 7 secondi nell'apertura del paracadute ha comportato uno spostamento del luogo di atterraggio effettivo di 25–28 km a est, vicino al bordo dell'ellisse prevista.
La camera [[HiRISE]] del ''[[Mars Reconnaissance Orbiter]]'' ha ripreso la sonda ''Phoenix'' mentre stava scendendo attraverso l'atmosfera marziana rallentata dal paracadute. Questa immagine è la prima mai ripresa di una sonda durante l'atterraggio su un altro pianeta<ref name=landing>{{Cita web |url=
L'atterraggio è avvenuto in una regione pianeggiante e sostanzialmente priva di asperità chiamata [[Vastitas Borealis]], nella tarda primavera dell'emisfero marziano settentrionale, quando il Sole illumina i pannelli solari della sonda per tutto il giorno. L'elevazione solare varia da 3,2° a 46,3° il 25 maggio, da 3,9° a 47° il 25 giugno e da 0° a 43° il 2 settembre. La sonda ha visto quindi il primo tramonto all'inizio di settembre 2008.
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==== Conferma della presenza di ghiaccio ====
Il 19 giugno [[2008]] la [[NASA]] ha annunciato che nello scavo compiuto dal braccio robotico sono state osservate delle zone di materiale chiaro, delle dimensioni di pochi centimetri, che sono scomparse nell'arco di 4 giorni. Questa scoperta implica che, molto probabilmente, erano composte di ghiaccio d'acqua, che è [[sublimazione|sublimato]] a seguito della sua esposizione. Sebbene anche il [[ghiaccio secco]] sublimi alle condizioni di temperatura e pressione registrate dal ''lander'', avrebbe dovuto farlo tuttavia molto più velocemente<ref name=Press>{{Cita web| url=
==== Test chimici ====
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I primi risultati hanno mostrato che il terreno superficiale è moderatamente [[Alcalinità|alcalino]], con un [[pH]] compreso tra 8 e 9. Sono stati trovati ioni di [[magnesio]], [[sodio]], [[potassio]] e [[cloruro]]. Il livello totale di salinità è modesto. Questi valori sono stati giudicati sufficientemente positivi dal punto di vista biologico. Le analisi del primo campione hanno indicato la presenza di molecole di acqua e anidride carbonica che sono state rilasciate dai minerali contenuti nel campione di terreno durante l'ultimo ciclo di riscaldamento (con temperature attorno ai 1000 [[Celsius|°C]])<ref>{{Cita web | autore= Emily Lakdawalla | titolo= Phoenix sol 30 update: Alkaline soil, not very salty, "nothing extreme" about it! | editore = The Planetary Society | data=26 giugno 2008 | url = http://www.planetary.org/blog/article/00001526/ | accesso=26 giugno 2008}}</ref>.
Le analisi di un campione di terreno, raccolto il 30 luglio e riscaldato nel forno presente sulla sonda, hanno fornito la prima prova, da analisi di laboratorio, della presenza di acqua libera sulla superficie di Marte.<ref name="acqua">{{Cita web| url=
Il 31 luglio [[2008]] la NASA ha annunciato che la sonda aveva confermato la presenza di ghiaccio d'acqua su Marte, come ipotizzato dai dati dell'orbiter [[Mars Odyssey]]. Durante il ciclo di riscaldamento di un campione di suolo, lo spettrometro di massa del ''TEGA'' ha rilevato vapore acqueo quando la temperatura del campione ha raggiunto gli 0 °C<ref>{{Cita web | cognome = Johnson | nome = John | titolo = There's water on Mars, NASA confirms | editore = Los Angeles Times | data=1º agosto 2008| url = http://www.latimes.com/news/science/la-sci-phoenix1-2008aug01,0,3012423.story | accesso=1º agosto 2008}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://archiviostorico.corriere.it/2008/agosto/01/Marte_prova_che_acqua_Toccata_co_9_080801001.shtml|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140917051007/http://archiviostorico.corriere.it/2008/agosto/01/Marte_prova_che_acqua_Toccata_co_9_080801001.shtml|titolo=Marte, la prova che c'è acqua Toccata e «assaggiata» dalla sonda|data=1º agosto 2008|accesso=10 novembre 2008|editore=Corriere della Sera|urlmorto=sì|dataarchivio=17 settembre 2014}}</ref>.
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I risultati preliminari inviati a Terra mostrarono che il terreno superficiale è moderatamente [[alcalinità|alcalino]], con un [[pH]] compreso tra 8 e 9. Vennero trovati [[ione|ioni]] di [[magnesio]], [[sodio]], [[potassio]] e [[cloruro]]. Il valore totale di [[salinità]] era modesto. I livelli di cloruro erano bassi, quindi il gruppo di [[Anione|anioni]] presenti non venne inizialmente identificato. I livelli di pH e di salinità furono interpretati come positivi dal punto di vista dello sviluppo di forme biologiche. Le analisi del laboratorio ''TEGA'' del primo campione di terreno indicarono la presenza di acqua legata e CO<sub>2</sub> che vennero rilasciate durante l'ultimo ciclo di riscaldamento (quello a temperatura maggiore, attorno a 1 000 °C)<ref>{{Cita web|autore=Emily Lakdawalla|titolo=''Phoenix'' sol 30 update: Alkaline soil, not very salty, "nothing extreme" about it!|editore=The Planetary Society|data=16 giugno 2008|url=http://www.planetary.org/blog/article/00001526/|accesso=26 giugno 2008}}</ref>.
Il 1º agosto [[2008]] la rivista ''Aviation Week'' riferì che "''La Casa Bianca è stata avvertita dalla NASA su un imminente annuncio riguardante importanti scoperte sulle potenzialità di vita su Marte''"<ref>{{Cita web|autore=Craig Covault|titolo=White House Briefed On Potential For Mars Life|editore=Aviation Week|data=1º agosto 2008|url=http://www.aviationweek.com/aw/generic/story_channel.jsp?channel=space&id=news/WH08018.xml&headline=White%20House%20Briefed%20On%20Potential%20For%20Mars%20Life|accesso=1º agosto 2008|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110510020240/http://www.aviationweek.com/aw/generic/story_channel.jsp?channel=space&id=news%2FWH08018.xml&headline=White%20House%20Briefed%20On%20Potential%20For%20Mars%20Life|dataarchivio=10 maggio 2011}}</ref>. Questo annuncio fece aumentare le speculazioni dei media sulla possibile scoperta di prove della presenza di vita passata o presente su Marte<ref>{{Cita web|url=http://www.azonano.com/news.asp?newsID=7041|titolo=Speculation That The First Atomic Force Microscope on Mars Has Found Evidence of Life on Mars|data=4 agosto 2008|accesso=10 novembre 2008}}</ref><ref>{{Cita web |url=http://www.unmannedspaceflight.com/index.php?showtopic=5365&st=0 |titolo=The MECA story, A place for speculation |data=21 luglio 2008 |editore=unmannedspaceflight.com}}</ref><ref>{{Cita web |url=http://www.universetoday.com/2008/08/02/the-white-house-is-briefed-phoenix-about-to-announce-potential-for-life-on-mars/ |titolo=The White House is Briefed: ''Phoenix'' About to Announce "Potential For Life" on Mars |data=2 agosto 2008 |editore=Universe Today}}</ref>. Per attenuare le speculazioni, la NASA rilasciò i risultati preliminari e non confermati delle analisi, che suggerivano la presenza di [[perclorato]] sul suolo marziano. Questo risultato rende il pianeta maggiormente ostile alle forme di vita di quanto non si fosse pensato in precedenza<ref>{{Cita web |url=http://www.latimes.com/news/printedition/asection/la-sci-phoenix6-2008aug06,0,4986721.story |titolo=Perchlorate found in Martian soil |data=6 agosto 2008|editore=Los Angeles Times |cognome=Johnson |nome=John}}</ref><ref>{{Cita web |url=
=== Termine delle operazioni ===
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Il 28 ottobre [[2008]] la sonda è entrata in modalità di sicurezza a causa della scarsità di energia disponibile. Infatti, l'[[insolazione]] è andata via via diminuendo nel corso della missione con l'avvicinarsi dell'inverno marziano e la quantità di energia che può essere ricavata dalla conversione della luce solare attraverso i pannelli fotovoltaici è diminuita di conseguenza. La NASA ha quindi accelerato i piani per lo spegnimento dei quattro riscaldatori che mantengono la temperatura della strumentazione. Dopo il ripristino della modalità operativa, sono stati inviati i comandi per spegnere due riscaldatori invece di uno, come era previsto inizialmente. Essi forniscono calore al braccio robotico, al laboratorio TEGA e ad un'unità pirotecnica sul lander che non è stata mai usata. Successivamente sono stati spenti i relativi strumenti.
Dal 2 novembre [[2008]], dopo una breve comunicazione con la Terra, la sonda non ha più dato segni di vita. Il 10 novembre [[2008]], tre mesi dopo il termine previsto, la missione è stata dichiarata terminata. Gli ingegneri della NASA continueranno a tentare di mettersi in contatto con la sonda, sebbene si ritenga ipotesi certa che l'inverno marziano a quelle latitudini sia troppo rigido per ''Phoenix''.<ref>{{Cita web|url=
{{Aggiornare|arg=astronautica}}
La sonda era stata progettata per una durata di 90 giorni e la sua missione era stata prolungata dopo che la missione primaria era terminata con successo ad agosto [[2008]].<ref>{{Cita web|url=http://www.jpl.nasa.gov/news/news.cfm?release=2008-200|titolo=Phoenix Mission Status Report|data=29 ottobre 2008|accesso=10 novembre 2008|editore=Jet Propulsion Laboratory}}</ref>
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=== Surface Stereo Imager (SSI) ===
È la camera stereo principale della sonda, descritta come "un aggiornamento a più alta risoluzione della camera presente sul [[Mars Pathfinder]] e sul [[Mars Polar Lander]]"<ref>{{Cita web | titolo=Phoenix Mars Lander- SSI | url=http://phoenix.lpl.arizona.edu/technology/ssi.php | accesso=2 aprile 2006 | urlmorto=sì | urlarchivio=https://web.archive.org/web/20061011012548/http://phoenix.lpl.arizona.edu/technology/ssi.php | dataarchivio=11 ottobre 2006 }}</ref>. Riprenderà immagini stereo della regione artica marziana e misurerà, utilizzando il Sole come riferimento, la distorsione atmosferica del pianeta.<ref>{{Cita pubblicazione| titolo= The MVACS Surface Stereo Imager on Mars Polar Lander| url =
=== Thermal and Evolved Gas Analyzer (TEGA) ===
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== Risultati missione ==
* Atterrata con successo il 26 maggio 2008 alle 01:53 ora italiana ([[UTC]]+2).
* {{cita web|
* [
* Posizione luogo di atterraggio: 68.218830°N 234.250778°E (125.749222 W) ([http://planetary.org/blog/article/00001470/ fonte])
== Elenco immagini ad alta risoluzione ([[Mars Reconnaissance Orbiter#HiRISE|HiRISE]] - [[Mars Reconnaissance Orbiter]]) ==
* - [
* - [
* - [
* - [
== Note ==
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* {{cita web|1=http://phoenix.lpl.arizona.edu/|2=sito ufficiale progetto Phoenix|lingua=en|accesso=5 settembre 2005|urlarchivio=https://www.webcitation.org/5W4NeGhno?url=http://phoenix.lpl.arizona.edu/|dataarchivio=4 marzo 2008|urlmorto=sì}}
* {{en}} [https://web.archive.org/web/20050405075018/http://mars.jpl.nasa.gov/missions/future/phoenix.html Phoenix] al JPL
* {{cita web|url=
* [worldwind://goto/world=Mars&lat=68.21883&lon=234.250778&alt=1200000 sito di atterraggio sul visualizzatore World Wind della NASA (richiesta installazione)]
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