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Entrando nella villa, al piano terra si nota un [[portale]] di importanti dimensioni che mette in comunicazione il salone principale e lo spazio contiguo a destra, evidenziando la concezione del progettista di considerare i due ambienti come un unico spazio.<ref name=":2">{{Cita|Giuliano e Vianelli|p. 15|giu}}</ref> Sul lato sinistro si può osservare invece l’ultima stanza della villa in cui sono state mantenute le decorazioni della [[Volta (architettura)|volta]] a carrozza, ornata da motivi allegorici e grotteschi: tutte le altre stanze hanno perso le decorazioni in seguito agli interventi di restauro messi in atto dopo la Seconda Guerra Mondiale.<ref>{{Cita|Giuliano e Vianelli|p. 16|giu}}</ref> L'ambiente centrale del piano terra è occupato dallo [[scalone]] in marmo, che collega il piano terra a quello superiore ("piano nobile").
[[File:Facciata est di Villa Trossi (Ingresso di Via Pastrengo).jpg|alt=La facciata est di Villa Trossi (ingresso di Via Pastrengo)|sinistra|miniatura|La facciata est di Villa Trossi (ingresso di Via Pastrengo)]]
Di particolare rilievo è la disposizione che il progettista ha scelto per porte e finestre. Osservando la facciata posteriore (a est), si notano al piano terra due piccoli portoni di servizio che affiancano il portone di accesso secondario della villa: uno porta alla cucina, mentre l'altro funge da collegamento diretto verso il vano scala che conduce al secondo piano. Al primo piano, due finestre sormontate da [[Timpano (architettura)|timpani]] curvilinei sono collocate lateralmente rispetto a un infisso ad [[arco a tutto sesto]], realizzato in vetro piombato. Parte della vetrata dell'infisso è costituita da due [[Medaglione (architettura)|medaglioni]] raffiguranti due [[Veliero|velieri]]. Sempre in riferimento al primo piano, osservando le facciate laterali si notano tre finestre collocate sulla [[fascia marcapiano]], distinte da timpani di tipologia differente: curvilinei ai lati, triangolare al centro. Il secondo piano si caratterizza per una successione di piccole finestre quadrate sulle facciate, interrotta solamente da un'ampia portafinestra ad [[arco ribassato]].<ref name=":2" />
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Anzitutto, il modulo quadrato è l'elemento chiave che costituisce la planimetria: riproposto continuamente dal progettista, suddivide in modo analogo gli spazi di piano terra e primo piano, oltre a caratterizzare le due campate del portico.<ref name=":2" /> Da notare inoltre la modularità di pianta e prospetto: così come il portico emerge dalla pianta dell'edificio, la torretta a pianta quadrata si erge dal prospetto.<ref>{{Cita|Giuliano e Vianelli|pp. 18-19|giu}}</ref>
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'''Materiali e decorazioni'''<br />Il materiale principale con cui è stata costruita la villa è la [[pietra panchina]] (diffusa nella zona livornese) mista a un tritume di gusci di conchiglie, trattata con intonaco.<ref name=":3">{{Cita|Giuliano e Vianelli|p. 19|giu}}</ref>
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Il [[marmo]], invece, è utilizzato nei ricorrenti caminetti (al piano terra ne sono collocati due: uno realizzato in marmo rosa e uno in marmo nero<ref name=":2" />) e per il pavimento in [[Palladianesimo|palladiana]], costituito da un [[mosaico]] in graniglia di marmo.
Il basamento della villa e la seguente fascia marcapiano sono entrambi realizzati in finto [[bugnato]].[[File:Scorcio del giardino della Villa Trossi-Uberti.jpg|sinistra|miniatura|Scorcio del giardino della villa]][[File:La Fontana di Valmore Gemignani nella Villa Trossi Uberti.jpg|miniatura|276x276px|La fontana di Valmore Gemignani]]'''Parco'''
Il visitatore che entra dall'ingresso principale del parco trova di fronte a sé una [[fontana]], realizzata dallo scultore carrarese [[Valmore Gemignani]].<ref>{{Cita|Magonzi|p. 67|mag}}</ref> Un robusto [[Basamento (architettura)|basamento]] di [[travertino]] sostiene il gruppo scultoreo in bronzo, raffigurante una scena a carattere faunesco: due [[Satiro|satiri]] reggono insieme un pesce, dal quale sgorga lo zampillo d'acqua della fontana. Il tema binario evocato dalla coppia dei satiri risponde perfettamente alla suddivisione in due campate del portico della villa. L'elemento marino suggerito dal pesce viene inoltre riproposto nella pavimentazione della vasca: le [[Mosaico|tessere colorate]] disposte sul fondo raffigurano alcuni delfini.{{clear|left}}La porzione nord del parco è dedicata all'orto e alla casa del custode.<ref name=":3" />
== La Fondazione e la ''Libera Accademia''==
Nel 1959 il Comune di Livorno, ricevuto il lascito di Corinna Trossi, istituì la Fondazione d'Arte Trossi-Uberti e la Libera Accademia di Belle Arti a essa collegata. La fondazione venne riconosciuta come personalità giuridica nello stesso anno, attraverso decreto di emanazione della Presidenza della Repubblica Italiana<ref>{{Cita web|url=https://www.gazzettaufficiale.it/atto/vediMenuHTML?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1959-11-20&atto.codiceRedazionale=059U0959&tipoSerie=serie_generale&tipoVigenza=originario|titolo=Riconoscimento della personalita' giuridica della fondazione
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