Un Tribunale della DDR è convocato per determinare in un processo la colpevolezza di Mundt, con Leamas come testimone chiave. L'avvocato difensore di Mundt però elenca una serie di discrepanze nella repentina trasformazione di Leamas in informatore, e la credibilità di Leamas viene definitivamente meno quando è chiamata a testimoniare Nan, che con reticenza ammette di aver ricevuto una forte somma di denaro da [[George Smiley]], agente dello spionaggio britannico. Il capovolgimento della situazione è totale: Fiedler viene riconosciuto colpevole di complicità nella macchinazione contro il suo capo, essendo stato mosso da sete di potere e avendo avallato le informazioni ricevute da Leamas, mentre Mundt viene scagionato e la sua posizione di potere viene ristabilita.
Tradotto in prigione, Leamas crede di aver fallito nella sua missione e teme di essere giustiziato, ma nottetempo viene liberato da Mundt, che ègli realmenteindica un collaboratoreitinerario delloper spionaggioraggiungere britannico.[[Berlino MundtEst]] rivelae poi fuggire a LeamasOvest cheinsieme sia èNan, trattatougualmente diincarcerata. unQuindi pianoMundt, natoche perchéè Fiedlerrealmente cominciavaun acollaboratore nutriredello deispionaggio sospettibritannico, erassicura cheLeamas disulla questoriuscita pianodella lui,sua Alecmissione, harivelandogli rappresentatoche unasi pedinaè fondamentale.trattato Mundt gli indicadi un itinerariopiano per raggiungeremettere [[Berlinoa tacere Est]]Fiedler, conche l'assicurazionecominciava dia poternutrire fuggiredei asospetti Ovest,nei assiemeconfronti adel Nan,suo chesuperiore. duranteDurante il tragitto in auto rimaneNan è scioccata e disgustata dalle rivelazioni su tutta la diabolica operazione di spionaggio. Alec pronuncia allora parole piene di odio e di ribrezzo per se stesso e per il suo proprio ruolo. Al momento di scalare una porzione delil muro di Berlino, Nan, vieneunico peròtestimone civile dell'intera vicenda, viene uccisa da un sicario di Mundt, e Leamas, sotto shock, torna sui suoi passi per farsi uccidere accanto al corpo della donna.
==Un approccio diverso allo spionaggio==
IlLa filmpellicola è un raro esempio di buon film di spionaggio dell'epoca. In questo periodo, infatti, a causa della [[guerra fredda]], il [[cinema]] hollywoodiano produceva soprattutto film di spionaggio a scopo di [[propaganda]], caratterizzati da un forte [[anticomunismo]]. Si trattava di [[film di serie B]], a basso [[budget]] ie cuicon risultati furono piuttosto scarsi. Quando le tensioni internazionali si ridistesero, vennero presto dimenticati.
A risollevare le sorti del genere spionistico ci pensò [[Ian Fleming]] con il suo ciclo di [[James Bond]]<ref>Curiosamente in questo film appare anche l'attore Bernard Lee, che nel ciclo di film dedicati a James Bond interpretò per molti anni il ruolo di M, direttore del MI6.</ref>, che portò la spy-story sul versante della commedia d'azione, con un personaggio brillante che si prestava bene a fare la parte dell'eroe. Il genere venne così slegato dalla realtà politica e divenne uno dei principali generi d'intrattenimento. Contemporaneamente a questa tendenza, c'era il filone che faceva capo ai romanzi di Lele Carré, che aveva un approccio totalmente anti-eroico alle vicende degli agenti segreti. Nei suoi romanzi l'autore inglese sottolinea quanto il lavoro dell'[[agente segreto]] sia noioso, fatto di attese e di informazioni incomplete.
==Tecniche del film==
Il libro di Lele Carré è tutt'altro che facile da trasporre in un film. Il ritmo è lento, proprio per indicare la noiosità della vita dell'agente segreto; in più ci sono molti momenti riflessivi o semplicemente sequenze di azioni che il lettore capirà solo in seguito, proprio come succede agli agenti segreti, che conoscono solo in parte la propria missione.
L'atmosfera cupa del libro è resa con la fotografia in bianco e nero, che si differenzia chiaramente dal [[technicolor]] dei film di James Bond ad esso contemporanei., Anchee lacon musicail chetema accompagnamusicale, lapresente già dalla scena iniziale del muro di Berlino è cupa e dà l'atmosfera di tutto il film.
Anche nel film, la cui sceneggiatura è molto simile al romanzo, lo spettatore scopre poco a poco il motivo dello strano comportamento di Leamas (fino alla fine non si sa quanto lui sia consapevole didelle quellosue cheazioni stae facendo,relative né degli effetti delle sue azioniconseguenze). Questo contribuisce alloall'effetto shock del finale, chequando il film termina sull'inquadratura del [[muro di Berlino]], cosìla stessa su cui com'è iniziatocominciato.
== Curiosità ==
* Il personaggio di Mundt compare già nel primo romanzo di Lele Carré ''[[Chiamata per il morto]]'' e gli avvenimenti del primo libro sono richiamati nel secondo ''[[La spia che venne dal freddo (romanzo)|La spia che venne dal freddo]]'', che ne diventa così un sequel letterario, mentre al cinema i due titoli sono usciti in ordine inverso.
* Il personaggio di [[George Smiley]], protagonista fisso di molte opere di le Carré, qui fa solo una breve apparizione marginale.
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