WhatsApp: differenze tra le versioni

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L'applicazione fu creata nel [[2009]] da [[Jan Koum]] di [[Kiev]] e da [[Brian Acton]], due ex impiegati della società informatica [[Yahoo!]]. Dopo che Koum e Acton hanno lasciato Yahoo! nel settembre 2007, il duo si è recato in [[America meridionale|Sud America]] per prendersi una pausa dal lavoro. A un certo punto, hanno fatto domanda per lavorare con Facebook ma sono stati respinti. Per il resto degli anni seguenti Koum fece affidamento sui suoi $ 400.000 di risparmi da Yahoo!.
 
*Nel gennaio 2009, dopo aver acquistato un [[iPhone]] e realizzato le potenzialità del settore delle app su [[App Store]], Koum ha iniziato a incontrare il suo amico Alex Fishman a [[West San Jose]] dove i tre avrebbero discusso"... di avere [[status]] accanto ai singoli nomi delle persone", ma questo non è stato possibile senza uno sviluppatore di iPhone. Fishman ha trovato uno sviluppatore russo su RentACoder.com, Igor Solomennikov, e l'ha presentato a Koum. Koum ha chiamato l'app "WhatsApp". Il nome deriva dall'unione dell'espressione [[Lingua inglese|inglese]] ''What's up'', che significa ''Come va?'', e ''App'', ovvero ''applicazione''<ref>{{Cita web|url=httphttps://www.whatsapp.com/about/|titolo=WhatsApp :: About|data=3 marzo 2014|accesso=3 marzo 2014}}</ref>. Inizialmente l'applicazione fu sviluppata per iOS, per poi essere diffusa su tutti i principali sistemi operativi per smartphone.
*Il 24 febbraio 2009, è stata fondata WhatsApp Inc., in California. Tuttavia, poiché le prime versioni di WhatsApp si bloccavano spesso o si bloccavano in un punto particolare, Koum voleva arrendersi e cercare un nuovo lavoro, ma Acton lo ha incoraggiato ad aspettare "qualche altro mese".
*Nel giugno 2009, [[Apple]] ha lanciato le [[Logica push|notifiche push]], consentendo agli utenti di eseguire il ping quando non stavano utilizzando un'app. Koum ha cambiato WhatsApp in modo che quando viene modificato lo stato di un utente, tutti gli utenti della rete dell'utente vengano avvisati. WhatsApp 2.0 è stato rilasciato con un componente di messaggistica e il numero di utenti attivi è aumentato improvvisamente a 250.000. Acton era ancora disoccupato e gestiva un'altra startup, e decise di unirsi alla compagnia.
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=== WhatsApp per desktop ===
*Nel gennaio del 2015, un nuovo aggiornamento permette di usare l'app al PC tramite un [[client]] su [[Google Chrome]] (iOS e iPhone furono esclusi in questo aggiornamento e furono successivamente aggiunti nel corso dei mesi)<ref>{{cita web|url=http://www.ilcirotano.it/2015/01/22/whatsapp-attivata-versione-per-computer-ecco-come-usarla/|titolo= WhatsApp: attivata versione per Computer, ecco come usarla|editore=ilcirotano.it|accesso=22 gennaio 2015}}</ref>.
*Dal 21 gennaio [[2015]] è presente WhatsApp Web, che permette l'utilizzo dell'applicazione anche su desktop attraverso l'utilizzo di browser quali Chrome, [[Mozilla Firefox|Firefox]], [[Opera (browser)|Opera]] e [[Safari (browser)|Safari]]. Successivamente, il servizio viene esteso anche al nuovo browser [[Microsoft Edge]], rilasciato in luglio 2016. È possibile collegarsi al proprio profilo utente inquadrando un [[Codice QR|QR Code]], potendo così utilizzare le normali funzionalità di messaggistica<ref>{{cita web|url=httphttps://web.whatsapp.com|titolo= WhatsApp Web|editore=web.whatsapp.com|accesso=9 marzo 2015}}</ref>.
*Il 10 maggio [[2016]], WhatsApp rilascia l'applicazione WhatsApp PC, che permette l'utilizzo dell'applicazione sul desktop senza browser; la nuova applicazione è disponibile per [[Microsoft Windows|Windows]] (versione 8 o successiva) e [[macOS]] (versione 10.9 o successiva).
 
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Oltre allo scambio di messaggi [[testo|testuali]] è possibile inviare [[immagine|immagini]], [[video]], [[audio]], [[Documento|documenti]], la propria [[coordinate geografiche|posizione]] geografica e fare chiamate e videochiamate [[Voice over IP|VoIP]] (fino a quattro interlocutori contemporaneamente) con chiunque abbia uno smartphone dotato di [[connessione (informatica)|connessione]] a [[Internet]] e abbia installato l'applicazione.
 
*Fino al 17 gennaio [[2016]], l'applicazione prevedeva (dal momento dell'attivazione) un periodo di prova di 1 anno e successivamente il pagamento di un abbonamento<ref>{{Cita web|url=httphttps://www.whatsapp.com/faq/it/android/23006692|titolo=FAQ di WhatsApp|sito=WhatsApp.com|accesso=9 gennaio 2018}}</ref>, in particolare un canone annuale di 0,89 € per Android, [[BlackBerry]] o Windows Phone.
*È stata successivamente introdotta la possibilità di abbonarsi per 3 anni al prezzo di 2,40 € o per 5 anni al prezzo di 3,34 € e la possibilità di pagare per un amico. Il servizio viene attivato sul numero dell'utente, che potrà liberamente cambiare [[telefono cellulare|cellulare]], reinstallare o aggiornare il [[software]], purché il [[Telefono|numero telefonico]] rimanga invariato. Per la piattaforma [[iOS]] era invece richiesto un canone pari ad € 1 una tantum, al primo [[download]]. Questa politica ha suscitato accese proteste soprattutto da parte di utenti non [[Apple]].
*Il 18 gennaio 2016, il co-fondatore di WhatsApp, Jan Koum, ha annunciato che il servizio non addebiterà più ai propri utenti una quota annuale di 1 € nel tentativo di rimuovere una barriera incontrata da alcuni utenti che non dispongono di una carta di credito per pagare il servizio<ref>{{cita web|https://blog.whatsapp.com/615/Rendere-WhatsApp-gratis-e-pi%C3%B9-utile|Rendere WhatsApp gratis e più utile}}</ref>. Ha anche spiegato che l'app non mostrerà pubblicità di terze parti e invece porterebbe nuove funzionalità come la capacità di comunicare con le organizzazioni aziendali.
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Inizialmente presentata come una [[backdoor]] dal [[The Guardian]], gli esperti in crittografia hanno qualificato la scoperta fatta nel gennaio 2017 dal ricercatore di sicurezza Tobias Boelter dell'[[Università della California, Berkeley|università della California]] come una pratica scorretta oppure una vulnerabilità<ref>{{Cita news|lingua=fr|nome=Julien|cognome=Lausson|autore=|url=http://www.numerama.com/tech/226639-consensus-chez-les-experts-en-cryptographie-la-backdoor-de-whatsapp-nen-est-pas-une.html|titolo=Consensus chez les experts en cryptographie : la backdoor de WhatsApp n'en est pas une - Tech - Numerama|pubblicazione=Numerama|data=20 gennaio 2017|accesso=20 gennaio 2017}}</ref>. WhatsApp può intercettare e leggere i messaggi inviati forzando la generazione di nuove chiavi private di un contatto non in linea all'insaputa dell'utente. I messaggi vengono crittografati con la nuova chiave e quelli che non sono stati consegnati vengono rinviati. Il mittente viene avvisato di questo cambiamento solo se ha attivato le notifiche di sicurezza e dopo che i messaggi siano stati rinviati. Il fatto di crittografare una seconda volta i messaggi permette a WhatsApp di intercettarli. Se un'agenzia governativa fa una richiesta di accesso ai messaggi, WhatsApp può accettare a causa della modifica della chiave. Tobias Boelter ha segnalato la vulnerabilità a Facebook nel mese di aprile 2016. La società ha risposto che era a conoscenza e che è un "comportamento previsto". Il protocollo di cifratura è lo stesso di quello dell'applicazione [[Signal (software)|Signal]], ma quest'ultima non soffre di questa vulnerabilità<ref>{{Cita news|lingua=en|nome=Manisha|cognome=Ganguly|autore=|url=https://www.theguardian.com/technology/2017/jan/13/whatsapp-backdoor-allows-snooping-on-encrypted-messages|titolo=WhatsApp backdoor allows snooping on encrypted messages|pubblicazione=The Guardian|data=13 gennaio 2017|accesso=13 gennaio 2017}}</ref>. Facebook avrebbe preferito la semplicità di utilizzo evitando che i messaggi vengano persi durante il trasporto<ref>{{Cita news|lingua=fr|nome=Julien|cognome=Lausson|autore=|url=http://www.numerama.com/tech/224643-whatsapp-est-accuse-davoir-laisse-un-backdoor-dans-son-logiciel-vraiment.html|titolo=WhatsApp est accusé d'avoir laissé un backdoor dans son logiciel. Vraiment ? - Tech - Numerama|pubblicazione=Numerama|data=13 gennaio 2017|accesso=13 gennaio 2017}}</ref><ref>{{Cita news|url=https://www.hwupgrade.it/news/telefonia/whatsapp-dopo-l-incubo-momo-arriva-anche-olivia-ed-e-piu-cattiva-come-evitarla_78077.html|titolo=WhatsApp: dopo l'incubo Momo arriva anche Olivia (ed è più cattiva). Come evitarla|pubblicazione=Hardware Upgrade|accesso=19 settembre 2018}}</ref>.
 
A dicembre 2018, il Governo australiano dispone della maggioranza dei voti necessaria per l'approvazione di un disegno di una legge che obbliga i produttori di software ad abilitare Agenzie di Sicurezza e Forze di Polizia all'accesso alle comunicazioni elettroniche "[[crittografia simmetrica|cifrate]] in modalità end-to-end" per fini di contrasto al terrorismo, al traffico di droga, alla pedopornografia infantile<ref>{{cita web| url = https://tecnologia.tiscali.it/news/articoli/australia-accesso-messaggi-criptati-00001 | titolo = Australia, accesso a messaggi criptati | via = [httphttps://www.msn.com/it-it/notizie/tecnologiaescienza/australia-accesso-a-messaggi-criptati/ar-BBQD2aS?ocid=ientp/ msn.com] | data = 6 dicembre 2018 | urlarchivio = httphttps://web.archive.org/web/20181207150835/https://tecnologia.tiscali.it/news/articoli/australia-accesso-messaggi-criptati-00001|dataarchivio = 6 Dice,bre 2018 | urlmnorto = no}}</ref><ref>{{cita web | autore = Australian Associated Press | url = https://www.news.com.au/national/breaking-news/major-parties-to-compromise-on-encryption/news-story/59c7fe4b92ef86e9742f3eac5a1fa8c2 | titolo = I partiti maggioritari vicini ad un compromesso sulle comunicazioni cifrate | lingua = en | urlarchivio = httphttps://web.archive.org/web/20181206135559/https://www.news.com.au/national/breaking-news/major-parties-to-compromise-on-encryption/news-story/59c7fe4b92ef86e9742f3eac5a1fa8c2 | dataarchivio = 6 dicembre 2018 | urlmorto = no}}</ref>.
 
A gennaio 2019 l'aggiornamento 2.19.3 aggiunge la protezione [[Biometria|biometrica]] all'applicazione<ref>{{Cita news|autore=[[Luca Scarcella]]|url=https://www.lastampa.it/2019/01/14/tecnologia/per-leggere-le-chat-del-partner-su-whatsapp-servir-il-suo-dito-i3lKh01wmUSP2BsoM13huL/pagina.html?fbclid=IwAR3QbmluXf6-ptHMwBUk3BLbb5HmXzCAZWzmbzb-PROdFQj5_Gi0esBl4zA|titolo=Per leggere le chat del partner su WhatsApp servirà il suo dito|pubblicazione=[[La Stampa]]|data=14 gennaio 2019}}</ref>: l'utente può così decidere se attivare lo strumento per accedere a WhatsApp attraverso [[impronta digitale]] sui dispositivi Android, e attraverso [[Touch ID]] e [[Face ID]] sugli smartphone Apple.