Economie di scala: differenze tra le versioni
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Corretto il titolo della sezione da "Le economie di scala nella teoria economica" a "Le economie di scala nella storia dell'analisi economica" perché anche la trattazione nelle sezioni e nei paragrafi precedenti riguardava la teoria economica. Da qui in poi si fa riferimento alla storia dell'analisi economica. |
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Le economie di crescita si verificano quando un’impresa acquisisce dei vantaggi aumentando la sua dimensione. Tali economie sono dovute alla presenza di qualche risorsa o competenza non pienamente utilizzata, o all’esistenza di specifiche situazioni di mercato che creano un vantaggio durante il processo di espansione dell’impresa. Si badi che le economie di crescita scompaiono una volta che il processo di espansione della dimensione di scala è completato. Ad esempio, un’impresa, che possiede una catena di supermercati, trae beneficio da economia di crescita se, aprendo un nuovo supermercato, ottiene un aumento del prezzo dei terreni che essa possiede attorno al nuovo supermercato. La vendita di questi terreni a operatori economici, che desiderano aprire esercizi commerciali nelle vicinanze del supermercato, permette all’impresa in questione di realizzare un guadagno, lucrando sulla rivalutazione del valore dei terreni edificabili.<ref>Penrose (1959, pp. 99-101). Morroni (2010, pp. 130-1).</ref>
==Potere di mercato e attività d’influenza e lobbying==
Un’ampia quota di mercato può comportare un elevato potere sul mercato degli input e degli output dell’impresa e facilitare le attività d’influenza e di lobbying per ottenere normative favorevoli, a scapito dei consumatori.
==Le economie di scala e la tendenza verso il monopolio: il dilemma di Cournot==
Una logica conseguenza della presenza di economie di scala è che la a prima impresa capace di aumentare la scala di produzione può estromettere, grazie ai costi unitari più bassi, le altre imprese operanti sul mercato, diventando quindi monopolista. È stato però notato che in numerosi settori industriali si riscontra la presenza di numerose imprese di diverse difensioni e strutture organizzative, nonostante la presenza di rilevanti economie di scala. Questa contraddizione, tra l’evidenza empirica riguardante la forma di mercato e l’incompatibilità logica fra economie di scala e concorrenza, è stata denominata ‘dilemma di Cournot’.<ref>Arrow (1979, p. 156).</ref> Come osserva Mario Morroni (2010, pp. 152-54), il dilemma di Cournot appare irrisolvibile se si considerano solo gli effetti delle economie di scala sulla forma di mercato. Se invece si amplia l’analisi, includendo anche gli aspetti che riguardano lo sviluppo delle conoscenze e l’organizzazione delle transazioni, è possibile concludere che non sempre le economie di scala portano al monopolio. Infatti, i vantaggi competitivi derivanti dallo sviluppo delle ''capabilities'' dell’impresa e dalla gestione delle transazioni con i fornitori e i clienti finali possono controbilanciare quelli forniti dalla dimensione di scala, contrastando così la tendenza verso il monopolio insita nelle economie di scala. In altre parole, l’eterogeneità delle forme organizzative e delle dimensioni delle imprese operanti in un settore di attività può essere determinata da fattori riguardanti la qualità dei prodotti, la flessibilità produttiva, le modalità contrattuali, le opportunità di apprendimento, l’eterogeneità delle preferenze dei clienti che esprimono una domanda differenziata rispetto alla qualità del prodotto, e l’assistenza prima e dopo la vendita. Possono dunque coesistere nello stesso settore di attività forme organizzative molto diverse, pur in presenza di economie di scala, come, per esempio, la produzione flessibile su larga scala, la produzione flessibile su piccola scala, la produzione di massa, la produzione industriale basata su tecnologie rigide associate a sistemi organizzativi flessibili e la tradizionale produzione artigianale. Le considerazioni che riguardano le economie di scala sono dunque importanti, ma non sufficienti a spiegare la dimensione dell’impresa e la struttura di mercato. E’ necessario tener conto anche dei fattori legati allo sviluppo delle [[capabilities]] e alla gestione dei [[costi di transazione]].<ref>Per un’analisi di questi due aspetti si veda Morroni (2010).</ref>
==Le economie di scala nella storia dell'analisi economica==
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