Sara Modigliani: differenze tra le versioni
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Sara Modigliani ha iniziato nel 1971 la sua attività di ricerca sulla musica contadina e popolare italiana collaborando con personalità del mondo musicale e culturale come [[Giovanna Marini]] e [[Alessandro Portelli]]. È stata la voce femminile nella prima formazione del [[Canzoniere del Lazio]], tra il 1973 e il 1974<ref name=tar>[http://www.tarantularubra.it/musica/interviste/saramodigliani.htm Tarantularubra]</ref>.
Sempre negli [[anni Settanta]], insieme a vari musicisti [[jazz]] dell’area romana, ha contribuito alla nascita e allo sviluppo della [[Scuola Popolare di Musica di Testaccio]] (SPMT) a [[Roma]]<ref name=musica>[http://www.musicaintorno.it/interviste/sara-modigliani-nel-cuore-del-folk-sboccia-un-fiore-scarlatto/ Intervista a Sara Modigliani]</ref>.
Negli anni Novanta, dopo una assenza dalle scene, Modigliani ha ripreso a cantare, guidando il gruppo ''La Piazza''. Nel suo repertorio, i canti della [[Resistenza italiana|Resistenza]] e, più in generale, le canzoni e le testimonianze contro la guerra. Centrale anche il suo ruolo di ricercatrice ed interprete del repertorio della canzone romanesca, al fine di recuperarne l’immagine meno conosciuta e rivalutarne gli aspetti più raffinati<ref name=tar />.
Nel 2001 ha inciso ''Barcarolo Romano'', di [[Romolo Balzani]] (2001), con la chitarrista classica Sonia Maurer<ref name=tar />.
Con ''Ma che razza de città'' (2006), un brano scritto dal cantautore [[Gianni Nebbiosi]] <ref>[https://www.antiwarsongs.org/canzone.php?id=47036&lang=it Testo di ''Ma che razza de città'' ]</ref>, Modigliani esprime contemporaneamente canto popolare, canzone tradizionale romana, canzone sociale e d’autore.
Dal 2007
Ha poi dato vita al quintetto ''Canzoniere di Roma'', ripercorrendo la storia della canzone tradizionale della città eterna<ref name=tar />.
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