Provisional Irish Republican Army: differenze tra le versioni
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Dopo mesi di colloqui, promossi dal premier britannico Blair e da quello irlandese [[Bertie Ahern]], il 10 aprile 1998 i delegati dei partiti nordirlandesi, tra cui quelli che rappresentavano i paramilitari, e cioè il Sinn Féin, il ''Progressive Unionist Party'' (PUP), braccio politico dell'UVF e l'''Ulster Democratic Party'' (UDP), rappresentante l'UDA/UFF, firmarono l'[[Accordo del Venerdì Santo]] (''Good Friday Agreement'') che prevedeva la costituzione di un governo misto tra protestanti e cattolici in proporzione ai risultati elettorali e, cosa che stava particolarmente a cuore ai paramilitari, la liberazione entro 3 anni di tutti i detenuti appartenenti alle organizzazioni che avevano sottoscritto l'accordo. Da allora, a parte alcuni episodi, generalmente circoscritti al periodo estivo in cui si svolgono le tradizionali marce dei protestanti per ricordare la vittoria sui cattolici di [[Guglielmo III d'Inghilterra]] nel [[1690]], l'Irlanda del Nord vive un periodo abbastanza pacifico (considerato il livello di violenza del periodo dei ''[[Conflitto nordirlandese|Troubles]]'').
La PIRA, che considererebbe la consegna dei suoi arsenali come una resa agli inglesi, a partire dal [[2001]] ha fatto ispezionare periodicamente i suoi depositi di [[arma|armi]] ad una commissione internazionale che aveva l'obbligo di verificare che le armi in essi contenute non fossero state usate. Infine, nel [[2005]], con un comunicato letto da [[Séanna Breathnach|Séanna Walsh]], ex ''blanketman'' (come vengono chiamati coloro che avevano partecipato alla ''blanket protest'' che sfociò negli scioperi della fame), amico di Bobby Sands e già OC (''Officer Commanding'', il comandante) dei detenuti dell'IRA a Long Kesh, la Provisional IRA si è detta pronta a distruggere tutte le sue armi e ha annunciato la fine della lotta armata e, pur affermando di non voler sciogliere l'organizzazione, ha dichiarato di voler usare mezzi esclusivamente pacifici per arrivare al suo obiettivo finale, la [[unificazione irlandese|riunificazione]] delle sei contee del Nord con la [[Repubblica d'Irlanda]].<ref>{{Cita web | titolo = Full Provisional IRA Statement July 2005| url = https://www.youtube.com/watch?v=RCrsQRAcDqU | editore=YouTube | data=28 luglio 2005| accesso=31 ottobre 2013}}</ref>
Dalla Provisional IRA e dal Sinn Féin nel 1986 si era staccato un piccolo gruppo di dissidenti, contrari alla decisione del Sinn Féin (approvata anche dall'IRA) di presentarsi alle elezioni nell'Eire. I dissidenti, guidati da [[Ruairi Ó Bradaigh]] (''Rory Brady'') e [[Daithi Ó Conaill]] (''David O'Connell''), capi storici della Provisional IRA e del [[Sinn Féin]], diedero vita, oltre che a un partito, il Republican Sinn Féin, anche a un braccio armato, chiamato CIRA ([[Continuity Irish Republican Army]]) che rimane fermo sul punto di continuare la lotta contro le forze britanniche finché l'Irlanda non sia completamente libera.
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