Esistenza di Dio: differenze tra le versioni

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==== Rielaborazione di Leibniz ====
[[Gottfried Wilhelm Leibniz]], sia nello scritto del 1701 ''"Sulla dimostrazione Cartesiana dell'esistenza di Dio"'' che nella ''"Monadologia"'' nel 1714, svilupperà l'interpretazione cartesiana dell'argomento anselmiano, e lo riformulerà in una maniera prettamente logica. Per Leibniz, infatti, la prova dell'esistenza di Dio è ridotta alla riflessione logica sulla Suasua possibilità: se Dio è possibile, necessariamente esiste.
 
Dio è quell'Essere la cui esistenza è implicita nella sua essenza o natura, e allora basterà pensare la possibilità di un Essere la cui esistenza è implicita nella sua essenza che ne avremo dimostrato l'effettiva esistenza. Basterà, dunque, dimostrare la ''non-contraddittorietà'' logica, per dimostrare l'esistenza di quell'Essere la cui esistenza è inclusa nella sua essenza. In Leibniz abbiamo l'estrema logicizzazione dell'argomento Anselmianoanselmiano.
 
==== Confutazione formale di Kant ====