Igor' Netto: differenze tra le versioni

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Storico capitano dell'Unione Sovietica che vinse le Olimpiadi di Melbourne 1956 e gli Europei del 1960, è stato votato dagli appassionati di calcio ex-sovietici come il più forte centrocampista e uno dei più forti tra i giocatori sovietici di tutti i tempi.<ref name=tamir":0">{{cita libroCita|url= https://books.google.co.jp/books?id=SMiWAwAAQBAJ&pg=PA100 Bar-On|p=. 100-102 |titolo= The World through Soccer: The Cultural Impact of a Global Sport|autore= Tamir Bar-On |editore= Rowman & Littlefield, 2014 |ISBN= 978-1-4422-3474-1 |lingua= en }}.</ref>
 
==Vita privata==
Nato a Mosca nel 1930 da una famiglia di immigranti [[Estonia|estoni]], si appassionò al calcio fin da bambino giocando in piccoli campetti ricavati nelle strade della capitale. Giocò anche per la squadra di [[hockey su ghiaccio]] dello Spartak, disputando 22 partite come attaccante nelle stagioni 1948-1949 e 1950-1951<ref>{{cita web|url= http://www.spartak-history.ru/hist/persons/detail.php?ID=30285 |titolo= Нетто Игорь Александрович |14 ottobre 2017 |lingua=ru}}</ref> nel massimo campionato sovietico durante la pausa invernale del calcio.<ref name=times/> Smise per la paura che i troppi incfortuni connessi a questo sport gli pregiudicassero la possibilità di continuare con il calcio. Negli anni ottanta iniziò a soffrire per la [[malattia di Alzheimer]] e morì nel 1999.<ref name=tamir":0" />
 
==Caratteristiche tecniche==
Giocatore mancino, fu famoso per l'ottimo controllo di palla, che gli rese facile passare da centrocampista arretrato a [[centrocampista]] centrale. Divenne uno dei migliori interni e giocatori a tutto campo di sempre, instancabile nel difendere e appoggiare l'attacco. Tra le sue caratteristiche migliori vi erano il dinamismo, lo stile, la tecnica, la compostezza,<ref name=tamir":0" /> la grande visione di gioco e la forte personalità di leader.<ref name=times>{{cita web|https://thesefootballtimes.co/2016/07/05/igor-netto-the-forgotten-legend-of-russian-football/ |Igor Netto: the forgotten legend of Russian football |14 ottobre 2017 |lingua= en }}</ref> Prediligeva il [[possesso palla]] e l'avanzamento con una rete di passaggi, fu quindi molto critico dei lanci lunghi dalla difesa a scavalcare il centrocampo. A un compagno, che buttò in avanti il pallone ricevuto al calcio d'avvio, disse che doveva passare il pallone a un uomo e non alla folla.<ref name=tamir":0" /> Era molto sicuro di sé e non rischiava di perdere il pallone sbagliando un passaggio.<ref name=times/>
 
Fu anche famoso per il suo ''[[fair play (comportamento)|fair play]]'', ai Mondiali del 1962 in Cile fece notare all'arbitro di Unione Sovietica Uruguay, sul risultato di 1-1, che il pallone finito in rete dopo il tiro del compagno [[Igor' Čislenko]] era entrato dall'esterno della rete attraverso un buco nella stessa, e l'arbitro annullò il gol del 2-1 che aveva concesso; i sovietici ne segnarono comunque un altro e vinsero 2-1. Questo ed altri episodi simili con cui si guadagnò il rispetto di compagni e avversari fanno di Netto uno dei più grandi gentiluomini del mondo del calcio.<ref name=tamir":0" /><ref name=times/>
 
==Carriera==
===Giocatore===
====Club====
Giocò per tutta la carriera nello {{Calcio Spartak Mosca|N}}, con cui debuttò a 19 anni nel 1949. Era la società sportiva del più grande sindacato operaio del Paese e da 10 anni non vinceva il massimo campionato. Quello stesso anno arrivò allo Spartak il grande attaccante [[Nikita Simonjan]], che fu con Netto alla base del rilancio della squadra.<ref name=times/> Netto fu inizialmente schierato come [[sistema (calcio)|centrocampista laterale difensivo]], sebbene avesse attitudini più offensive dei pari ruolo dell'epoca. Fu in seguito spostato nel ruolo di centrocampista centrale diventando il cardine del gioco.<ref name=tamir":0" /> Aveva una forte personalità e un grande acendente sui compagni che gli permisero di diventare il leader dello Spartak e della Nazionale, e che gli valsero la fascia di capitano quando era ancora giovane, malgrado molti suoi compagni fossero più vecchi ed esperti.<ref name=times/>
 
Con il cambiamento di allenatore nel 1952 arrivò il primo trionfo in campionato dopo molti anni di attesa. Netto fu il motore del grande Spartak che tra il 1952 e il 1963 vinse cinque [[campionato sovietico di calcio|titoli nazionali]] e tre [[Coppa dell'URSS|Coppe dell'URSS]]. Nelle diciotto stagioni di militanza con la squadra moscovita, collezionò 368 presenze coronate da 36 reti. Al suo ritiro, nel 1966, tornò per un breve periodo all'hockey su ghiaccio come allenatore.<ref name=tamir":0" /><ref name=times/>
 
====Nazionale====
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===Allenatore===
Ritiratosi dall'attività di calciatore nel [[1966]], Netto iniziò l'anno seguente quella di allenatore. I [[Cipro|ciprioti]] dell'{{Calcio Omonia|N}} furono il suo primo club, seguito dai connazionali dello [[Šinnik Jaroslavl']] e dalla [[Nazionale di calcio dell'Iran|Nazionale iraniana]]. Nel [[1977]] passò ai [[Grecia|greci]] del [[Panionios]], per poi fare rientro in Unione Sovietica per allenare gli [[Azerbaigian|azeri]] del [[Neftchi Baku]]. Chiuse la carriera allo Spartak Mosca lavorando con le giovanili.<ref name=tamir":0" />
 
==Riconoscimenti==
Dopo la sua morte, lo Spartak intitolò al suo nome uno degli stadi in cui la squadra giocava.<ref name=tamir":0" />
 
== Palmarès ==
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==Note==
<references/>
 
== Bibliografia ==
 
* {{Cita libro|autore=Tamir Bar-On|titolo=The World through Soccer: The Cultural Impact of a Global Sport|url=https://books.google.co.jp/books?id=SMiWAwAAQBAJ&pg=PA100#v=onepage&q&f=false|anno=2014|editore=Rowman & Littlefield|lingua=en|cid=Bar-On|ISBN=978-1-4422-3474-1}}
 
==Altri progetti==