Tradizione jahvista: differenze tra le versioni

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La '''tradizione jahvista''', spesso abbreviata '''J''', è una delle ipotetiche fonti del Pentateuco ([[Torah]]), assieme a [[Deuteronomio]] e alle fonti [[Eloismo|Elohista]] e [[Ipotesi documentale|Sacerdotale]]. Secondo la classica "[[ipotesi documentale]]" proposta da [[Julius Wellhausen]], la fonte '''J''' è la più antica del Pentateuco, risalente al IX o [[X secolo a.C.]], anche se questa datazione è recentemente caduta in disgrazia.<ref>{{cita|Murphy, 2003|p. 97}}</ref><ref>{{cita|Friedman, 1987|pp. 24–27}}</ref><ref>{{Cita libro|titolo=The Bible Unearthed|cognome=Finkelstein|nome=Israel|editore=Simon and Schuster|anno=2001|isbn=0-684-86913-6|città=USA|pp=36–38}}</ref> Originariamente ricevette il suo nome dall'uso caratteristico del termine [[Yahweh]] (tedesco Jahwe e {{ebraico|[[Tetragramma biblico|יהוה]]}}) per indicare Dio.<ref>{{cita|Gilbert, 2009|p. 31}}</ref>
 
Durante la maggior parte del [[XX secolo]], la credenza dominante tra gli studiosi era che la Torah era stata composta intrecciando quattro documenti originariamente separati e completi, di cui la fonte Jahvista era una di queste, e venne chiamata [[ipotesi documentale]]. Nell'ultimo quarto del XX secolo, il consenso sull'ipotesi del documentale andò scemando e, sebbene le sue varianti abbiano ancora un ampio sostegno, ora ci sono molte alternative. Queste possono essere ampiamente suddivise tra modelli "frammentari" e "supplementari". Le ipotesi frammentarie, viste in particolare nel lavoro di [[Rolf Rendtorff]] ed Erhard Blum, vedono il Pentateuco crescere attraverso la progressiva maturazione di materiale in blocchi sempre più grandi prima di essere uniti, prima da uno scrittore Deuteronomista ("Deuteronomista" significa legato al [[Deuteronomio]], che fu composto alla fine del VII secolo a.C., e poi da uno scrittore sacerdotale (VI o [[V secolo a.C.]]), che aggiunse anche il proprio materiale.<ref name="KuglerHartin">{{cita|Kugler e Hartin, 2009|p. 49}}</ref> L'[[ipotesi supplementare]] è esemplificata nel lavoro di [[John Van Seters]], che vede '''J''' (che lui, a differenza dei "frammentisti", vede come un documento completo) composto nel VI secolo a.C. come introduzione alla [[Deuteronomio|storia deuteronomistica]], la [[storia di Israele]], che riprende la serie di libri da [[libro di Giosuè | Giosuè]] ai [[libri dei Re | Re]]. Gli scrittori sacerdotali in seguito aggiunsero supplementi a questo (da qui il termine "supplementare") in un processo che continuò fino alla fine del IV secolo a.C.<ref>{{cita|Kugler e Hartin, 2009|pp. 49–50}}</ref>
 
==Antefatto==
Gli studiosi moderni concordano che alla base del [[Torah#Lettura del Pentateuco in un anno|Pentateuco]] ci siano fonti separate, ma c'è molto disaccordo su come queste fonti siano state utilizzate dagli autori per scrivere i primi cinque libri della [[Bibbia]].<ref>{{cita|Van Seters, 1998|pp. 13–14}}</ref> La spiegazione chiamata [[ipotesi documentale]] ha dominato gran parte del [[XX secolo]], ma il consenso che circonda questa ipotesi è ora scomparso. I suoi critici suggeriscono che i sostenitori contemporanei tendono a dare un ruolo molto più grande ai ''redattori'', che ora vengono visti come coloro che aggiunsero molto materiale proprio e non semplicemente come combinatori passivi di documenti.<ref>{{cita|Van Seters, 1998|p. 13}}</ref>
 
L'ipotesi documentale sulla vaniglia è stata criticata anche dai suoi stessi estensori. La revisione più significativa degli ultimi decenni è stata quella di suggerire che i singoli documenti '''E''' e '''J''' siano irrecuperabili del tutto, in quanto parti principali di essi vennero distrutte dal primo redattore '''JE''' o che il documento '''E''' non è mai stato indipendente, ma piuttosto facente parte del documento '''J'''. <ref>{{cita|Kugler ename="KuglerHartin" Hartin, 2009|p. 49}}</ref>
 
==Caratteristiche==
In '''J''', [[Yahweh]] è una figura [[antropomorfismo|antropomorfa]] sia fisicamente (Genesi, 3:8, Genesi, 11:5 e Esodo, 17:7) che mentalmente (come quando [[Abramo]] contrattò con Yahweh il destino di [[Sodoma e Gomorra]], o quando, durante l' [[Esodo (racconto biblico)| Esodo]], Yahweh, indignato dalla mancanza di fede degli Israeliti, minacciò di distruggerli tutti e far crescere la discendenza di [[Mosè]], anche se di fatto "non fece cadere sul suo popolo il disastro che aveva minacciato" dopo essere stato dissuaso da Mosè).<ref>{{cita|Friedman, 1987}}</ref>
 
'''J''' ha un fascino particolare per le tradizioni riguardanti il [[Regno di Giuda]], inclusa la sua relazione con la sua rivale e vicina [[Edom]]. É focalizzato sulle città giudaiche come [[Gerusalemme]] e sostiene la legittimità della linea Davidica. Critica anche le altre [[Dodici tribù di Israele|tribù di Israele]], ad esempio, suggerendo che la capitale [[Sichem]] del [[Regno di Israele|Regno di Samaria]] fu catturata a seguito di un massacro degli abitanti<ref>Genesis,34</ref><ref>{{Cita libro|titolo=The Composition of the Pentateuch: Renewing the Documentary Hypothesis|cognome=Baden|nome=Joel|editore=Yale University Press|anno=2012|isbn=978-0-300-15263-0|città=United States|pp=30–31}}</ref>.
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===Relazione tra gli umani e il suolo===
'''J''' è unico nel sottolineare una stretta relazione tra uomo e suolo. Questo motivo è stato trovato per la prima volta in Genesi 2:4b-3:24 con "il primo essere umano è chiamato ''[[Adamo]]'' perché è preso dal suolo (''Adamah'' "in ebraico").<ref name="Coogan">{{cita|Coogan, 2009|p. 47}}</ref> Inizialmente gli uomini vivevano in armonia con il suolo. Dopo l'uomo [[Caduta dell'uomo| peccò mangiando dall'Albero della Conoscenza]] e la relazione venne rovinata. In Genesi 3:17 il suolo fu maledetto e l'uomo dovette faticare per ricavarne il proprio sostentamento.<ref>{{cita| name="Coogan," 2009|p. 47}}</ref> Gli esseri umani potevano ritornare allo stato di armonia soltanto alla morte, come descritto in Genesi 3:19. Il motivo è indicato nella storia di [[Caino e Abele]]. Dopo l'omicidio, [[Caino]] fu "maledetto dalla terra" Genesi 4:11. Il legame tra l'uomo e il suolo è, apparentemente, ripristinato con [[Noè]] che è descritto come un "uomo del suolo" e come colui che porterà sollievo alla fatica dell'agricoltore (Genesi 5:29). L'ubriachezza di Noè allude anche al legame tra l'uomo e il suolo o alla pianta/cibo prodotto dal suolo e la corruzione. Alla fine, '''J''' mostra ripetutamente una connessione tra la corruzione umana e il suolo.<ref>{{cita| name="Coogan," 2009|p. 47}}</ref>
 
===Separazione tra divino e umano===
Uno dei temi ricorrenti di '''J''' in Genesi è il confine tra il regno divino e quello umano. In Genesi 3:22, mangiando il [[frutto proibito (religione)|frutto proibito]], l'uomo e la donna diventano come degli ''dei'' e vengono banditi dal [[giardino dell'Eden]], impedendo loro di conservare l'immortalità e la piena divinità. Questo tema si trova anche in Genesi 6:1-4 nell'unione sessuale dei figli di Dio con donne umane: [[Yahweh]] dichiara questa una violazione della separazione e limita la durata della loro prole.<ref>{{cita| name="Coogan," 2009|p. 47}}</ref> Infine, vediamo questo tema in Genesi 11:1-9 nella storia della [[Torre di Babele]] in cui Yahweh confonde il linguaggio dell'umanità per impedire che si capiscano e si avvicinino alla divinità.<ref>{{cita| name="Coogan," 2009|p. 47}}</ref>
 
===Progressiva corruzione umana===
Un terzo tema presente in '''J''' è l'aumento della corruzione umana. Dio creò un mondo che era "molto buono", in cui tutte le creature erano vegetariane e la violenza era sconosciuta, ma la disobbedienza di [[Eva]] fu seguita dall'omicidio di [[Abele]] da parte di suo fratello [[Caino]], fino a quando Yahweh vide che tutta la Terra era piena di corruzione e decise di distruggerla con il [[diluvio universale]]. La corruzione non cessò dopo il Diluvio, ma Dio accettò che la sua creazione era stata difettosa.<ref>{{cita|Coogan, 2009|p.name="Coogan" 47}}</ref>
 
==Datazione==