Abram Petrovič Gannibal: differenze tra le versioni

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L'istruzione di Gannibal fu completata nel [[1722]] e, pertanto, egli dovette ritornare in [[Russia]]. Si dice che Pietro stesso gli fosse venuto incontro per riceverlo, a pochi chilometri da [[Mosca (Russia)|Mosca]] (almeno questo è quello che racconta Puškin nel suo incompiuto romanzo).
 
Dopo la morte di Pietro nel [[1725]], Gannibal fu esiliato in [[Siberia]] nel [[1727]], a circa 4.000 miglia ad est di [[San Pietroburgo]]. Venne poi graziato nel [[1730]] per le sue abilità in campo militare. Quando la figlia di Pietro, [[Elisabetta di Russia|Elisabetta]], salì al trono nel [[1741]], egli divenne un personaggio molto importante della sua corte, raggiungendo il grado di [[maggior generale]] e diventando soprintendente di Reval (oggi [[Tallinn]], in [[Estonia]]), carica che ricoprì dal [[1742]] al [[1752]]. Una lettera, datata 22 marzo [[1744]], firmata da "A. Ganibal" (da notare con solo una 'n'), è stata fotografata presso l'Archivio della città di [[Tallinn]]. L'imperatrice Elisabetta gli aveva assegnato nel [[1742]] la tenuta di [[MikhailovskoyeMichailovskoe]], nellanell' allora [[provinciaGovernatorato di Pskov]], con centinaia di servi.<ref>Gnammankou, Dieudonné. ''Abraham Hanibal - l'aïeul noir de Pouchkine'', Paris 1996, p. 129.</ref><ref>Barnes, Hugh. ''Gannibal: The Moor of Petersburg'', London 2005, p. 219.</ref> Qui egli si ritirò nel [[1762]].
 
Si dice che il grande generale [[Aleksandr Suvorov]] dovette la propria carriera come soldato a Gannibal, che riuscì a convincere suo padre a lasciare intraprendere al figlio la carriera militare.