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Nasce il 26 novembre 1978. È un [[attore]], [[regista]] e autore poliedrico, ha una carriera ventennale che spazia dal cinema alla [[televisione]], al [[teatro]].
Nel cinema è tra i protagonisti delle
In [[Televisione|TV]] Esordisce su [[MTV (Italia)|Mtv]] conducendo [[Hitlist Italia]] e ''Select'', sarà poi presentatore nella trasmissione di prima serata di [[Italia 1]] [[Colorado (programma televisivo 2003)|Colorado]] conducendone sette edizioni, l’ultima quella del 2019 accanto a [[Belén Rodríguez|Belen Rodriguez]]. Su [[Rai 2]] conduce invece [[Stracult]], programma di cinema, ed è tra i giurati di [[Eccezionale veramente|Eccezionale Veramente]] su [[LA7|La7]]. Firma la regia di [[Fuga di cervelli (film)|Fuga di cervelli]] e [[Tutto molto bello]] e anche il [[documentario]] ''Resilienza''.
In una apparizione in teatro interpreta [[Puck (Sogno di una notte di mezza estate)|Puck]] in [[Sogno di una notte di mezza estate]] di [[William Shakespeare|Shakespeare]] per la regia di [[Massimiliano Bruno]].
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Dei sei ragazzi scelti da [[Paolo Ruffini (attore)|Ruffini]], Raspi è il ragazzo cui da piccolo diagnosticarono una disarmonia evolutiva, meglio conosciuta come una forma di [[Autismo|autismo infantile]]. Ciononostante, è un ragazzo pieno di risorse, è un [[attore]] estremamente professionale e dedito a ciò che fa. Possiede [[Orecchio assoluto|l'orecchio assoluto]], che gli permette di cantare, ballare, e imitare personaggi maschili e femminili molto precisamente, ripetendo fedelmente battute di dialoghi ripresi da [[film]] o [[Cartone animato|cartoni animati]]. Conosce accuratamente la cultura giapponese, ed è un grande appassionato di [[manga]].
È migliorato nel corso della propria vita, da bambino era propenso
Da diversi anni membro della compagnia [[Mayor Von Frinzius]], è in scena nello spettacolo ''Up&Down'' interpretando l'alter ego di [[Paolo Ruffini (attore)|Paolo Ruffini]].
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Uno spettacolo di varietà, comico e commovente che ha come filo conduttore i diversi tipi di relazioni umane, una riflessione diretta e poetica sul significato della diversità.
Lo scheletro dello spettacolo è costruito sull'intenzione di [[Paolo Ruffini (attore)|Paolo Ruffini]] di realizzare uno straordinario ''One Man Show'', con imponenti scenografie ed effetti speciali. Parte però una sequela di boicottaggi e rocambolesche interruzioni in cui gli [[Attore|attori]] fanno irruzione dimostrando di essere molto più abili di lui in diverse discipline dello spettacolo e che l’abilità non dipende soltanto dal numero di [[Cromosoma|cromosomi]], ma esiste una abilità alla felicità che tante persone ''«cosiddette normali»'' spesso non hanno.
Una rappresentazione dai connotati surreali e dagli sviluppi inaspettati con una forte dose d’improvvisazione, che interrompe le liturgie teatrali e offre al pubblico una vera e propria esperienza in cui le distanze tra palcoscenico e platea si annullano, e alla fine [[Attore|attori]] e spettatori si trovano per condividere un gesto rivoluzionario: un grande abbraccio.
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