Paolo Pio Perazzo: differenze tra le versioni
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Nel [[1911]] era a Roma per ottenere da [[papa Pio X]], che lo ricevette in udienza il 28 ottobre<ref name=seb/>, l'approvazione degli statuti dell’Arciconfraternita dell’adorazione quotidiana. Di ritorno da una [[benedizione eucaristica]] contrasse la rabbia, causata dal morso di un cane<ref>{{Cita web|url=http://www.sanvincenzoitalia.it/chi-siamo/santi/perazzo/|titolo=» Venerabile Paolo Pio Perazzo|lingua=it-IT|accesso=2019-04-30}}</ref>. Tornato a Torino per le cure, che si rivelarono inefficaci, morì il 22 novembre 1911. Le esequie furono celebrate dall'arcivescovo di Torino [[Agostino Richelmy]].
In un primo momento fu tumulato a Nizza Monferrato, per poi essere spostato nella [[Chiesa di San Tommaso (Torino)|chiesa di San Tommaso Apostolo]] a Torino nel 1953. Il cardinale [[Giuseppe Gamba (cardinale)|Giuseppe Gamba]] introdusse nel 1928 la causa per la sua beatificazione e canonizzazione, la cui validità fu riconosciuta dalla [[Congregazione per le cause dei santi]] nel 1981. Il decreto fu firmato da [[papa Giovanni Paolo II]] nel 1998.
Gli è stata dedicata una via di [[Lecco]].
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