Ugo Buttà: differenze tra le versioni
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{{F|militari|aprile 2019}}
{{Infobox militare
|Nome =Ugo Buttà
|Immagine =
|Didascalia =
|Soprannome =
|Data_di_nascita =21 gennaio 1891
|Nato_a =[[Roma]]
|Data_di_morte =1 gennaio 1949
|Morto_a =
|Cause_della_morte =
|Luogo_di_sepoltura =
|Etnia =
|Religione =
|Nazione_servita = {{ITA 1861-1946}}
|Forza_armata =[[Regio Esercito]]
|Arma =[[Arma di Fanteria|Fanteria]]
|Corpo =
|Specialità =
|Unità =
|Reparto=
|Anni_di_servizio =
|Grado =[[Generale di divisione]]
|Ferite =
|Comandanti =
|Guerre =[[Prima Guerra Mondiale]]<br/>[[Guerra d'Etiopia]<br/>[[Seconda guerra mondiale]]
|Campagne = [[Campagna di Grecia]]
|Battaglie =[[Battaglia delle Alpi Occidentali]]
|Comandante_di = [[213ª Divisione costiera]]<br/>[[155ª Divisione fanteria "Emilia"]]
|Decorazioni = [[#Onorificenze|vedi qui]]
|Studi_militari =[[Accademia militare di Modena|Regia Accademia Militare di Fanteria e Cavalleria]] di [[Modena]]
|Pubblicazioni =
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|Altro_campo =
|Altro =
|Note =
|Ref =dati tratti da ''Generals''<ref name="aw">{{Cita|Generals||aw}}.</ref>
}}
{{Bio
|Nome = Ugo
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|Attività = generale
|Nazionalità = italiano
|PostNazionalità = del [[Regio Esercito]] durante la [[seconda guerra mondiale]], ricordato per il suo ruolo in [[Montenegro]], presso le bocche di [[Cattaro]], nei giorni seguenti all'armistizio italiano per aver riportato in Italia via mare, quasi integra, la divisione di fanteria ''Emilia'' al suo comando
}}
==
Nacque a Roma il 21 gennaio 1891, figlio di Gaetano e Armida Ferrari. Arruolatosi nel [[Regio Esercito]] nel [[1908]] iniziò a frequentare come allievo la [[Accademia militare di Modena|Regia Accademia Militare di Fanteria e Cavalleria]], da cui uscì come sottotenente assegnato all'[[arma di fanteria]], corpo dei [[bersaglieri]] il 19 maggio [[1912]], entrando in servizio nel 12º Reggimento in Roma.
Partecipò alla [[grande guerra]] nelle file del [[5º Reggimento bersaglieri]], venendo promosso dapprima [[tenente]], e poi [[capitano]], e decorato con una [[Medaglia d'argento al valor militare|Medaglia d'argento]] e una [[Croce di guerra al valor militare]].
Ufficiale proveniente dallo Stato maggiore.
In seguito passò
Dal 1º aprile
Dal 25 aprile 1943 assunse il comando
Il 1º luglio successivo fu promosso al rango di [[generale di divisione]]. Dopo l'annuncio dell'[[Armistizio di Cassibile|armistizio dell'8 settembre]], i reparti della divisione si concentrarono intorno alle Bocche di Cattaro, dove insieme alla [[Regia Marina]] organizzarono la difesa della locale Piazza Marittima, rifiutando di arrendersi ai [[Germania|tedeschi]]. Per consolidare le proprie posizioni, a partire dal 14 settembre i reparti della ''Emilia'' conquistarono uno dopo l'altro i presidi tedeschi rimasti isolati nel dispositivo italiano, tranne quelli di Cattaro e Cruda che resistettero.▼
Nei giorni successivi,
== Onorificenze ==
{{Onorificenze
|immagine=Cavaliere BAR.svg
|nome_onorificenza=Cavaliere dell'Ordine Militare di Savoia
|collegamento_onorificenza= Ordine Militare di Savoia
|motivazione=
|data= Regio Decreto 12 novembre 1936<ref name=Quirinale/>
}}
==Note==
=== Annotazioni ===
<references group=N/>
=== Fonti ===
<references/>
==Bibliografia==
▲Dopo l'annuncio dell'armistizio dell'8 settembre, i reparti della divisione si concentrarono intorno alle Bocche di Cattaro, dove insieme alla Regia Marina organizzarono la difesa della locale Piazza Marittima, rifiutando di arrendersi ai tedeschi.
*{{cita libro|autore=MacGregor Knox|titolo=Mussolini Unleashed, 1939–1941: Politics and Strategy in Fascist Italy's Last War |editore=Cambridge University Press|città=Cambridge|anno=1982|lingua=en|isbn=978-0-521-33835-6|cid=Knox 1982}}
*{{cita libro|autore=Philip S. Jowett|autore2=Stephen Andrew|titolo=The Italian Army Vol.1|editore=Osprey Publishing Company.|città=Botley|anno=2000|lingua=en|isbn=1-78159-181-4|cid=Jowett, Andrew 2000}}
*{{Cita libro|autore=Charles D. Pettibone|titolo=The Organization and Order of Battle of Militaries in World War II Volume VI Italy and France Including the Neutral Countries of San Marino, Vatican City (Holy See), Andorra, and Monaco|editore=Trafford Publishing|lingua=en|anno=2010|ISBN=1-4269-4633-3|cid=Pettibone 2010}}
== Collegamenti esterni ==
*{{cita web|autore=|url=http://www.generals.dk/general/Buttà/Ugo/Italy.html|titolo=Ugo Buttà|accesso=17 maggio 2019|lingua=en|editore=http://www.generals.dk|sito=Generals|cid=aw}}
{{portale|biografie|guerra|seconda guerra mondiale}}
▲Nei giorni successivi, incalzati da terra e dal cielo dai tedeschi, che nel frattempo avevano ricevuto rinforzi, ed impossibilitati ad organizzare una resistenza efficace, i resti della 155ª Divisione fanteria ''Emilia'' si imbarcarono il 16 settembre sulle unità della Regia Marina, dirette a Bari dove giungeranno e verranno presto riutilizzate nel corpo italiano di liberazione.
[[Categoria:Ufficiali del Regio Esercito]]
[[Categoria:Militari italiani della prima guerra mondiale]]
[[Categoria:Cavalieri dell'Ordine militare di Savoia]]
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