Nel territorio di [[Frosinone]] viene chiamato anche '''Tolero''', dal suo antico nome latino ''Tolerus'' o ''Trerus''.
Il Sacco da [[Colleferro]] è un fiume estremamente inquinato a causa dei rifiuti chimici industriali. Per questa ragione l'[[allevamento]] e le colture alimentari nei campi adiacenti sono state vietate e in parte riconvertite nella produzione di [[cippato]] da pioppo ''short rotation''<ref>[http://www3.corpoforestale.it/flex/cm/pages/ServeAttachment.php/L/IT/D/2%252Fb%252F3%252FD.c14b0f0ed05bf90282e7/P/BLOB%3AID%3D6085\ ''Pioppicoltura a turno di taglio breve per bioenergia e fitorimedio''] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20150119052233/http://www.corpoforestale.it/flex/cm/pages/ServeAttachment.php/L/IT/D/2%252Fb%252F3%252FD.c14b0f0ed05bf90282e7/P/BLOB%3AID%3D6085 |data=19 gennaio 2015 }}</ref>. ▼
==Territorio==
[[File:Liri-Garigliano.jpg|thumb|Schema del bacino idrografico Liri-Garigliano|350px|left]]
Nasce dal versante orientale dei [[Monti Prenestini]]<ref name=Monti/>, nel Lazio, dall'unione del fosso della Valle e del fosso Palomba a Colle Cero, e scorre verso sud-est per una lunghezza complessiva di 87 km, attraversando la [[Valle Latina (geografia)|Valle Latina]] tra i [[Monti Ernici]] a nord-est e i [[Monti Lepini]] a sud-ovest; a [[Ceprano]] confluisce da destra nel fiume [[Liri]].
Il suo principale affluente è il [[fiume Cosa|Cosa]], oltre all'[[Alabro]].
==Corso==
Il fiume Sacco nasce dall'unione di vari fossi presso i comuni di [[Bellegra]], [[Olevano Romano]], [[San Vito Romano]] e [[Capranica Prenestina]] in provincia di Roma. Scorre nelle pianure al confine tra la Provincia di Roma e la Provincia di Frosinone. A [[Colleferro]] il fiume diventa inquinato a causa degli scarichi di varie fabbriche presenti nella zona. Il fiume prosegue verso sud lambendo le pendici dei [[Monti Lepini]] e bagnando vari comuni. Nel territorio di [[Sgurgola]] il fiume presenta una cascata molto suggestiva da un punto di vista della natura e della fauna.
Successivamente scorre parallelo alla Via Morolense bagnando i comuni di [[Supino (Italia)|Supino]], [[Morolo]] e [[Patrica]]. Proprio in tale città, in località Tomacella, si ammira la seconda cascata del fiume situata subito dopo il ponte. Dopo aver superato il comune di Patrica, il Sacco bagna [[Ceccano]], città seriamente colpita dall'inquinamento. Durante il suo percorso in Ceccano, il Sacco forma altre due cascate sempre di taglio obliquo, per poi riprendere il suo percorso verso sud. Uscito da Ceccano bagna [[Pofi]] e [[Castro dei Volsci]] dove in località Ponte della Mola si può ammirare la penultima cascata del fiume. Nell'ultimo tratto, in località la Mola, nel territorio di Falvaterra, si trova l'ultima cascata del fiume Sacco. Qui, con andamento meandriforme, tra i comuni [[Falvaterra|di Falvaterra]] e di [[Ceprano]], confluisce nel [[Liri]], tra la frazione di [[Isoletta]] di Arce e la Civita di San Giovanni Incarico.
==Geografia antropica==
▲Il Sacco da [[Colleferro]] è un fiume estremamente inquinato a causa dei rifiuti chimici industriali. Per questa ragione l'[[allevamento]] e le colture alimentari nei campi adiacenti sono state vietate e in parte riconvertite nella produzione di [[cippato]] da pioppo ''short rotation''<ref>[http://www3.corpoforestale.it/flex/cm/pages/ServeAttachment.php/L/IT/D/2%252Fb%252F3%252FD.c14b0f0ed05bf90282e7/P/BLOB%3AID%3D6085\ ''Pioppicoltura a turno di taglio breve per bioenergia e fitorimedio''] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20150119052233/http://www.corpoforestale.it/flex/cm/pages/ServeAttachment.php/L/IT/D/2%252Fb%252F3%252FD.c14b0f0ed05bf90282e7/P/BLOB%3AID%3D6085 |data=19 gennaio 2015 }}</ref>.
==Voci correlate==
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