Frazioni dell'Aquila: differenze tra le versioni

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Inserisco alcune fonti dove serve, tipo ricostruzione chiesa di Onna e la battaglia di Bazzano del 1424: ho inoltre corretto un mio errore: 2 giugno e non 6
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Il [[terremoto dell'Aquila del 2009]] ha nuovamente messo in crisi la situazione delle frazioni, molte delle quali dimezzate di popolazione per la distruzione delle case. Onna, dove c'è stato l'epicentro, è stata rasa al suolo, con soltanto la chiesa parrocchiale superstite. Da un lato c'è stato un impoverimento di questi borghi, ma dall'altro il piano di ricostruzione immediato delle new-towns del progetto CA.S.E. dell'allora Ministro [[Guido Bertolaso]], nonostante inchieste e scandali. Le frazioni che beneficiarono in un certo senso di questi nuovi quartieri sono Bazzano Scalo, San Gregorio, Onna, Paganica, Roio Piano, Sant'Elia, Pile e Pettino, Coppito e Cese di Preturo.
 
Inoltre al dicembre [[2015]] risultava che centri come Onna e Bazzano, con finanziamenti europei di imprese costruttrice private estere, risultassero quasi completamente ricostruiti (anche se per Onna c'è ancora da fare, dato che solo la chiesa parrocchiale nel 2017 è stata riconsegnata<ref>{{Cita web|url=http://www.ansa.it/abruzzo/notizie/2016/05/06/onna-comincia-la-rinascita-ricostruita-la-chiesa-di-san-pietro-apostolo-_9d9184e6-5f0f-40c0-a127-27db8676a44b.html/|titolo=Onna, comincia la rinascita: ricostruita la chiesa di San Pietro Apostolo}}</ref>, mentre il centro storico è ancora azzerato), seguendo anche il metodo del restauro certosino dei monumenti storici come chiese e palazzi. Tuttavia a causa di problemi di gestione generale della ricostruzione, non avendo un ufficio specializzato vero e proprio nel Comune dell'Aquila, la ricostruzione delle frazioni sta assumendo connotati del tutto diversi dalla ricostruzione pubblica e provata del centro storico aquilano, e non nel verso positivo. Infatti, se non fosse per alcune opere maggiori dei centri, chiese, palazzi ecc, finanziate nella ricostruzione da privati, centri di importanza quali Paganica, Roio, San Gregorio, Arischia, Camarda, Assergi nel centro storico, versano ancora in condizioni di degrado per il mancato avvio di una celere ricostruzione delle abitazioni, lasciando gli abitanti ancora nei moduli provvisori del Progetto C.A.S.E.
 
=== Suddivisione attuale di L'Aquila in circoscrizioni ===
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* '''[[Bazzano (L'Aquila)|Bazzano]]'''
: Piccolo centro posto alle pendici del monte omonimo e lungo la strada statale 17, ad est del [[L'Aquila|capoluogo]]. Di origine vestina (anticamente noto come ''Offidium''), nel Medioevo ha un ruolo importante nella fondazione dell'[[L'Aquila|Aquila]] nella quale è presente la chiesa [[Quarti dell'Aquila|capoquarto]] di [[Chiesa di Santa Giusta|Santa Giusta]] (originariamente ''San Giorgio'') collegata proprio al castello di Bazzano. La chiesa, dedicata alla santa patrona bazzanese, è il duplicato della [[chiesa di Santa Giusta fuori le mura]] situata nella parte alta dell'abitato, poiché in origine fuori dal circuito murario del castello oggi distrutto. Essa costituisce poi la principale emergenza architettonica del paese: si tratta di una chiesa [[Medioevo|medievale]] realizzata su preesistenze normanne la cui facciata a capanna è riconosciuta come una delle più importanti espressioni dell'architettura aquilana pre-fondazione. Bazzano è ricordata nella storia aquilana perché il 62 giugno 1424 si combatté presso la piana la battaglia decisiva tra le truppe del capitano [[Braccio da Montone]]<ref> {{Cita web|http://www.arsbellica.it/pagine/battaglie_in_sintesi/L'Aquila.html/|titolo=Battaglia dell'Aquila}}</ref>e di Cola Piccinino, che sino a pochi anni fa erano al servizio di [[Alfonso I d'Aragona]], e la coalizione angioina di [[papa Martino V]], [[Jacopo Caldora]], Antonuccio Camponeschi dell'Aquila e [[Muzio Attendolo Sforza]], sostituito dal figlio Francesco. Le truppe di Braccio, che da un anno tenevano d'assedio L'Aquila, vennero definitivamente sconfitte.
 
Fino al [[1927]] era inglobato nel comune autonomo di [[Paganica]]. Bazzano nel XIII secolo ebbe anche uno scontro contro il castello di Paganica, risultando vincente.<br/>Negli anni '70, ma soprattutto con il terremoto del 2009, Bazzano situandosi lungo l'antica strada del Tratturo Magno, e dunque lungo la via principale per i viandanti provenienti dal centro dell'Abruzzo e dal mare, è divenuta un importane centro industriale, staccandosi dall'antico paese arroccato sul monte, e costituendo a ridosso della strada statale un grande comprensorio industriale, fondendosi ben presto anche con l'abitato di Onna. Proprio a causa del terremoto del 2009, essendo inagibili le storiche strutture, Bazzano nella zona industriale ospita l'Archivio di Stato dell'Aquila, la Deputazione abruzzese di Storia Patria, la [[biblioteca provinciale Salvatore Tommasi]] e la Camera di Commercio, insieme a mobilifici, imprese edili e aziende di confezioni, oltre a varie catene di centri commerciali, come l'Oasi e i grandi magazzini Piccinini.