Sumo: differenze tra le versioni
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Le origini del sumo risalgono agli inizi del VI secolo, sviluppatosi dalle radici degli antichi riti religiosi [[Scintoismo|scintoisti]] e dalle preghiere in richiesta di raccolti abbondanti. Lo sport in principio era più ruvido rispetto alla versione moderna, con la presenza di elementi di combattimento simili alla [[boxe]] e al [[wrestling]]. I primi gruppi professionistici cominciarono a formarsi nei primi anni del XVII secolo.<ref name=sumo1>{{Cita news|lingua = en|autore = Yoko Kubota; Saika Takano|nome = |cognome = |coautori = Daniel Magnowski|url = https://in.reuters.com/article/2011/02/09/idINIndia-54763220110209|titolo = History, facts on sumo, Japan's ancient sport|pubblicazione = [[Reuters]]|data = 9 febbraio 2011|accesso = 24 gennaio 2013}}</ref><ref name=sumo2>{{cita web|cognome=|nome=|autore=|url=http://www.japan-guide.com/e/e2080.html|titolo=Sumo|accesso=24 gennaio 2013|lingua=en|editore=japan-guide.com|data=}}</ref>
=== I contendenti
Due lottatori esclusivamente maschi e con un fisico imponente, detti ''[[rikishi]]'', si affrontano in una zona di combattimento detta ''dohyo''.
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Più in alto della categoria ''makushita'' ci sono le due divisioni professionistiche del sumo (chiamate ''[[sekitori]]''): gli ''juryo'' (o ''jumaimae'', una sorta di serie B del sumo) e i ''makuuchi'' (o ''makunouchi'') che rappresentano la divisione maggiore e che a loro volta sono suddivisi in ''maegashira'' (dal livello 16 al livello 1) e ''sanyaku'', cioè i grandi campioni (segmentati in ''komusubi'', ''sekiwake'', ''ozeki'' e ''yokozuna'', che è il top del top). Lo ''[[yokozuna]]'' è il grande campione per eccellenza del sumo ed è distinguibile perché durante l'ingresso sul dohyo indossa una pesante corda annodata detta ''tsuna''. Lo ''yokozuna'' non può mai retrocedere dal suo rango (come invece può accadere agli altri lottatori) ed abbandona la carica solo dopo il ritiro (''intai'').
=== Regole
Lo scopo dell'incontro è atterrare l'avversario o spingerlo fuori dal ''[[dohyō]]''.
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Quando uno dei due rikishi tocca l'esterno dell'anello o tocca il suolo con una parte del corpo diversa dalla pianta dei piedi, l'arbitro decreta il vincitore. Nel caso in cui la decisione dell'arbitro sia ritenuta errata da uno degli [[shinpan]] (giudici), questi deve alzare la mano e i cinque shinpan si riuniscono sull'arena (mono-ii) per prendere una decisione. Il capo shinpan sarà in contatto con la sala video, dove altri due shinpan tenteranno di aiutare nella decisione, che potrà essere gunbai-dori (conferma della decisione del gyōji), gunbai-sashichigai (inversione della decisione del gyōji) o torinoashi (ripetizione dell'incontro).
=== Divieti
È vietato, durante un combattimento:
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La necessità di istituire tale regola fa presumere che prima del 1913 avvenissero anche combattimenti tra lottatori totalmente nudi.
=== I tornei
I tornei tra ''sumōtori'' professionisti si svolgono a [[Edo (città)|Edo]] (l'odierna [[Tokyo]]) sin dal 1623, ma coll'andare del tempo il loro numero passò da uno all'anno durante l'epoca [[kansei]] (1789-1800) a sei annuali: tre a [[Tokyo]] in gennaio, maggio e settembre, uno a [[Osaka]] in marzo, uno a [[Nagoya]] in luglio ed uno a [[Fukuoka]] in novembre. Ogni torneo (場所 ''basho'', letteralmente "luogo") inizia di domenica, dura quindici giorni e vengono svolti molti incontri in cui i [[rikishi]] affrontano ogni giorno un avversario diverso. Il [[rikishi]] che dovesse vincere più incontri degli altri vince il torneo; solo se il rikishi riesce a vincere otto incontri su quindici può mantenere la propria posizione nella graduatoria detta ''[[banzuke]]'' (ばんづけ 番付), ulteriori vittorie o sconfitte ne determinerebbero la promozione o la retrocessione; questi ranghi sono fondamentali poiché solo un sumōtori capace di entrare nei primi cinquanta campioni ''sekitori'' (関取) potrà aver diritto ad un vitalizio e a degli assistenti.
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