Karl Marx: differenze tra le versioni

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[[File:Juedischer-friedhof-trier-grab362.jpg|thumb|Tomba del rabbino Mordechai Halevi Marx ben Schmuel Postelberg, il nonno di Marx morto nel 1804]]
{{citazione|Il dottor Marx[,] questo è il nome del mio idolo, è ancora giovanissimo (ha circa 24 anni). Egli darà il colpo di grazia alla religione e alla filosofia medievali. Egli unisce in sé lo spirito più mordace con la più profonda serietà filosofica: immaginati [[Jean-Jacques Rousseau|Rousseau]], [[Voltaire]], [[Paul Henri Thiry d'Holbach|d'Holbach]], [[Gotthold Ephraim Lessing|Lessing]], [[Heinrich Heine|Heine]] e [[Georg Wilhelm Friedrich Hegel|Hegel]] fusi in una sola persona [...], ecco il dottor Marx.<ref>In Hans Küng ''Dio esiste?: Una risposta per oggi'', Fazi Editore, 2012.</ref>|[[Moses Hess]] a [[Berthold Auerbach]], [[1841]]}}
Marx nacque il 5 maggio [[1818]] a [[Treviri]], allora provincia prussiana del [[Provincia del Granducato del Basso Reno|Granducato del Basso Reno]] e oggi parte della [[Renania-Palatinato]], da un'agiata famiglia [[Ebrei|ebraica]] [[Aschenaziti|ashkenazita]], terzogenito dei nove figli del facoltoso [[avvocato]] [[Germania|tedesco]] Herschel Meier Halevi Marx ([[1777]]–[[1838]]) e di Henriette Pressburg ([[1788]]–[[1863]]), una donna [[Paesi Bassi|olandese]] originaria di [[Nimega]],<ref>{{cita news|titolo=Nijmegen Synagogue|url=http://nignijmegen.nl/index.php?pagina=historie|accesso=18 novembre 2017}}</ref><ref name=Orr>Lyndon Orr, [https://www.gutenberg.org/files/4693/4693-h/4693-h.htm#link2H_4_0024 ''Famous Affinities of History: The Romance of Devotion. The Story of Karl Marx''], 1912.</ref> zia degli industriali Anton e [[Gerard Philips]], futuri fondatori della [[Philips]].<ref name=Goedkoop>{{cita libro|autore=Hans Goedkoop, Kees Zandvliet|titolo=IJzeren Eeuw|editore=Walburg Press|localitàcittà=Zutphen|anno=2015|isbn=9789057303418978-90-5730-341-8}}</ref><ref name=Textor>{{cita web|url=http://wgff.de/krefeld/download/siewaever_nr23.pdf|data=1º gennaio 2008|autore=Klaus|titolo=Westdeutschen Gesellschaft für Familienkunde e.V. SITZ KÖLN - Bezirksgruppe Krefeld (''A walk through Nijmegen: A communist and founder of Philips have same roots.'' West German Family Research Society, Krefeld Journal nr 23, 1.1.2008)|accesso=19 novembre 2017}}</ref> Il padre, figlio del [[rabbino]] presso la [[sinagoga]] cittadina Mordechai Halevi Marx ([[1743]]–[[1804]]) e di Eva Lwow ([[1753]]–[[1823]]), fu il primo in seno alla propria famiglia a ricevere un'educazione [[Laicismo|secolare]] e a rifiutare la linea di successione rabbinica. Seguace dell'[[illuminismo]], in particolar modo di [[Immanuel Kant]] e [[Voltaire]], oltre che un convinto [[Liberalismo|liberale]], questi fu spesso impegnato nelle svariate campagne di [[Riformismo|riforma]] dell'[[Assolutismo monarchico|assolutistico]] [[Regno di Prussia|Stato prussiano]], che a seguito dell'ormai celeberrima [[Battaglia di Waterloo|disfatta di Napoleone Bonaparte]] a [[Waterloo]] aveva da poco annesso il territorio del Basso Reno (sino ad allora parte integrante dell'[[Primo Impero francese|Impero napoleonico]]) nell'alveo dei propri possedimenti.<ref name=bur>Megill, Allan. ''Karl Marx: the burden of reason (why Marx rejected politics and the market)'' 2002, page 72 {{ISBN|978-0742511668}}</ref> La madre era figlia del ricco [[mercante]] [[Industria tessile|tessile]] proveniente da una famiglia rabbinica e ''[[chazzan]]'' presso la sinagoga di Nimega Isaac Heymans Pressburg ([[1747]]–[[1832]]) e di Nanette Salomons Cohen ([[1754]]–[[1833]]).<ref name="wordpress">{{cita web|url=https://gerritkurvers.wordpress.com/2016/03/19/de-14e-maart-en-de-familie-presburg/|titolo=De 14e maart en de familie Presburg|sito=gerritkurvers|accesso=19 novembre 2017}}</ref><ref name=DNB>{{cita libro|titolo=Karl Marx: Dictionary of National Biography. Volume 37.|pp=57–58|editore=Published Oxford University Press|anno=2004|isbn=01986138730-19-861387-3}}</ref><ref name=Wilson>{{Cita libro|autore=Edmund Wilson|titolo=To the Finland Station.|p=115 and 119. 1972 revised edition, Published Fontana 1974}}</ref>
 
La città di Treviri, un'importante centro culturale ed economico renano, era stata ripetutamente oggetto di contese da parte della [[Francia]] da almeno il periodo della cruenta [[guerra dei trent'anni]] fino alla sua definitiva occupazione del [[1794]], a seguito della quale sviluppò una proficua rete di legami e vincoli commerciali con le principali città francesi, oltre a condividere con esse le grandi riforme sociali che gli esiti della [[Rivoluzione francese]] avevano introdotto in patria, per poi con l'annessione prussiana del [[1815]] vedersi venire progressivamente spogliata del proprio corpo di diritti costituzionali e della propria strategica posizione economica. Infatti nel [[1817]], un anno prima della sua nascita, venne implementata una ferrea politica [[Antisemitismo|antisemitica]] da parte di [[Federico Guglielmo III di Prussia]] volta ad arrestare il graduale processo di [[emancipazione ebraica]] tipica degli ex territori napoleonici in modo da equipararli all'ordinamento sociopolitico [[Reazione (politica)|reazionario]] e profondamente [[Conservatorismo|conservatore]] del resto del regno (come il divieto d'esercizio di funzioni pubbliche da parte di qualsiasi suddito ebreo), costringendo dunque il padre a convertirsi al [[luteranesimo]] (considerata [[religione di Stato]]) assieme alla moglie e ai suoi primi due figli e adottare legalmente un nome meno [[Ebraismo|giudaico]] (scelse Heinrich Marx) al fine di poter continuare a esercitare l'avvocatura<ref name=bur/><ref name="geni">{{cita web|url=https://www.geni.com/people/Hermann-Marx/6000000008435644003|titolo=Hermann Marx (1819 - 1842)|sito=geni.com|accesso=19 novembre 2017}}</ref> così da entrare nel [[1831]] a far parte del ''Justizrat'', il consiglio giudiziario supremo, che seppur non procurante un particolare titolo accademico si trattava certamente di un incarico di alto prestigio.<ref>Umberto Cerroni, ''Il pensiero di Marx'', Editori Riuniti, Roma, 1975, p. 17.</ref>
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==== Periodo parigino ====
[[File:Karl Marx Frau.jpg|thumb|upright=0.7|[[Jenny von Westphalen]]]]
Sposa [[Jenny von Westphalen]] il 19 giugno [[1843]] nella chiesa di San Paolo a [[Bad Kreuznach]]. I due poi partono insieme alla volta di [[Parigi]], dove Marx pubblica con Ruge la nuova rivista ''Deutsch-französische Jahrbüche''" (''Annali franco-tedeschi''), scritta in collaborazione con [[Heinrich Heine]], [[Moses Hess]], [[Georg Herwegh]] e [[Friedrich Engels]], ricco imprenditore tedesco che diviene da questo momento l'amico di tutta una vita e il suo principale finanziatore,<ref>Tristram Hunt, ''La vita rivoluzionaria di Friedrich Engels'', Isbn Edizioni, Milano, 2010.</ref> nonché colui che più tardi avrebbe riconosciuto Frederick Demuth ([[1851]]–[[1929]]), il figlio naturale avuto da Marx con la sua governante [[Helene Demuth]].<ref>[https://marxmyths.org/terrell-carver/article.htm ''Marx's Illegitimate Son or Gresham's Law in the World of Scholarship''], di Terrell Carver dell'Università di Bristol.</ref><ref>Piero Melograni in ''Corriere della Sera'', 1º giugno 1992, p. 5.</ref> Tuttavia secondo Terrell Carver questo fatto, circolato sin dal 1962, «non è ben fondato sul materiale documentario disponibile», aggiungendo che tali voci non sono supportate da «prove dirette che portano in modo inequivocabile su questo argomento».<ref>{{cita libro|autore=Terrel Carver|titolo=The Cambridge Companion to Marx|anno=1991|editore=Cambridge University Press|città=Cambridge, Regno Unito|isbn=9780521366946978-0-521-36694-6|pagina=11|url=https://www.google.com/books?id=6VrfmJOEzZsC&lpg=PA11&dq=The%20Cambridge%20Companion%20to%20Marx%20Demuth&pg=PA11#v=onepage&q&f=false|accesso=30 maggio 2014|capitolo=Reading Marx: Life and Works}}</ref>
 
Una lettera inviata a Ruge nel settembre del 1843 chiarisce il senso della sua parziale presa di distanza dagli intellettuali della sinistra hegeliana: {{citazione|Come la religione è l'indice delle battaglie teoretiche degli uomini, lo stato politico lo è delle loro battaglie pratiche [...]. [I]l critico non solo può, ma deve interessarsi dei problemi politici [e] il nostro motto sarà: riforma della coscienza, non mediante dogmi, bensì mediante l'analisi della coscienza mistica oscura a sé stessa, sia che si presenti in modo religioso, sia in modo politico. Si vedrà allora come da tempo il mondo possieda il sogno di una cosa, di cui non ha che da possedere la coscienza, per possederla realmente.<ref>''Correspondence Marx-Engels'', Editions Sociales, Paris, 1964, I, p. 298.</ref>}}