Storia di Siracusa in epoca greca: differenze tra le versioni
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Poi vi fu il particolare caso di [[Astilo di Crotone|Astilo]], che nel 488 a.C., 73ª olimpiade, trionfò nello [[Stadion (gara di corsa)|Stadion]], disciplina di corsa a piedi di circa 193 metri e nel [[diaulo]], disciplina della corsa doppia; egli potrebbe definirsi uno dei primi casi della storia di [[oriundo]] o [[naturalizzazione]] sportiva, poiché egli era cittadino di [[Crotone]], e avendo scelto di prendere la [[cittadinanza]] siracusana, preferì gareggiare nel nome di Siracusa, sua attuale patria. Tale scelta, che sia stata di convenienza o di vera affezione, provocò l'ira dei crotoniani che, per dispetto, distrussero la statua che precedentemente gli avevano dedicato e adibirono la sua casa in Calabria a mo' di prigione.
<br />Altro atleta siracusano vincitore fu ''Hagesias'' che vinse nella 78ª olimpiade, [[468 a.C.]], la corsa coi muli, e si meritò le odi di Pindaro ne eternò nella sua ''VI ode olimpica''.
''Hyperbios'', conquistò la vittoria nella 90ª olimpiade, [[420 a.C.]] e poi vi fu ''Dicone'', atleta originario di [[Caulonia]] ma abitante di Siracusa in quanto in quel tempo, la polis calabra era stata annessa alla polis aretusea, e quindi è forse il caso di un altro cittadino naturalizzato, che comunque portò lustro ai siracusani in quanto vinse tre gare nella 99ª olimpiade, [[384 a.C.]], altre tre volte nei [[giochi istmici]], quattro nei [[giochi nemei]] e cinque nei [[giochi pitici]]. Ad Olimpia in suo onore vennereo erette tre statue.<ref>{{cita web|url=
<br />Vanno citate anche delle celebrazioni sportive interne siracusane, intitolate "''Feste Assinarie''", istituite dopo la vittoria della polis aretusea su [[Atene]], durante il tentativo di conquista da parted egli attici nel contestod ella [[guerra del Peloponneso]], nel [[413 a.C.]], quando l'esercito siracusano-spartano sbaragliò quello ateniese lungo le rive del fiume siciliano [[Asinaro|Assinaro]]. Durante queste feste si organizzavano degli Agoni sportivi per rendere onore ai caduti della battaglia.<ref>Plutarco, Nicia, XXVII 5</ref>
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Le monete di [[Siracusa]] sono passate alla storia per essere considerate tra le più belle e pregiate coniate nel mondo antico greco.
<br />La storia monetaria di questa città rappresenta un caso particolare poiché, fu l'ultima delle città siciliane che iniziò a coniare moneta, eppure il valore della sua zecca divenne tra i principali e più alti in circolazione. Forse per recuperare il tempo perso rispetto alle altre città che già coniavano o forse per immettersi subito nella cerchia commerciale di Atene, la sua prima moneta fu fin dall'inizio il [[tetradramma]], dal valore di 4 dramme, ovvero la moneta più forte in Grecia, il tetradramma ateniese; Siracusa adotta lo stesso statere.
<br />Ciò che ha contraddistinto le monete siracusane, e [[siceliota|siceliote]], fu che a differenza di quelle coniate dai greci che abitavano il [[mare Egeo]], quelle di [[Sicilia]] avevano un uso più singolare, più particolare che si potrebbe definire ''indipendente'' nello stile e nella storia. Infatti è proprio la storia che differenzia le due monetazioni; quella di Sicilia, e di Siracusa in questo caso, imprimeva in ogni sua moneta una storia che non la si poteva trovare in serie nelle monete coniate in Grecia. Le sue monete, che proprio per questo motivo hanno attratto anche in epoca contemporanea l'interesse di grandi studiosi internazionali del genere [[numismatico]], raccontavano le vicende siracusane, le vicende siciliane. Ad esempio si dice che il [[Demareteion]] coniato a Siracusa dopo la [[battaglia di Imera (480 a.C.)|battaglia di Imera]], nel [[V secolo a.C.]], fosse stata la prima moneta ad assumere un significato "commemorativo", lo studioso archeologo siciliano, Giulio Emanuele Rizzo<ref>{{cita web|url=http://www.galleriaroma.it/1b%20Sito%20Dinamico/I%20grandi%20Temi/Personaggi%20Famosi/Pagine%20Personaggi/Rizzo%20Giulio%20Emanuele.htm|titolo=Siracusani famosi - Giulio Emanuele Rizzo}}</ref>, le dà l'appellativo di "prima medaglia commemorativa", poiché si trattava del primo esempio storico di come una moneta potesse fungere da ''decorazione all'onore'' di una persona o, come in questo caso, di una città. La sua raffigurazione, come suggerisce il nome stesso, si riferiva alla regina e moglie di Gelone, [[Demarete]], che nella moneta, sul [[dritto]], porta sulla testa una corona di ulivo, mentre sul [[Rovescio (moneta)|rovescio]] della stessa, la quadriga (elemento sempre presente nelle monete antiche greche) qui veniva invece sostituita con un [[leone]] in corsa; il leone era il simbolo di [[Cartagine]], dunque il Demareteion nacque realmente con scopo celebrativo. In seguito, questa moneta divenne molto famosa, poiché valeva quanto dieci [[dracma|dracme]], fu quindi la prima decadramma ad essere coniata ed è anche una delle poche monete citate dai classici. Le altre monete adottate da Siracusa raffiguravano principalmente la testa di [[Aretusa]] con la legenda ΣΥΡΑΚΟΣΙΩΝ (Surakosiōn); inoltre figure di [[quadriga]]; [[delphinidae|delfini]]; [[Anapo]]; [[cavalluccio marino|cavallucci marini]]; [[Eracle]]; [[Atena]]; [[Apollo]]; i tiranni siracusani come [[Agatocle di Siracusa|Agatocle]]; [[Artemide]]; la [[Triscele|Triskelès]] (il simbolo della [[Isola di Sicilia|Trinacria]], ovvero la Sicilia); la [[Nike (mitologia)|Nike]]; [[Pegaso (mitologia)|Pegaso]]. I materiali usati per la coniazione di monete furono: l'[[oro]]; l'[[argento]] (con il quale si dice venissero fatte le più belle monete siracusane); il [[bronzo]] e l'[[elettro]] (una lega d'oro e d'argento). Siracusa coniò monete fino alla conquista romana. Dopodiché [[Roma]] le permise di continuare solo la coniazione in bronzo. Alcuni dei suoi incisori di coni più abili furono [[Eukleidas]] e [[Kimon]]. Le monete siracusane sono oggi visibili presso i siti museali in varie parti del mondo, oltre che nella stessa città di Siracusa.<ref>{{cita web|url=
=== Le monete di Syrakousai ===
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* {{Cita libro|autore=Polibio|wkautore=Polibio|titolo=[[Storie (Polibio)|Storie (Ἰστορίαι)]]|volume=VII|cid=Polibio|lingua=grc}} Versioni in inglese disponibili [http://penelope.uchicago.edu/Thayer/E/Roman/Texts/Polybius/home.html qui] e [http://www.perseus.tufts.edu/hopper/text?doc=Perseus%3Atext%3A1999.01.0234%3Abook%3D1%3Achapter%3D1 qui].
* {{cita libro|autore=Strabone|wkautore=Strabone|titolo=Geografia|volume=V|cid=Strabone|lingua=grc}} Versione in inglese disponibile [http://penelope.uchicago.edu/Thayer/E/Roman/Texts/Strabo/home.html qui].
* {{Cita libro|autore=Tito Livio|wkautore=Tito Livio|titolo=Ab Urbe condita libri|url=
* {{Cita libro|autore=[[Tucidide]]|titolo=[[La guerra del Peloponneso]]|anno=|editore=|città=}}
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