Temi wellsiani: differenze tra le versioni
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Nonostante il riscatto sulla borghesia, Wells sembra voler sottolineare le differenze tra i due schieramenti sociali, come se la classe operaia di fosse riscattata solo in parte. Infatti se da un lato i Morlocchi allevano gli Eloi, e hanno una grande agilità, dall'altra sono mostruosi e vulnerabili alla [[luce solare]], stesso vale per gli Eloi, candidi e delicati ma allo stesso tempo assoggettati dai loro opposti.
Ancora una volta l'[[Evoluzione|evoluzionismo darwiniano]] si mostra agli occhi del lettore, dividendo le due specie sul piano [[biologico]] per cause di vita in differenti ambienti.<ref name="Cita|Gli Argonauti del tempo|p. 11"/>
=== Orignie dell'idea ===
In un saggio del [[1880]] di [[Charles Howard Hinton]] intitolato ''Che cosa è la quarta dimensione?'', l'autore suggerì che i punti che si muovono nello spazio a tre dimensioni potrebbero essere immaginati come intersezioni successive di una statica disposizione quadridimensionale delle linee passanti attraverso un piano tridimensionale, un'idea che ha anticipato le nozioni di ''[[linea oraria]]'' (''world line'') e di ''quarta dimensione assimilabile al tempo'' presenti nella [[teoria della relatività]] di [[Albert Einstein]], nonostante Hinton non se lo sarebbe aspettato e l'articolo fosse soprattutto incentrato sulle possibilità di una quarta dimensione spaziale. Nello scritto Hinton si occupa dell'idea della quarta dimensione come spazio piuttosto che come tempo. L'argomento mostrato [[geometria|geometricamente]]<ref>{{cita libro|autore=Charles Howard Hinton|url=https://archive.org/details/fourthdimension00hintarch/page/12|titolo=The fourth dimension by Hinton, Charles Howard, 1853-1907|anno=1912|editore=G. Allen & Unwin Ltd|pp=11-13|accesso=10 maggio 2019|lingua=en|OCLC=256735699}}</ref> propone che un'estensione da un quadrato a un cubo sia essenzialmente lo stesso tipo di estensione che da una linea a un quadrato, Wells lavora da queste idee sulla prima pagina di The Macchina del tempo.<ref>{{cita web|url=https://www.bl.uk/collection-items/what-is-the-fourth-dimension|titolo=What is the Fourth Dimension?|accesso=10 maggio 2019|lingua=en}}</ref> Nel 1934 Wells scrisse nella sua autobiografia che mentre studiava per diventare uno scienziato, sentì parlare e impose l'idea di una cornice quadridimensionale per una nuova apprensione dei fenomeni fisici, <ref>{{cita libro|autore=David Toomey|url=https://books.google.it/books?id=A_dSRZMGaFoC&dq=‘heard+about+and+laid+hold+of+the+idea+of+a+four-dimensional+frame+for+a+fresh+apprehension+of+physical+phenomena,+which+afterwards+…+gave+me+a+frame+for+my+first+scientific+fantasia,+The+Time+Machine&hl=it&source=gbs_navlinks_s|titolo=The New Time Travelers: A Journey to the Frontiers of Physics|anno=14 febbraio 2011|editore=W. W. Norton & Company|url_capitolo=https://books.google.it/books?id=A_dSRZMGaFoC&pg=PA28&lpg=PA28&dq=‘heard+about+and+laid+hold+of+the+idea+of+a+four-dimensional+frame+for+a+fresh+apprehension+of+physical+phenomena,+which+afterwards+…+gave+me+a+frame+for+my+first+scientific+fantasia,+The+Time+Machine&source=bl&ots=penTXegbdP&sig=ACfU3U0iBQLmm-oGGQVL2_7Px7-7aMwX0Q&hl=it&sa=X&ved=2ahUKEwi2_6j3g5HiAhXpN-wKHe0FDr8Q6AEwAnoECAUQAQ#v=onepage&q=‘heard%20about%20and%20laid%20hold%20of%20the%20idea%20of%20a%20four-dimensional%20frame%20for%20a%20fresh%20apprehension%20of%20physical%20phenomena%2C%20which%20afterwards%20…%20gave%20me%20a%20frame%20for%20my%20first%20scientific%20fantasia%2C%20The%20Time%20Machine&f=false|capitolo=Chapter 1|p=28|accesso=10 maggio 2019|lingua=en|citazione=heard about and laid hold of the idea of a four-dimensional frame for a fresh apprehension of physical phenomena, which afterwards}}</ref> che successivamente diede una cornice per la sua prima fantasia scientifica.<ref>{{cita libro|autore=Robert M. Philmus|autore2=Robert Michael Philmus|autore3=David Yerkes Hughes|url=https://books.google.it/books?id=TQ8eByH9QXsC&dq=gave+me+a+frame+for+my+first+scientific+fantasia,+The+Time+Machine+h.+g.+wells&hl=it&source=gbs_navlinks_s|titolo=H. G. Wells: Early Writings in Science and Science Fiction|anno=1 gennaio 1975|editore=University of California Press|url_capitolo=https://books.google.it/books?id=TQ8eByH9QXsC&pg=PA5&lpg=PA5&dq=gave+me+a+frame+for+my+first+scientific+fantasia,+The+Time+Machine+h.+g.+wells&source=bl&ots=e_bnSHZlgW&sig=ACfU3U0yxHOuANRr1JZBO29FCtYjXP_oXw&hl=it&sa=X&ved=2ahUKEwjzndD0hZHiAhWnwAIHHRalBYIQ6AEwAXoECAkQAQ#v=onepage&q=gave%20me%20a%20frame%20for%20my%20first%20scientific%20fantasia%2C%20The%20Time%20Machine%20h.%20g.%20wells&f=false|capitolo=Introductions - Outline|p=5|accesso=10 maggio 2019|lingua=en|ISBN=9780520026797|citazione=Gave me a frame for my first scientific fantasia, The Time Machine}}</ref> Nella prefazione curata da Wells nell'edizione del 1931,<ref>{{cita web|url=http://www.isfdb.org/cgi-bin/pl.cgi?387447|titolo=The Time Machine Publication, 1931, Random House|accesso=10 maggio 2019|lingua=en}}</ref> Wells afferma che l'idea sviluppatasi nella ''Macchina del tempo'' non è mai stata una sua peculiare idea,<ref>{{cita libro|autore=Nicholas Ruddik|url=https://books.google.it/books?id=9b9aDwAAQBAJ&dq=it+was+never+the+writer’s+own+peculiar+idea+h.+g.+wells&hl=it&source=gbs_navlinks_s|titolo=The Time Machine: An Invention|anno=12 febbraio 2001|editore=Broadview Press|url_capitolo=https://books.google.it/books?id=9b9aDwAAQBAJ&pg=PA249&lpg=PA249&dq=it+was+never+the+writer’s+own+peculiar+idea+h.+g.+wells&source=bl&ots=QWYbqSCELP&sig=ACfU3U3--4NNwLspHrKRiegoHXvYJCUuAA&hl=it&sa=X&ved=2ahUKEwir6cbj_ZDiAhXCCOwKHbGQACwQ6AEwAHoECAQQAQ#v=onepage&q=it%20was%20never%20the%20writer’s%20own%20peculiar%20idea%20h.%20g.%20wells&f=false|capitolo=Wells on The Time Machine|p=249|accesso=10 maggio 2019|lingua=en|citazione=it was never the writer’s own peculiar idea}}</ref><ref>{{cita web|autore=Simon Wells|url=https://www.theguardian.com/film/2002/may/31/classics.artsfeatures|titolo=
Old father time|accesso=10 maggio 2019|lingua=en}}</ref> il che suggerisce che Wells avesse sentito parlare del lavoro di Hinton sul tempo come una dimensione.
Le prime pagine dell'opera di Wells mostrano chiaramente lo stesso modo di pensare di Hinton. Il protagonista spiega la quarta dimensione in termini di geometria, ma questa è sviluppata in modo che la quarta dimensione sia vista come [[tempo|temporale]] piuttosto che [[spazio|spaziale]]. Gli effetti sono gli stessi, come afferma Hinton che "un corpo a quattro dimensioni apparirebbe all'improvviso come un corpo completo e finito, e come all'improvviso scomparirà, non lasciando alcuna traccia di se stesso, nello spazio ...".<ref>{{cita web|url=https://higherspace.wordpress.com/tag/charles-howard-hinton/|titolo=Charles Howard Hinton|accesso=10 maggio 2019|lingua=en}}</ref><ref name="Hinton">{{cita libro|autore=Charles H. Hinton|titolo= Scientific Romances, Speculations on the Fourth Dimension, Selected Writings of Charles H. Hinton|editore=Dover Publications|url_capitolo=http://www.odysseetheater.org/ftp/theosophie/Hinton%20What%20Is%20the%20Fourth%20Dimension.pdf|capitolo=What Is the Fourth Dimension? By Charles H. Hinton 1884|anno=1884|pp=1-22|volume=1|accesso=10 maggio 2019|lingua=en|isbn=0-486-23916-0}}</ref>
Hinton in seguito introdusse un sistema di cubi colorati attraverso lo studio del quale era possibile imparare a visualizzare lo spazio quadridimensionale (''Casting out the Self'', [[1904]]). Il sistema richiedeva molto esercizio, e in seguito qualcuno sostenne che questi cubi avevano portato più persone brillanti alla follia.
I ''racconti scientifici''<ref name="Hinton"/> di Hinton, compreso ''Che cosa è la quarta dimensione?'' e ''Un mondo piatto'', furono pubblicati in una serie di nove opuscoli da Swan Sonnenschein & Co., tra il 1884 e il 1886. Nell'introduzione a ''Un mondo piatto'', Hinton si riferì al recente ''[[Flatlandia]]: Racconto fantastico a più dimensioni'' di [[Edwin Abbott Abbott]], spiegando che aveva un disegno simile ma un'intenzione differente. Secondo Hinton, Abbot usava le storie come un palcoscenico su cui mettere la sua satira e le sue lezioni, mentre Hinton nel suo lavoro diceva di volere soprattutto ragionare sui fatti concreti. Il mondo di Hinton esisteva più sulla superficie di una sfera che sulla superficie di un piano. Strinse ancor più il suo collegamento ad Abbott scrivendo ''Un episodio su Flatlandia: o come un semplice quadrato scoprì la terza dimensione'', del 1907.
==Note==
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