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{{vedi anche|Arte romana|Pittura romana|Scultura romana}}
[[File:Colosseum in Rome-April 2007-1- copie 2B.jpg|thumb|Il Colosseo]]
Sino al tempio del governo di [[Lucio Cornelio Silla]] (I secolo a.C.) soltanto alcune strutture maggiori di [[Roma]] come i templi erano in pietra con alcuni accenni di abbellimenti artistici, mentre il resto di gran parte degli edifici in legno. Con l'influsso cultuale dell'[[arte ellenistica]] furono costruiti nuovi templi in marmo e pietra, come il [[Tempio di Giove Ottimo Massimo|tempio di Giove Capitolino]] restaurato dopo un incendio. Alla stessa maniera dei Greci, i templi erano costituiti da un pronao, un naos e dal frontone decorato da pitture e bassorilievi, e principalmente grazie a [[Cesare]] e [[Augusto]] ci fu l'esplosione vera e propria dell'arte romana non solo nell'Urbe, ma anche in città come [[Pompei]], [[Terracina]], [[Tivoli]] e [[Ostia antica]]. I romani tuttavia adottarono la tecnica scultorea come mezzo di propaganda politica, erigendo statue di generali, dei e imperatori, nonché facendo coniare monete con l'effige imperiale. Mentre dal principato di Augusto si andavano sviluppando anche i teatri, non più in legno, ma in pietra come il [[teatro di Marcello]] e il [[Colosseo]], nelle ville dei patrizi si andò sperimentando la tecnica della pittura, come si evince dalle case di [[Pompei]], specialmente la ''[[Villa dei Misteri]]'' e la ''[[Casa del Fauno]]'', seguendo vari schemi. Gli archeologi per i vari stili artistici romani, hanno catalogato un passaggio di "quattro generazioni", iniziando da uno stile sobrio repubblicano, terminando con quello "barocco" imperiale.
 
'''Epoca cristiana e medievale'''