Juan Domingo Perón: differenze tra le versioni

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Diede vita al movimento politico conosciuto come [[peronismo]] o giustizialismo (''justicialismo''), che si proponeva come una [[terza via (fascismo)|terza via]] fra il [[capitalismo]] e il [[socialismo]].
 
Perón costruì la sua immagine anche grazie all'aiuto della seconda moglie, [[Evita Perón]]. Il movimento peronista fu [[sincretismo|sincretico]], talora definito [[Populismo|populista]], unendo il socialismo, il [[patriottismo]]<ref>«Nell'azione politica, la scala dei valori di ciascun peronista è la seguente: prima la patria, poi il movimento ed infine gli uomini.» ({{cita|Perón, ''Manifesto''}})</ref> e la [[terza via (fascismo)|terza via economica]], con molte similitudini al [[fascismo]] italiano (sebbene egli non dichiarò mai di essere fascista)<ref name="romano">«lì si stava facendo un esperimento. Era il primo socialismo nazionale che appariva nel mondo. Non voglio esaminare i mezzi di esecuzione che potevano essere difettosi.»(Juan Domingo Peron, in Corriere della Sera, ''Peron, un Caudillo tra comunismo e capitalismo yankee'' di [[Sergio Romano]], 29 giugno 2005)</ref> senza rinnegare, almeno a parole, la [[democrazia]]<ref>«La vera democrazia è quella in cui il governo compie la volontà del popolo e difende un solo interesse: quello del popolo» ({{cita|Perón, ''Manifesto''}})</ref> e la [[sovranità popolare]]<ref>«Il peronismo è essenzialmente popolare. Ogni fazione politica è antipopolare e pertanto non è peronista» ({{cita|Perón, ''Manifesto''}})</ref>, e il [[socialismo nazionale]].<ref name=romano/><ref name=romano2>«Ma l'importante era questo: un mondo già diviso in imperialismi e un terzo dissidente che dice: No, né con gli uni né con gli altri, siamo socialisti, ma socialisti nazionali. Era una terza posizione tra il socialismo [[URSS|sovietico]] e il capitalismo [[yankee]]». (Juan Domingo Perón, in Sergio Romano, articolo citato)</ref><ref>«Il giustizialismo, come dottrina politica, realizza l'equilibrio dell'individuo con quello della comunità";"Il giustizialismo, come dottrina economica realizza l'economia sociale, mettendo il capitale al servizio dell'economia e quest'ultima al servizio del benessere sociale»;«Il giustizialismo, come dottrina sociale, realizza la giustizia sociale che dà a ciascuno il suo diritto in funzione sociale»;«Vogliamo un'Argentina socialmente giusta, economicamente libera e politicamente sovrana» ({{cita|Perón, ''Manifesto''}})</ref>
<br>Si ispirò anche alle politiche economiche [[Economia keynesiana|keynesiane]] e [[Dirigismo|dirigiste]] del [[New Deal]] di [[Franklin Delano Roosevelt]].<ref>In alcuni scritti, Perón cita ampiamente Roosevelt con rispetto: «personas timoratas, a quienes asusta el progreso, tratan de calificar con palabras nuevas y exóticas la obra que realizamos. A veces la tildan de fascismo; otras veces de comunismo, otras de intervencionismo o de socialismo» (PERON, Juan D. ''Discurso en el Instituto Económico Interamericano con motivo del Día de las Américas'' en Obras Completas. Buenos Aires. Fundación pro-Universidad de la Producción y el Trabajo-Fundación Universidad a Distancia Hernandarias. T.: VII 1998 p.80.</ref> In politica estera sostenne il distacco dell'Argentina dall'influenza degli [[Stati Uniti]], e al contempo una politica [[Terzomondismo|terzomondista]], di [[neutralità]] e di non allineamento nei confronti dei due blocchi ([[Blocco orientale|filosovietico]] e [[Blocco occidentale|filoamericano]]) della [[guerra fredda]].<ref name=romano2/> Nel 1973, durante la sua seconda Presidenza, l'Argentina entro difatti a far parte del [[Movimento dei paesi non allineati]].
 
Perón è stato anche descritto come un tipico ''[[caudillo]]''<ref>Caroline Starbird, Jenny Pettit, ''Contemporary Issues in South America'', University of Denver, CTIR, 2000, p. 152</ref> (parola che nei paesi ispanofoni indica un capo carismatico che riunisce in sé potere politico e militare), benché egli nei suoi scritti abbia rifiutato formalmente questa etichetta e questo ruolo.<ref>«Il peronista lavora per il movimento. Colui che in nome del partito serve una fazione o un caudillo è peronista soltanto di nome» ({{cita|Perón, ''Manifesto''}})</ref> L'ideologia peronista ha permeato - e tuttora è molto importante - la maggior parte dei partiti politici argentini odierni, sia di destra sia di sinistra. Perón è stato uno dei presidenti argentini più discussi sia per questa mancanza di un riferimento politico ben preciso, sia per aver dato asilo ai [[nazionalsocialismo|nazisti]] che scappavano dai processi per crimini di guerra al termine della [[seconda guerra mondiale]].