Afragola: differenze tra le versioni

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== Storia ==
Nel XIII secolo a. C. l'area su cui oggi sorge Afragola era occupata da popolazioni non meglio identificate (forse provenienti dall'interno) che si erano insediate nel territorio con piccoli villaggi. L'eruzione vesuviana conosciuta come "[[Eruzione delle Pomici di Avellino|Pomici di Avellino]]" spazzò via queste comunità e ricoprì la zona di cenere e piroclasti, provocando l'insabbiamento dei villaggi e il sollevamento del suolo di oltre un metro<ref>{{Cita pubblicazione |autore=Nava, M. L. |coautori=Giampaola, D., Laforgia, E., Boenzi, G. |anno=2007 |titolo=Tra il Clanis e il Sebeto: nuovi dati sull’occupazione della piana campana tra il Neolitico e l’età del Bronzo |rivista=Atti della XL Riunione Scientifica, Istituto Italiano di Preistoria e Protostoria, Strategie di insediamento fra Lazio e Campania in età preistorica e protostorica |città=Roma|annooriginale=2005 |pp=101-26}}</ref>.
 
Dal IV secolo a. C. il territorio fu nuovamente interessato da fenomeni di insediamento demico, di provenienza sannita, seppur di scarsa dimensione: a questo periodo risalgono diverse tombe risalential [[III secolo a.C.]]. Ed è proprio una di queste tombe ad essere esposta, completamente restaurata, nella sala LXVII del [[Museo archeologico nazionale di Napoli]].