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Dino Uberti, nato a Biella nel 1885, parallelamente agli studi giuridici e alla fortunata carriera imprenditoriale, sviluppò per tutta la vita la passione per le arti pittoriche, dedicandovisi completamente intorno ai quarant'anni di età. Molti dei suoi quadri vennero esposti in città come Milano (presso la galleria Scopinich), Firenze, Torino, Bruxelles e Livorno. Proprio a Livorno, nel Dicembre del 1945, mise in esposizione presso la Bottega d'Arte una ventina delle sue opere.<ref name="giu_pag63" /> I quotidiani locali espressero giudizi molto positivi sulle opere di Uberti.<ref>{{Cita|Giuliano e Vianelli|p. 63|giu}}</ref>
[[File:Lapide donazione Corinna Trossi.png|sinistra|miniatura|164x164px|La lapide che tesimonia la donazione di Corinna Trossi]]
Fu così che Corinna Trossi, nel solco della tradizione familiare di magnanimità civile, decise di effettuare una corposa donazione al Comune di Livorno: attraverso testamento, lasciò al comune la proprietà della villa, due beni immobili agricoli e altri beni mobili.<ref>{{Cita web|url=http://www.fondazionetrossiuberti.org/la-fondazione-darte/|titolo=La Fondazione d'Arte - Fondazione d'Arte Trossi-Uberti|accesso=20 maggio 2019}}</ref> Impegnò quindi il Comune affinché istituisse una fondazione d'arte intitolata al proprio nome e a quello del marito. Lo scopo della fondazione sarebbe dovuto essere quello di permettere alle nuove generazioni di sviluppare le proprie inclinazioni e abilità artistiche nella villa ardenzina.<ref name="mag_pag65" /><ref name="mag_pag68" />
Il Comune di Livorno nel 1959 ricevette il lascito e istituì la ''Fondazione culturale d'arte Trossi-Uberti''.<ref name="mag_pag68">{{Cita|Magonzi|p. 68|mag}}</ref>
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== Descrizione ==
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