Genoa Cricket and Football Club 1962-1963: differenze tra le versioni

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Nella stagione 1962-1963 il Genoa disputa il campionato di Serie A, con 28 punti si piazza in quindicesima posizione di classifica, un solo punto sopra la zona retrocessione. Il titolo di campione d'Italia spetta all'Inter che vince il campionato con 49 punti, seconda la Juventus con 45 punti e terzo il Milan con 43 punti. Scendono in Serie B il Napoli con 27 punti, il Venezia con 22 punti ed il Palermo con 20 punti.
 
Dopo la promozione ottenuta la [[Serie B 1961-1962|stagione precedente]], il Genoa affronta la nuova annata in massima serie con pochi nuovi innesti, come [[Umberto Ratti]] dal [[Brescia Calcio|Brescia]] e [[Stefano Dal Monte]] dall'[[Associazione Sportiva Dilettantistica Imperia Calcio|Imperia]] ed una importante defezione, quella di [[Amleto Frignani]] che si ritira dal calcio giocato a trent'anni. La stagione inizia con un pareggio a reti bianche casalingo contro la [[Juventus]] e vede il Genoa lottare costantemente agli ultimi posti della classifica, nonostante l'arrivo del giovane talento [[Gigi Meroni]] dal {{Calcio Como|N}} in novembre. A metà marzo si è dimesso [[Renato Gei]] per contrasti con la società e la squadra viene affidata da aprile ad [[Angelo Rosso]]. Proprio in quel periodo si concluse per il {{Calcio Genoa|N}} la permanenza in [[Coppa Italia]] perché eliminato ai quarti di finale dal {{Calcio Bari|N}} dopo che i rossoblu hanno superato società titolate come l'{{Calcio Udinese|N}}, la {{Calcio Fiorentina|N}} e la {{Calcio Roma|N}}.<ref>[http://www.rsssf.com/tablesi/italcup63.html Coppa Italia 1962/63] Rsssf.com</ref> Dopo un campionato di basso profilo la salvezza arriverà sul filo di lana dell'ultima giornata di campionato, quando in contemporanea alla sconfitta del {{Calcio Napoli|N}} contro l'[[Atalanta Bergamasca Calcio|Atalanta]], il Genoa superava in casa il {{Calcio Bologna|N}}, permettendo il sorpasso sui partenopei, aggiudicandosi così l'ultimo posto utile per la salvezza.
 
La stagione inizia con un pareggio a reti bianche casalingo contro la [[Juventus]] e vede il Genoa lottare costantemente agli ultimi posti della classifica, nonostante l'arrivo del giovane talento [[Gigi Meroni]] dal {{Calcio Como|N}} in novembre. A metà marzo si è dimesso [[Renato Gei]] per contrasti con la società e la squadra venne affidata da aprile ad [[Angelo Rosso]]. Proprio in quel periodo si concluse per il {{Calcio Genoa|N}} la permanenza in [[Coppa Italia]] perché eliminato ai quarti di finale dal {{Calcio Bari|N}} dopo che i rossoblu avevano superato società titolate come l'{{Calcio Udinese|N}}, la {{Calcio Fiorentina|N}} e la {{Calcio Roma|N}}.<ref>[http://www.rsssf.com/tablesi/italcup63.html Coppa Italia 1962/63] Rsssf.com</ref> Dopo un campionato di basso profilo la salvezza arriverà solo all'ultima giornata di campionato quando, in contemporanea alla sconfitta del {{Calcio Napoli|N}} contro l'[[Atalanta Bergamasca Calcio|Atalanta]], il Genoa superava in casa il {{Calcio Bologna|N}}, permettendo così il sorpasso sui partenopei, aggiudicandosi l'ultimo posto utile per la salvezza.
 
Alla partita con il {{Calcio Bologna|N}} è legato lo scandalo doping che colpì la società genovese nell'estate del 1963. Al termine della partita, i genoani [[Luigi Meroni|Meroni]], [[Vincenzo Occhetta|Occhetta]] e [[Massimo Giacomini|Giacomini]] non si presentarono presso l'hotel Britannia di [[Genova]] ove si sarebbero dovuto prestare ai controlli anti-doping.<ref>''Almanacco storico del Genoa'', pag. 292</ref> Tale mancanza provocò un processo sportivo che pur omologando il risultato che aveva permesso la permanenza in massima serie causò, oltre una forte ammenda alla società, la squalifica sino al 31 ottobre 1963 dei giocatori [[Maurizio Bruno|Bruno]], [[Rino Carlini|Carlini]], [[Antonio Colombo]], [[Massimo Giacomini|Giacomini]] e [[Luigi Meroni|Meroni]]<ref>''5 giocatori del Genoa squalificati sino al 31 ottobre'', [[Il Mattino]] del 20 luglio 63, pagina 10</ref> e del dirigente rossoblu Giacomo Cambiaso.<ref>''Genoa Amore mio'', pag. 313</ref> È da annotare che l'effettivo uso di sostanze dopanti non venne mai confermato.<ref>''Genoa Amore mio'', pag. 331</ref>