Vincenzo Consolo: differenze tra le versioni

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I suoi riferimenti umani e letterari, in quella stagione, sono lo scrittore [[Leonardo Sciascia]] e il poeta [[Lucio Piccolo]]. Da Sciascia coglierà un certo atteggiamento da "scrittore impegnato", riscontrabile più che altro nelle interviste o nelle conferenze pubbliche. Nel [[1968]], avendo vinto un concorso alla [[RAI]], si trasferisce a [[Milano]], dove ha vissuto e lavorato fino alla sua morte, svolgendo un'intensa attività giornalistica, con lunghi soggiorni nel paese d'origine. Nel [[1975]] segue come inviato a [[Trapani]] del quotidiano [[L'Ora]] (con cui collabora dal [[1964]]) il processo al "[[mostro di Marsala]]".<ref>Vincenzo Consolo, ''Esercizi di cronaca'', Palermo, Sellerio, 2013</ref>
 
La vera rivelazione arriva nel [[1976]], con [[#Il sorriso dell'ignoto marinaio|''Il sorriso dell'ignoto marinaio'']], singolare ricostruzione di alcuni eventi svoltisi nel nord della Sicilia al passaggio dal [[Regno delle Due Sicilie|regime borbonico]] a quello unitario e culminati nella sanguinosa rivolta contadina di [[Alcara Li Fusi]] nel maggio [[1860]].
Un anno dopo, nel [[1977]], Consolo diviene consulente editoriale della [[Giulio Einaudi Editore|Einaudi]] per la narrativa italiana, insieme, tra gli altri, a [[Italo Calvino]] e [[Natalia Ginzburg]].
 
Tra le altre sue opere principali: [[#Retablo|''Retablo'']] ([[1987]]), ''[[Nottetempo, casa per casa]]'' ([[1992]]), ''L'olivo e l'olivastro'' ([[1994]]), ''Lo spasimo di Palermo'' ([[1998]]), ''Di qua dal faro'' ([[2001]]). Tra i racconti: [[#Le pietre di Pantalica|''Le pietre di Pantalica'']] ([[1988]]), ''Per un po' d'erba ai limiti del feudo'' (in ''Narratori di Sicilia'' a cura di L. Sciascia e S. Guglielmino, [[1967]]), ''Un giorno come gli altri'' (in ''Racconti italiani del Novecento'' a cura di E. Siciliano, [[1983]]), il racconto teatrale [[#Lunaria|''Lunaria'']] ([[1985]]), ''Catarsi'' ([[1989]]).
 
Nel [[2007]] ha ricevuto la [[laurea honoris causa]] in Filologia moderna dall'[[Università di Palermo]] (nella stessa giornata, insieme a [[Luigi Meneghello]]). La sua ultima opera è ''Il corteo di Dioniso'' (2009). Insieme a vari premi ricevuti nel corso degli anni, ha vinto nel 1992, con ''Nottetempo, casa per casa'', il prestigioso [[Premio Strega]] e nel 1994 il Premio Internazionale Unione Latina per l'insieme della sua opera. I suoi libri sono stati tradotti in francese, inglese, tedesco, spagnolo, portoghese, olandese, rumeno, catalano. Muore il 21 gennaio [[2012]] a Milano all'età di 78 anni, dopo una lunga malattia.