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In un repertorio tematico cosi' vario non potevano mancare soggetti convenzionali che trovano le radici espressive nei secoli passati, nella pittura classica, nelle tradizioni poetiche, soggetti per cui l'artista prova interesse proprio perché profondamente attraversati dalla storia.''Le Rose'', già figurate in alcune produzioni degli anni precedenti, adesso sono riprese con nuove prospettive, sotto sfondi e colori sempre diversi e presentate in diverse mostre a tema anche in gallerie di fama internazionale quali la [[Galleria Forni]] di Bologna.<ref>{{cita |Ferrucci}}</ref>
Agli inizi del nuovo millennio il continuo stimolo di rinnovamento e la capacità di esplorare la realtà sotto i propri punti di vista,come osserva il critico ferrucci, porteranno Madiai a compiere lavori che desteranno curiosità oltre che negli ambienti della critica artistica anche negli ambienti intellettuali contemporanei, che ne analizzeranno le valenze simboliche anche dal punto di vista sociologico. Nasce, infatti, nei primi anni 2000 ''Il Pinocchio di Madiai'', rivisitazione in chiave moderna e originale della favola di [[Carlo Collodi
{{citazione|La caratteristica profonda del suo fare pittorico permette a Madiai di attraversare il mondo dell'infanzia e la favola senza perdere una profonda coerenza compositiva, una raffinata stesura pittorica.I segni rossi di Pinocchio prendono, con naturalezza, il posto delle sue celebri rose rosse in una logica interna alla poesia, al procedere per elementi che si sovrappongono, attraverso velature, vibrazioni materiche e luminose, evocazioni liriche.|Riccardo Ferrucci}}
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