Beinasco: differenze tra le versioni
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=== Il Medioevo ===
I primi documenti storici risalgono a dopo la [[dominazione Longobardi|longobarda]], allorquando, all'inizi del [[XIII secolo]] l'allora [[Arcidiocesi di Torino|Vescovo di Torino]] [[Arduino di Valperga]] donò il castello (di epoca medioevale) ville, territori, uomini del territorio di ''Benàscun'' a tal ''Federico'' - capostipite del ramo ''De' Federici'' - e già Signore di [[Piossasco]]<ref>{{Cita web |url=http://www2.comune.beinasco.to.it/Ilcastello |titolo=Copia archiviata |accesso=21 agosto 2018 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180821160411/http://www2.comune.beinasco.to.it/Ilcastello |dataarchivio=21 agosto 2018 |urlmorto=sì }}</ref>. La famiglia dei ''Piossaschi'', una delle più influenti del [[Piemonte]] medioevale, non rinunciava comunque al controllo sul comune, dato che ne fu immediatamente reinfeudata. A partire dal giugno [[1239]], lo stesso territorio fu gestito direttamente da [[Torino]] che, appena costituitosi come libero comune, voleva imporre il [[dazio]] alle porte della città <ref>http://archeocarta.org/beinasco-to-castello-e-torre/</ref>. Nello stesso periodo vennero infatti costituiti i confini territoriali, come risulta da un decreto del Vescovo di Torino [[Ugo Cagnola]], del [[1236]], e nuovamente confermato nel [[1288]].
Nel [[1325]] il feudo è attestato alla dominazione spagnola di tal ''Conte Lovencito'' mentre, a metà del [[XIV secolo]] Beinasco abbracciò fermamente le fazioni[[Guelfi|guelfe]], e fu più volte alla mercé delle scorrerie delle truppe imperiali. Nel [[1501]], a riprova della capitale e del borgo sorto per difenderla, la città di Torino fu investita dal titolo di ''Signora di Beinasco''. Il territorio passò nuovamente ai De' Federici di [[Piossasco]] sul finire del [[XVI secolo]].
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