Stati Uniti d'America nella seconda guerra mondiale: differenze tra le versioni
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=== Sistema di comando ===
{{Tripla immagine|right|George Catlett Marshall, general of the US army.jpg|150|Fleet Admiral Ernest J King-1945.jpg|140|021002-O-9999G-013.jpg|140|Il generale [[George C. Marshall]]|L'ammiraglio [[Ernest J. King]]|Il generale [[Henry H. Arnold]]}}
Nel 1942, il presidente Roosevelt costituì una nuova struttura di comando con l'ammiraglio Ernest King come Capo delle Operazioni Navali, con il controllo completo della Marina e dei [[Marines statunitensi|Marines]], il generale George Marshall al comando dell'Esercito e con il controllo nominale delle Forze Aeree, le quali in pratica erano comandate dal generale Henry Arnold. Roosevelt creò una nuova entità, il [[Joint Chiefs of Staff]], il "comitato dei capi di stato
Per quanto riguardava l'Europa, il Joint Chiefs fo Staff cooperava strettamente con l'analoga struttura di comando britannica con la quale formava il cosiddetto Combined Chiefs of Staff, "comitato degli stati maggiori combinati".<ref>{{Cita libro|autore = Maurice Matloff|titolo = Strategic Planning for Coalition Warfare: 1941-42|anno = 1951|lingua = inglese}}</ref> Al contrario di molti dirigenti di altri paesi, Roosevelt raramente si impose con i suoi consiglieri militari.<ref>{{Cita libro|autore = Eric Larrabee|titolo = Commander in Chief: Franklin Delano Roosevelt, His Lieutenants, and Their War|anno = 1987|lingua = inglese}}</ref> I civili gestirono la produzione e l'approvvigionamento di uomini ed equipaggiamento ma nessuno di essi, neppure il Segretario della Guerra o della Marina, aveva voce in capitolo riguardo alla strategia.<ref>Il Segretario della Guerra Stimson, tuttavia, prese la decisione sulla realizzazione e sull'uso della bomba atomica.</ref> Roosevelt evitò il Dipartimento di Stato e condusse un alto livello di diplomazia attraverso i suoi aiutanti, in special modo Harry Hopkins, che controllava cinquanta miliardi di dollari in fondi del Lend-Lease Act.
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