Teatro Adriano: differenze tra le versioni
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Venne poi ricostruito sempre da Pio Gallas con Romeo Bisini in piazza Cavour su progetto di [[Luigi Rolland]] (padre del più famoso [[Luigi Moretti (architetto)|Luigi Moretti]]) ed inaugurato il 1º giugno [[1898]] con ''[[La Gioconda]]'' di [[Amilcare Ponchielli|Ponchielli]] diretta dal Maestro [[Edoardo Mascheroni]], il 7 giugno andò in scena ''[[La bohème]]'' di [[Giacomo Puccini|Puccini]].
Il teatro era in parte in muratura ed in parte in [[calcestruzzo armato|cemento armato]], materiale all'epoca all'avanguardia in campo edilizio. La facciata si presentava a due piani con il corpo centrale avanzato, un'ampia copertura ad arco a pianterreno e finestroni ad arco nella parte superiore; il corpo mediano arricchito da semicolonne di ordine tuscanico e ionico. La sala a ferro di cavallo, molto vasta, decorata in bianco e oro con tappezzerie rosso scuro, era sormontata da una fila di palchi di platea, due ordini di palchi, una galleria ed un loggione in stile romano. Il soffitto affrescato dallo scenografo [[Alessandro Bazzani (scenografo)|Alessandro Bazzani]], d'ispirazione barocca, alternava erme avvolte da motivi floreali a medaglioni sorretti da putti rappresentanti musicisti ([[Giuseppe Verdi|Verdi]], [[Gaetano Donizetti|Donizetti]], [[Gioachino Rossini|Rossini]], [[Vincenzo Bellini|Bellini]]) e poeti ([[Carlo Goldoni|Goldoni]], [[Vittorio Alfieri|Alfieri]], [[Pietro Metastasio|Metastasio]], [[Pietro Cossa|Cossa]]).
[[File:Adrianoteatro.jpg|thumb|upright=1.3|Interno del teatro 1900ca]]
Sull'arcoscenico, bianco e oro, nel mezzo vi era, color bronzo, un medaglione con l'effigie dell'imperatore [[Publio Elio Traiano Adriano|Adriano]] circondato dai simboli della Fama, agli angoli aquile romane reggevano le insegne e gli stemmi di Roma; sopra la curva dell'arcoscenico, fra gli intrecci di palme e strumenti musicali si leggeva "edificato [[1898]]". Il sipario era stato dipinto da Leonida Liverani a imitazione di un antico arazzo. Il foyer era stato decorato in [[stile Luigi XV]] da Gaetano Brunacci. Complessivamente poteva ospitare 5000 spettatori, vi erano anche dei posti per solo ascolto. Nell'insieme lo stabile era molto curato e lussuoso, destinato ad ospitare eventi di varia natura: [[opera|opere liriche]], [[Concerto (evento musicale)|concerti]], [[Balletto|balletti]], [[Operetta|operette]], [[Varietà (spettacolo)|varietà]] e [[circo|spettacoli circensi]].
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A seguito dei profondi lavori che comportarono la demolizione di tutte le strutture interne di entrambe le sale cinematografiche, l'intero stabile venne trasformato nella Multisala Adriano, inaugurata il 2 aprile del [[2000]] dotata di 10 sale di proiezione, per 2290 posti. Nonostante ciò l'edificio conserva ancora la facciata originale.
Nel 2009 in seguito al fallimento della Safin di [[Vittorio Cecchi Gori|Cecchi Gori]] la Multisala fu comprata da [[Massimo Ferrero]], che ne è tuttora proprietario, assieme ad altre nove sale cinematografiche.
[http://www.newscinema.it/la-storia-del-cinema-adriano-roma/ La programmazione del Cinema Adriano] ha ospitato anteprime cinematografiche nazionali ed internazionali. La multisala ha ospitato il Roma Fiction Fest, inizialmente programmato durante il periodo estivo, ora a cavallo tra settembre e ottobre, al quale partecipano addetti ai lavori del mondo delle fiction e delle serie televisive per grandi e piccini. Da notare che in facciata ancora oggi campeggia la scritta «TEATRO ADRIANO» che rimase anche dopo la trasformazione in cinema.
== Bibliografia ==
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