Cinzia Banelli: differenze tra le versioni
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== Il pentimento ==
Nel [[2004]] decise di pentirsi e di incominciare un percorso collaborativo che, per i giudici del Tribunale di sorveglianza, "attiene alla sua sfera interiore" ed è maturata dopo la nascita di un figlio, partorito mentre era ancora detenuta. Secondo i magistrati "
== La condanna ==
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Nel processo per l'omicidio del giurista [[Omicidio di Marco Biagi|Marco Biagi]], ucciso che la sera del 19 marzo [[2002]], e in cui la Banelli partecipò facendo da staffetta, venne condannata a quindici anni e 4 mesi di reclusione, sentenza annullata dalla Cassazione perché non le era stata riconosciuta l'attenuante della collaborazione. Nel marzo del [[2008]], nel nuovo processo d'appello, venne quindi condannata definitivamente a dieci anni e 5 mesi.
Nella sua testimonianza la Banelli raccontò di come i brigatisti vennero agevolati dal fatto che Biagi girava senza protezione dopo che, qualche mese prima, gli era stata revocata la scorta: "Se Marco Biagi avesse avuto la scorta non saremmo riusciti ad ucciderlo. Per noi due persone armate costituivano già un problema. Non eravamo abituati ai veri conflitti a fuoco. Avremmo dovuto fare più attenzione, osservare possibili cambiamenti nella situazione del professore. Dovevamo controllare che non fosse solo. Invece arrivò alla stazione di Bologna da solo
La sua decisione di pentirsi le ha permesso di ottenere la libertà condizionata nel [[2006]]. Il 15 aprile del [[2009]], il Tribunale di sorveglianza di [[Roma]] le ha concesso gli arresti domiciliari: secondo il programma di protezione riservato dal Viminale ai collaboratori di giustizia, le è stata quindi assegnata una nuova identità, dopo essere stata trasferita in una località segreta, e riconosciuto un sussidio.<ref name="mamma"/>
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