Paolo Moci: differenze tra le versioni

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Nel luglio del 1943 è mandato presso il Centro sperimentale della [[Luftwaffe (Wehrmacht)|Luftwaffe]] di Rechlin in qualità di ufficiale di collegamento, e lì ha modo di provare in volo i caccia [[Messerschmitt Me 410|Messerschmitt Me 410 Hornisse]] e [[Focke-Wulf Fw 190|Focke-Wulf Fw 190D]]. Rientra in Italia dopo la [[caduta del fascismo]], ed è promosso [[tenente colonnello]] il 16 agosto.<ref name=M4p34/> Il 25 dello stesso mese viene informato dell'uccisione, in circostanze misteriose, dell'amico Ettore Muti, e recatosi in visita alla salma presso la camera mortuaria dell'[[ospedale militare del Celio]], organizza i funerali per il mattino seguente, e sottrae il berretto<ref group=N>Incontrata ai funerali la signora Fernanda Mazzotti, vedova di Muti, le consegna il berretto affinché possa in seguito reclamare giustizia per l'assassinio del marito.</ref> di Muti, che porta evidenti i segni di entrata (dietro) e uscita (davanti) del [[proiettile]] che lo ha ucciso.<ref name=M4p34/>
 
Mandato in licenza l'8 settembre [[1943]], dopo la notizia della firma dell'[[Armistizio di Cassibile|armistizio]] con gli [[Alleati della seconda guerra mondiale|anglo-americani]] organizza un piano di fuga per sé ed altri aviatori.<ref group=N>Si trattava del maresciallo motorista Francesco Toscano, del tenente Satti, del tenente marconista Zoppi, del tenente dei servizi segreti Venturini, quest'ultimo accompagnato dal fratello.</ref><ref name=M4p34/> Il 16 settembre, avendo sottratto un S.79 ai tedeschi che occupavano l'[[Aeroporto di Roma-Urbe|aeroporto dell'Urbe]] e trasportando una stazione radio clandestina,<ref name=M4p34/> con relativi codici,<ref group=N>Prima di partire prese accordi con il maggiore Santini dei servizi segreti che rimase nella Capitale.</ref> lascia Roma a bordo del trimotore per raggiungere il governo legittimo in [[Puglia]].<ref name=M4p34/> Atterrato a [[Lecce]] dopo un volo a bassissima quota, prosegue per [[Brindisi]] dove incontra il Capo del governo, [[Maresciallo d'Italia]] [[Pietro Badoglio]].<ref name=M4p35>{{Cita|Moci, Sgarlato 2014|p.35}}</ref> Assegnato allo [[Stato maggiore]] della Regia Aeronautica come Capo repartocaporeparto tecnico e logistico, diviene in seguito Capocapo della Sezione logistica.<ref name=M4p35/> Il 26 novembre [[1944]] inizia attivamente a partecipare alla [[Resistenza italiana|guerra di liberazione]] quale comandante del 28º Gruppo ([[XXVIII Gruppo]]) dello [[Stormo Baltimore|Stormo B.T. "Baltimore"]],<ref name=D6p53>{{Cita|D'Amico, Valentini 1986|p.53}}</ref> subentrando a [[Carlo Emanuele Buscaglia]], nel frattempo deceduto.<ref name=D6p53/> Volando sui [[Martin 187 Baltimore]] Mk.IV/V opera contro obiettivi tedeschi in [[Repubblica Socialista Federale di Jugoslavia|Jugoslavia]] e nei [[Balcani]],<ref name=D6p54>{{Cita|D'Amico, Valentini 1986|p.54}}</ref> meritando il soprannome di ''Mister Stopping train'' ("signor bloccatreni") per aver colpito in pieno nella stazione di Bos Novi un treno merci carico di munizionamenti il 26 marzo [[1945]].<ref name=M4p35/> Compì l'ultima missione il 5 maggio, quando partito per bombardare lo scalo ferroviario di [[Zagabria]],<ref name=D6p58>{{Cita|D'Amico, Valentini 1986|p.58}}</ref> in [[Croazia]], fu raggiunto in volo dall'avvenuta notizia della fine della guerra.<ref name=M4p35/>
 
Dopo la fine del conflitto, nel maggio [[1946]], viene destinato al ricostituendo Stato Maggiore dell'Aeronautica con il compito di organizzarne la sezione tecnica del 3º Reparto.<ref name=M4p35/> Il 15 aprile [[1948]] ha l'incarico di ricostruire il centro sperimentale di Guidonia, diventando comandante del Nucleo sperimentale di volo.<ref name=M4p35/> In questo periodo, oltre al collaudo di prototipi e velivoli nazionali ed esteri, organizza l'esecuzione di alcuni voli fotografici di ricognizione in Jugoslavia utilizzando i [[Supermarine Spitfire]] e [[Lockheed P-38 Lightning]] opportunamente modificati.<ref name=M4p35/> Ispirandosi al Bristol 170 Freighter propone la trasformazione degli S.79 ancora funzionanti in cargo bimotore, nonostante l'interesse dello Stato maggiore, ma la SIAI-Marchetti non aderì all'iniziativa.<ref name=M4p36>{{Cita|Moci, Sgarlato 2014|p.36}}</ref> Infine predispose il trasferimento di una parte del centro sperimentale nella nuova base di [[Aeroporto di Pratica di Mare|Pratica di Mare]].<ref name=M4p36/> Nel marzo del [[1948]] diviene membro della'Associazione per il Turismo Aereo Internazionale (ATAI),<ref name=M4p36/> e il 13 maggio dello stesso anno fu insignito dal Presidente della Repubblica [[Luigi Einaudi]] dell'onorificenza di [[Ordine militare d'Italia|Cavaliere dell'Ordine militare d'Italia]].<ref name=U9p134>{{Cita|Ufficio Storico dell'Aeronautica Militare 1969|p.134}}</ref> nel 1949 frequenta il 12º corso Superiore presso la [[Scuola di guerra aerea|Scuola di applicazione dell'AMI]] di Firenze.<ref name=M4p36/>
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Il 17 ottobre [[1950]] assume il comando del [[4º Stormo|4º Stormo Caccia Terrestre]] "[[Francesco Baracca]]", allora equipaggiato con i [[North American P-51 Mustang|North American P-51D Mustang]], che il 20 agosto [[1951]] iniziò a ricevere i nuovi aviogetti [[De Havilland DH.100 Vampire]]. Il 21 settembre successivo, dopo un duro ciclo addestrativo, partì al comando di 16 aerei per [[Wiesbaden]] ([[Germania ovest]]) al fine di partecipare alla grande manovra della [[NATO]] denominata "Cirrus".<ref name=M4p36/> Gli eccellenti risultati gli valsero le congratulazioni del comandante delle forze NATO, generale [[Dwight Eisenhower]], di quello delle forze aeree generale Nordstadt, e del Capo di stato maggiore dell'AM generale [[Aldo Urbani]], e la promozione a [[colonnello]] arrivata il 16 dicembre.<ref name=M4p36/> Nello stesso periodo organizza la prima [[pattuglie acrobatiche|pattuglia acrobatica]] del dopoguerra riconosciuta dallo stato maggiore aeronautica, ''Guizzo'', che in seguito prenderà il nome di "Getti tonanti".<ref name=M4p36/>
 
Il 1 marzo [[1952]] passò al comando del [[5º Stormo|5º Cacciabombardieri]] (poi 5ª Aerobrigata), di stanza sull'[[aeroporto di Verona-Villafranca]], allora equipaggiato con i [[Republic P-47 Thunderbolt|Republic F-47D Thunderbolt]], iniziando la transizione sui nuovissimi [[Republic F-84 Thunderjet|Republic F-84G Thunderjet]] a partire dal mese di aprile.<ref name=M4p37>{{Cita|Moci, Sgarlato 2014|p.37}}</ref> Con questi ultimi esegue con i suoi piloti decolli simultanei, anche notturni, di 24 velivoli in 2'10" e di 36 velivoli in 3'10" e guida voli di formazione con 12, 24, 36 velivoli in occasione di parate militari. Gli eccellenti risultati ottenuti consentirono al suo reparto di essere assegnato alla 56th Tactical Allied Force.<ref name=M4p37/> Negli [[Anni 1960|anni sessanta]], in qualità di capo delegazionecapodelegazione, partecipa negli [[USA]] alla valutazione del velivolo [[Lockheed F-104 Starfighter|Lockheed F-104G Starfighter]] e supera in collaudo la velocità di [[Numero di Mach|Mach]] 2,2.<ref name=M4p37/>
 
Assume quindi vari incarichi di vertice tra cui: Ispettore dell'Aviazione per la marina (MARINAVIA),<ref name=M4p37/> Sottocapo di Stato maggiore della difesa<ref group=N>Quando erano capi di stato maggiore i generali [[Aldo Rossi]] prima e [[Giuseppe Aloia]] poi.</ref>, comandante della II Regione aerea e presidente della sezione aeronautica del [[Consiglio superiore delle Forze armate]] negli anni [[1969]]-[[1970]].<ref name=M4p37/> Promosso [[generale di squadra aerea]] con incarichi speciali, assume la carica di presidente del Consiglio superiore delle Forze armate sino al [[1971]].<ref name=M4p37/>
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|nome_onorificenza= Medaglia d'argento al valore militare
|collegamento_onorificenza=Valor militare
|motivazione=''Volontario in missione di guerra per l'affermazione degli ideali fascisti, capo equipaggiocapoequipaggio di apparecchio da bombardamento veloce, partecipava a numerose azioni belliche su vari fronti, spesso in condizioni atmosferiche avverse. Eseguiva efficaci bombardamenti da quote basse su obiettivi fortemente difesi, dimostrando in ogni circostanza perizia e spiccate qualità di valoroso combattente. Cielo di Spagna, maggio-giugno 1937''.
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}}