In Praise of Learning: differenze tra le versioni

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''In Praise of Learning'' fu l'ultimo album pubblicato dagli Henry Cow per la [[Virgin Records]]: negli anni seguenti, il gruppo, praticamente ignorato in patria,<ref name="BaB">{{Cita libro|cognome=Hegarty, Paul, 1967-|titolo=Beyond and before : progressive rock since the 1960s|url=https://www.worldcat.org/oclc/741683751|accesso=2019-05-11|data=2011|editore=Continuum|OCLC=741683751|ISBN=9780826423320}}</ref> proseguì l'impegno politico e l'attività concertistica nel resto d'Europa, rifuggendo ulteriori relazioni con l'industria discografica e stabilendo contatti con altri gruppi musicali politicamente attivi a sinistra (fra cui gli italiani [[Stormy Six]], i belgi [[Univers Zero]] e gli svedesi [[Samla Mammas Manna]]) che portarono nel [[1978]] alla nascita del movimento [[Rock in Opposition]].<ref name="BaB"/>
==Descrizione==
A differenza del precedente ''[[Desperate Straights]]'', l'album reca scritto sul fronte copertina soltanto il nome ''Henry Cow'' e riprende identica, su fondo rosso, l'immagine del calzino già utilizzata sulle copertine dei primi due LP del gruppo, ''[[Leg End]]'' e ''[[Unrest (Henry Cow)|Unrest]]''.<ref name="BaB"/> I musicisti sono elencati tutti assieme eed il nome ''Slapp Happy'' figura solo sull'etichetta del disco e nei crediti di due tracce.
 
=== Composizione ===
Anche la quota compositiva, su quest'album, è in favore degli Henry Cow, con il lungo brano di [[Tim Hodgkinson]] ''Living in The Heart of the Beast'' che occupa quasi interamente la prima facciata e ''Beautiful as the Moon - Terrible as an Army with Banners'', di [[Fred Frith]] (musica) e [[Chris Cutler]] (testo), della durata di 7 minuti. Per il resto, le due tracce ''Beginning: The Long March'' e ''Morning Star'' sono indistintamente accreditate a entrambe le formazioni in quanto brani strumentali di [[improvvisazione libera]], mentre il breve brano di apertura ''War,'' firmato da Moore e Blegvad degli Slapp Happy, proviene dalle sedute di registrazione di ''Desperate Straights.'', alle quali partecipò fra gli altri il sassofonista [[Geoff Leigh]] che aveva lasciato gli Henry Cow due anni prima.
 
=== Riferimenti politico-culturali ===
Il retro copertina dell'album cita una frase del teorico del cinema [[Regno Unito|britannico]] [[John Grierson]] ([[1898]]-[[1972]]): «L'arte non è uno specchio, è un martello», ispirata a sua volta ispirata all'[[aforisma]] di [[Vladimir Vladimirovič Majakovskij|Majakovskij]]: «L'arte non è uno specchio per riflettere il mondo ma un martello per forgiarlo».<ref>{{Cita web|url=https://www.frasicelebri.it/frase/vladimir-majakovskij-larte-non-e-uno-specchio-per/|titolo=Frase di Vladimir Majakovskij|sito=FrasiCelebri.it|accesso=2019-05-12}}</ref>
 
Nei testi ricorrono esortazioni alla [[lotta di classe]] e all'azione contro il [[Capitalismo#Karl Marx|capitalismo]];<ref name="BaB"/> ad esempio, il finale di ''Living in the Heart of the Beast'' recita: {{Citazione|Osate schierarvi nella lotta per la libertà che è causa comune<br>