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'''Vulci''' è un'antica [[città etrusca]] nel territorio di [[Canino (Italia)|Canino]] e di [[Montalto di Castro]], in [[provincia di Viterbo]], nella [[Maremma]] [[Lazio|laziale]]. Sorta su un pianoro di circa 120 ettari e lambita dal fiume [[Fiora]], fu una delle più grandi città-stato dell'[[Etruria]], con un forte sviluppo marinaro e commerciale. Grazie all'importante emporio commerciale di ''Regisvilla'' affluirono dalla Grecia e dalle regioni orientali del Mediterraneo splendidi oggetti che le ricerche archeologiche, susseguitesi nel corso di oltre due secoli, hanno permesso di riportare alla luce. Questi materiali attualmente sono il vanto dei più importanti musei del mondo, ll 25 settembre 1825 [[Vincenzo Campanaria]], noto archeologo di [[Tuscania]], chiese al Governo Pontificio l’autorizzazione ufficiale per scavare a Vulci, permesso che ottenne nel 1828, gli scavi e i ritrovamenti dettero a lui grande notorietà, l’attività di scavo finì nel 1837, la collezione di oggetti provenienti dagli scavi di Vulci costituì il nucleo della raccolta del [[Museo Gregoriano Etrusco]]. I reperti furono esposti a [[Londra]] con una grande mostra di tombe etrusche articolata in dodici stanze, famosa come l'esposizione di Pall Mall, il [[British Museum]] acquistò quasi in blocco i reperti esposti
 
Le [[necropoli]] che circondano la città sono situate nelle località di Poggio Maremma, Cavalupo, Ponte Rotto, Polledrara, Osteria, Campo Maggio e Camposcala. Vi si trovano migliaia di tombe, con forme e tipologie diverse. Tra le più note sono il grandioso tumulo della ''Cuccumella'' (alto 18 metri e con un diametro di 70 metri), ''la Cuccumelletta'', ''la [[tomba François]]'', quelle ''dei Tori'', ''delle Iscrizioni'' e ''dei Due Ingressi''.