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|Titolo =
|Nome = Rafael María
|Cognome = Baralt y
|CognomePrima =
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== Biografia ==
La [[guerra d'indipendenza del Venezuela]] e la rivoluzione del [[1830]] che separò definitivamente il Venezuela dalla [[Colombia]],
Dopo di che Baralt y Montúfar diventò cittadino spagnola e partecipò alla vita politica,<ref name ="le muse" /> come esponente progressista, poi democratico e infine aderente alla Unión Liberal.<ref name =TrecE /><ref name =Sap />Inoltre collaborò con i più importanti [[Giornale|giornali]] contemporanei (''El Siglo XIX'', ''El Tiempo'', ''El Espectador'') scrivendo con articoli progressisti in cui auspicò un [[socialismo]] [[Cristianesimo|cristiano]], umanitario e riformista.<ref name =Sap />
Tra le sue principali opere si possono menzionare: ''Historia de Venezuela hasta 1830'', in collaborazione con [[Ramón Dieste]] ([[1841]]-[[1843]]), opera giovanile non sempre imparziale e ricca d'informazione; ''Antología Española'' ([[1848]]); ''Programas Políticos'', due serie di fascicoli suoi e di [[Nemesio Fernández Cuesta]] ([[1849]]); ''Estudio sobre Donoso Cortés'', ([[1853]]) in cui si mostrò contrario al tradizionalismo e al [[Chiesa cattolica|neocattolicismo]] [[Francia|francese]]; ''Poesías'' ([[1888]]); ''Poesías escogidas'', selezionate da lui e pubblicate dall'Accademia; ''Letras Españolas'', articoli raccolti a Madrid; ''Diccionario matriz de la lengua castellana'' (dal [[1854]]), non finito.<ref name =TrecE /><ref name ="le muse" />
Il suo libro ''Lo pasado y lo presente'' ([[1849]]), nel quale manifestò il suoi dissenso dalle idee politiche e religiose di [[Juan Donoso Cortés]], raggiunse l'apice del suo pensiero.<ref name =Sap />
La sua poesia si caratterizzò per elementi di critica nei riguardi del [[Romanticismo]] e per un riavvicinamento alle scuole salmantina ([[Manuel José Quintana]]) e [[Andalusia|andalusa]], seguendo tendenze rigorosamente [[Neoclassicismo|classicheggianti]] (Poesías, [[1888]]): più che un poeta egli fu, secondo l'espressione di Menéndes y Pelayo, «un grammatico che si esercita nella tecnica retorica», intenzionato a conservare le tradizioni metriche [[Castiglia|castigliane]]. Oltre alla sua poesia eroica, che esprimette nobili idee, quali la patria, la fede, l'eroismo, al posto di sentimenti personali romantici,<ref name =Sap /><ref name ="le muse" /> compose liriche intimistiche, come ''A una flor marchita''. Come prosatore, invece, si dimostrò puro e brillante, con lessico abbondante, schietto e preciso.<ref name =TrecE />
La sua opera principale risultò di carattere filologico, il ''Diccionario de galicismos'' ([[1855]]), che fu per lungo tempo come un codice autorevole in difesa dell'influenza [[Letteratura francese|letteraria francese]] del [[XIX secolo]], e, sebbene non evidenzi una rigida impostazione scientifica, è ancora oggi di utile consultazione.<ref name =TrecE />
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== Bibliografia ==
J. A. Losada Pineres, Semblanzas Zulianas, Caracas
P. Menéndez, Historia deol poesia hispano-americana
== Voci correlate ==
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