Wikipedia:Utenti problematici/Nyo/18 ago 2007: differenze tra le versioni
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::::Il problema blocco/votazione di ban (soluzione estrema, IMO) non si porrebbe se i blocchi fossero decisioni più condivise. Mi pare che nessuno - o quasi - abbia avuto da ridire quando di fronte alla quantità di copyviol di Caniatti si è deciso il blocco infinito. Quello che troppo spesso si dimentica è che un blocco sul quale, o più spesso sulla cui misura, non c'è sufficiente consenso perde di efficacia: il bloccato si sente in diritto di recriminare e a volte finisce per "passare dalla parte della ragione". Non credo sia nell'interesse di wiki che un sysop applichi blocchi lunghi senza adeguato consenso. Anche qualora abbia ragione lui è meglio .... ''deficere'' che ''abundare'': un blocco di 1 mese condiviso è comunque più efficace di un blocco di 3 mesi non condiviso, perché quando l'utente ritorna sa che l'intera comunità considera non accettabile quel comportamento. Lo scopo dei blocchi non è punire ma arginare gli utenti e questi argini non serve che siano particolarmente alti, serve che siano compatti. In questo modo eviteremmo quasi sempre anche la votazione di ban. --[[Utente:Al Pereira|Al Pereira]] 10:04, 21 ago 2007 (CEST)
Tullio, ti rendi conto che proponendo di discutere indiscriminatamente i blocchi superiori a un giorno in moltissime situazioni le discussioni e le votazioni durerebbero più del blocco che si vuol comminare? <br />
Più in generale, mi sembra che attualmente i blocchi abbiano un'unica utilità: punire gli admin che li comminano, mettendoli alla gogna per un periodo di tempo sufficientemente lungo.
:[[Utente:Frieda|Frieda]] ([[Discussioni utente:Frieda|dillo a Ubi]]) 12:58, 21 ago 2007 (CEST)
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