L'approdo: differenze tra le versioni

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Tempistiche non coerenti. La trasmissione TV non può aver dato origine a due riviste nate cinque/dieci anni prima
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==Il programma==
Precursore di questo programma fu ''[[Arti e scienze]]'', che andò in onda per 188 puntate fino all'inizio del 1963 e che, dal n. 122, fu curata da Silvano Giannelli, [[Carlo Mazzarella]] ed [[Emilio Ravel]]<ref> S.Su., Quotidiano Il popolo, 2 gennaio 1963 e altri quotidiani della stessa data sulla trasformazione di ''Arti e scienze'' in ''L'approdo''</ref>. ''L'approdo''- che si avvaleva di un comitato direttivo composto da eminenti personalità del mondo culturale dell'epoca (fra gli altri: [[Riccardo Bacchelli]], [[Carlo Bo]], [[Emilio Cecchi]], [[Roberto Longhi (storico dell'arte)|Roberto Longhi]], [[Giuseppe Ungaretti]]) - era realizzato da un gruppo di redattori suddivisi per materia ([[Luigi Silori]] per i libri, [[Giulio Cattaneo (letterato)|Giulio Cattaneo]] per i dibattiti, Silvano Giannelli per le arti figurative, Guido Turchi per la musica, Mario Cimmaghi per il teatro), coordinati da Leone Piccioni. La trasmissione fu condotta per le prime quattro edizioni da [[Edmonda Aldini]], attrice teatrale colta e raffinata. In seguito, al posto della Aldini fu chiamato [[Giancarlo Sbragia]].
 
==Le riviste==
Dal programma radiofonico derivarono anche due riviste pubblicate dall'[[Rai Eri|ERI]]: ''[[L'Approdo letterario]]'' (1952-1977) e ''[[L'Approdo Musicale]]'' (1958-1967).
 
==Note==