Andrea Calcese: differenze tra le versioni

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A scoprire andrea fu Ambrogio Buonomo, il quale vedendolo recitare ed intuitone le superbe capacità ed il potenziale artistico divenne, prima suo affettuoso maestro e poi impareggiabile collaboratore, rivestendo magistralmente i panni di "Coviello" altra maschera del repertorio della commedia dell'arte napoletana. Il loro stile recitativo era tutto impostato sulla improvvisazione, sulla recitazione "A braccia", il che consisteva nell'inventare continuamente lazzi e battute senza alcuna scrittura preordinata. Inventando un genere "Il comico e la spalla" che sarà negli anni a venire la base del teatro comico napoletano e non solo.
 
Andrea Calcese morì durante l'[[epidemia]] di [[peste]] del [[1656]]. Oltre a lasciare di sé un ricordo bellissimo, lasciò anche una un'eccezionale eredità: il suo allievo [[Michelangelo Fracanzani]].
 
La sua fama arrivò in Spagna.<ref>{{Cita libro|autore = |titolo = Relatione delle feste fatte in Napoli dall'eccellen[tissi]mo signor duca di Medina de las Torres, viceré del regno, per la nascita della serenissima infa[n]ta di Spagna|anno = 1639|editore = Egidio Longo|città = Napoli|p = |pp = |ISBN = }}</ref>