Utente:TheVibesMan/Sandbox: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Riga 21:
 
=== '''Costruzione della villa''' ===
La villa venne fatta edificare nel 1889 da Luisa Carlotta Coventry marchesa Santisalia.<ref name="Magonzi" />
 
 
 
Le informazioni principali riguardo alla storia della villa sono rintracciabili nell'atto di compravendita, datato 31 agosto 1918, relativo al passaggio della proprietà ai Trossi:{{Citazione|…che con atto 28 ottobre 1888 la sig.ra Coventry Luisa Carlotta marchesa Santisalia, acquistava dai sigg. avv Dario Cassuto e di lui sorella Marietta nei Disegni un appezzamento di terreno fabbricativo di mq.3252 <br /> ai quali venditori era pervenuto per successione del padre sig. Salomone Cassuto che lo aveva acquistato con atto 17 novembre 1870 dalla Società dei Casini e Bagni di Mare di Ardenza. <br />
Riga 28 ⟶ 30:
La costruzione della villa si inseriva nel periodo, collocabile tra la seconda metà dell'[[Ottocento]] e i primi anni del [[Novecento]], in cui il [[Lungomare di Livorno|lungomare]] a sud del centro di [[Livorno]] conobbe un fiorente sviluppo urbanistico. Responsabile di questo sviluppo fu la forte attrazione che il lungomare labronico esercitava su molte famiglie benestanti livornesi, italiane e straniere.<ref name="Magonzi">{{cita|Magonzi|p. 65|mag}}</ref>
 
Nel 1918 la villa venne venduta da Carlo Santisalia, figlio della marchesa Luisa, a Carlo Trossi.<ref name=":4" />
 
=== '''La famiglia Trossi''' ===
Riga 53 ⟶ 55:
 
== Descrizione ==
Villa Trossi Uberti è circondata da un parco a perimetro rettangolare, delimitato da un alto muro di recinzione.<ref name=":4">{{Cita|Giuliano e Vianelli|p. 11|giu}}</ref>
 
L'accesso alla villa è garantito da due ingressi distinti: quello principale a ovest su via Ravizza (già via della Palazzetta Comunale) e quello secondario a est su via Pastrengo. L'ingresso principale dell'edificio presenta una particolarità architettonica: il progettista, attraverso l’utilizzo di un numero dispari di [[Colonna|colonne]] di [[ordine dorico]], ha suddiviso il [[portico]] in due [[Campata|campate]] di egual dimensione, realizzando quindi due ingressi di pari rilievo.<ref>{{Cita|Giuliano e Vianelli|p. 14|giu}}</ref>