Puntatore laser: differenze tra le versioni

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La brillantezza apparente di un punto proveniente da un fascio di laser dipende dalla potenza ottica dello stesso, dalla riflettività della superficie e dalla risposta cromatica dell'occhio umano. Utilizzando una stessa potenza ottica, una luce laser verde sembrerà più luminosa di quelle in altri colori, dato che l'occhio umano è particolarmente sensibile ai bassi livelli di luminosità nella regione verde dello spettro dei colori (lunghezza d'onda 520–570 nm). La sensibilità diminuisce spostandosi sui colori più rossi o blu.
 
La potenza di output di un puntatore laser è solitamente misurata in milliwatt (mW). Negli [[Stati Uniti d'America]], i laser sono classificati dall'[[American National Standards Institute]]<ref>{{en}} ''ANSI classification scheme'' (ANSI Z136.1–1993, American National Standard for Safe Use of Lasers)</ref> e dalla [[Food and Drug Administration]] (FDA)<ref>{{cita web|url=httphttps://www.accessdata.fda.gov/scripts/cdrh/cfdocs/cfcfr/CFRSearch.cfm?FR=1040.11|titolo=Code of Federal Regulations Title 21, Subchapter J: Radiological Health, PART 1040 – PERFORMANCE STANDARDS FOR LIGHT-EMITTING PRODUCTS|editore=[[Food and Drug Administration]]|sito=accessdata.fda.gov.|accesso=18 dicembre 2015|lingua=en}}</ref>. I puntatori laser visibili (400–700&nbsp;nm) che operano ad una potenza minore di 1&nbsp;mW sono di classe 2 (II), mentre quelli operanti ad una potenza di 1–5&nbsp;mW sono di classe 3A (IIIa). Quelli di classe 3B (IIIb) generano una potenza compresa fra i 5 ed i 500&nbsp;mW, mentre quelli di classe 4 (IV) una superiore ai 500&nbsp;mW.
 
== Applicazioni ==