Ettore Rotelli: differenze tra le versioni

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|Epoca = 1900
|Epoca2 = 2000
|Attività = professore emerito di storia delle istituzioni politiche
|Attività = giurista
|Attività2 = politico
|Nazionalità = italiano
}}
 
== Biografia ==
Di famiglia imolese: il padre Romano, dottore commercialista, rappresenta il Partito repubblicano nell deputazione provinciale di Bologna (1946-1951). A Imola scuole elementari, medie, liceo classico: delegato diocesano studenti Giac; presidente del Circolo Silvio Pellico (1954-1956).
Di famiglia imolese di orientamento politico a sinistra (il padre noto esponente repubblicano), parteggio' da giovane prr la corrente "Base" della DC, quella di Granelli, Sullo, Negrari. A Imola frequentò scuole elementari, medie e liceo classico. Studente dell'Università cattolica (1956-60); presidente dell'organismo rappresentativo degli studenti (1958-1959) e della Associazione degli studenti delle università cattoliche europee; consigliere nazionale Unuri. Laurea in giurisprudenza (24/2/1961). Procuratore legale e avvocato; giornalista pubblicista (n. 34470). Libero docente di storia delle istituzioni politiche (1967); materia poi insegnata a Bologna, facoltà di scienze politiche (1968-2010) e a Trento (1968-1976), facoltà di sociologia dell'Istituto superiore di scienze sociali, di cui è pro-direttore e presidente dell'Opera universitaria (1970-73); primo titolare della cattedra italiana di storia dell'amministrazione pubblica (1975-1976)<ref>{{Cita libro|autore = Piero Aimo, Elisabetta Colombo, Fabio Rugge (a cura di)|titolo = Autonomia, forme di governo e democrazia nell’età moderna e contemporanea Scritti in onore di Ettore Rotelli|anno = 2014|editore = Pavia University Press|città = Pavia|p = |pp = |ISBN = 978-88-96764-54-1}}</ref>.
A Milano, collegio Augustinianum, studente di giurisprudenza dell'Università Cattolica (1956-1960). Eletto nel Consiglio studentesco interfacoltà (poi Orsuc) e incaricato stampa, nella giunta, per "Dialoghi" (1957-1958); presidente l'anno dopo (1958-1959); primo presidente della "Association des étudiants des universités catholiques"; consigliere nazionale Unuri; relatore "Pour l'Algérie algérienne" a nome degli organismi rappresentativi studenteschi di Cattolica, Politecnico, Statale e delle tre confederazioni sindacali (Teatro dal verme, 18/12/1960).
 
Laureatosi con tesi sul contenzioso amministrativo (110 e lode, 24/2/1961), è chiamato dal prof. Feliciano Benvenuti nell'Istituto per la scienza dell'amministrazione pubblica, ISAP (1/5/1961-28/2/1973)<ref>Piero Aimo, Elisabetta Colombo, Fabio Rugge (a cura di), ''Autonomia, forme di governo e democrazia nell'età moderna e contemporanea. Scritti in onore di Ettore Rotelli'', Pavia, Pavia University Press, 2014, <nowiki>ISBN 978-88-96764-54-1</nowiki>.</ref>.
Politicamente vicino alla redazione milanese di «Questitalia» ove scrive (1966-1970) e quindi promotore della Assemblea dei gruppi spontanei; firmatario dell'appello contro il commissario Calabresi (1971); coordinatore dell'Ufficio studi di Cisl-Lombardia; editorialista di «Il Giorno» (1977-1987); nella redazione di «Il Bianco & il Rosso» e nel direttivo di 'Riformismo e solidarietà' (1990-1994).
Dal 1966 nella redazione milanese di "Questitalia", contro la c.d. unità politica dei cattolici e a favore della aggregazione dei gruppi spontanei<ref>Assemblea dei gruppi spontanei di impegno politico-culturale per una nuova sinistra, ''I gruppi spontanei e il ruolo politico della contestazione'', a cura di E. Rotelli, Milano, Libreria Feltrinelli, 1969.</ref>. Firmatario dell'appello sulla responsabilità del commissario Calabresi nella fine dell'anarchico Pinelli (1971).
 
Libero docente in storia delle istituzioni politiche (31/5/1967). Professore incaricato (1968-1976), straordinario (1976-1977) e ordinario (1/11/1978 - 31/10/2010) nella facoltà di scienze politiche dell'università di Bologna<ref>Non solo per la didattica: ''Lo Stato moderno'', 3 v., a cura di E. Rotelli e P. Schiera, Bologna, il Mulino, 1971,1973,1974, rispettivamente CL 27-1035-8, CL 27-1059-5, CL 27-1113-3.</ref>, nella quale è docente pure nella facoltà di lettere e filosofia (1974-1979) e nella Scuola di perfezionamento in scienze amministrative, SPISA (1979-1990)<ref>''Nuove scienze per l'amministrazione'', Bologna, University Press, 2006, ISBN 88-7395-153-8.</ref>. A Trento, facoltà di sociologia (Istituto superiore di scienze sociali) e professore incaricato di storia delle istituzioni sociali e politiche (4/7/1968), pro-direttore (1970-1972), presidente dell'Opera universitaria, nel coniglio di amministrazione; infine, previo concorso (d.m. 24/7/1975), prima cattedra italiana di storia dell'amministrazione pubblica (1975-1976). Docente stabile della Scuola superiore di pubblica amministrazione, SSPA, sede di Bologna (1976-1996). Direttore generale scientifico dell'ISAP (22/2/1980), quindi dei suoi periodici<ref>"Amministrare", quadrimestrale, terza serie, dal 1986, ISSN 0044-8141; "Storia Amministrazione Costituzione", annale, dal 1993, fascia A (Anvur), ISSN 1126-5825; entrambi Bologna, il Mulino; pertanto, nel 2018, rispettivamente anno 48° e anno 26°.</ref>. Dell'Istituto, fra l'altro, "Legge generale di autonomia dei comuni e delle province" (1988)<ref>"Amministrare", 1989, n. 1/2.</ref>. Premio Umberto Biancamano, XXIV ed. (Bologna, Archiginnasio, 4/6/1988).
Senatore nella XIII legislatura (1996-2001) per elezione diretta nel [[Collegio elettorale di Seregno (Senato della Repubblica)|collegio uninominale di Seregno]], nel gruppo di Forza Italia; nella commissione parlamentare per le riforme costituzionali fa prevalere la forma di governo semipresidenziale<ref>{{Cita news|autore = |titolo = |pubblicazione = Il Corriere della Sera|data = 6 giugno 1977}}</ref> e soprattutto i principi<ref>{{Cita pubblicazione|autore = |titolo = |rivista = Amministrare|volume = 1993|numero = 1}}</ref> poi entrati in Costituzione con la revisione del 2001: «La Repubblica è costituita dai Comuni, dalle Province, dalle Regioni e dallo Stato» (art. 114); «I Comuni, le Province e le Regioni hanno autonomia finanziaria di entrata e di spesa» (art. 119).
In sede storiografica, oltre le monografie e i saggi (v. Opere 1967-1991), permane l'interesse per lo Stato moderno (sec. XVII-XVIII)<ref>Già per la Francia soprattutto la storiografia di Roland Mousnier ("Revue d'histoire économique et sociale", 1972, n. 2). Poi per la Spagna e la Lombardia, in ''El Estado Espanol en su Dimesion Historica'', Barcellona, PPU, 1984; ''Una oferta scientifica iushistorica internacional'', Barcellona, PPU, 1985; ''Economia, istituzioni, cultura in Lombardia nell'età di Maria Teresa'', III, ''Istituzioni e società'', a cura di A. De Maddalena, E. Rotelli, G. Barbarisi, Bologna, il Mulino, 1982.</ref> e le Regioni italiane<ref>Già la cura dell'antologia ''Il regionalismo italiano'', Milano, Quaderni della "Città di Milano", 1962; poi delle ricerche ''Dal regionalismo alla Regione'', Bologna, il Mulino, 1973; ''Regioni, forze politiche e forze sociali. Indagine sulla stampa 1960-'62 e 1968-'70'', Roma, Officina, 1974.</ref>, specie nelle ricerche per il Consiglio regionale della Toscana<ref>''La ricostruzione in Toscana dal CLN ai partiti'', vol. I, ''Il Comitato toscano di liberazione nazionale'', Bologna, il Mulino, 1980, XXXII Premio letterario Prato, 19/9/1981; ''Tendenze di amministrazione locale nel dopoguerra'', Bologna, il Mulinio, 1981.</ref>. Sulla riforma delle autonomie interventi puntuali<ref>''La non riforma. Le autonomie locali nell'età dei partiti'', Roma, Lavoro, 1981; ''Riforme istituzionali e sistema politico'', Roma, Lavoro, 1984; Dalla parte delle autonomie, Gorle, CEL per ANCI, 1991.</ref>.
 
Editorialista di "Il Giorno" (1977-1987). Coordinatore scientifico di "Impresa & Stato" (Camera di Commercio di Milano, 1988-2008). Componente e coordinatore (1985-1990) del Comitato organizzazione e informatica di Regione Lombardia.
Docente stabile della Scuola superiore della pubblica amministrazione (1978-1996); direttore dell'ISAP (dal 1980) e delle sue riviste «Amministrare» (terza serie, dal 1986) e «Storia Amministrazione Costituzione» (dal 1993)<ref>{{Cita web|autore =|url =http://www.isapistituto.it|titolo =Cfr. Istituto per la scienza dell'amministrazione pubblica|accesso =|editore =|data =|urlarchivio =https://web.archive.org/web/20181117140752/http://www.isapistituto.it/|dataarchivio =17 novembre 2018|urlmorto =sì}}</ref>. Primo presidente dell'AISIP, Associazione italiana di storia delle istituzioni politiche (2009-2012)<ref>{{Cita libro|autore = Ettore Rotelli|titolo = Storia delle istituzioni politiche. Ricerca e docenza|anno = 2012|editore = Rubbettino|città = Soveria Mannelli|p = |pp = |ISBN = 978-88-4983532-8}}</ref>. Professore emerito dell'Università Alma Mater Studiorum di Bologna, storia delle istituzioni politiche (d.m. 2014).
Coordinatore dell'ufficio studi di Cisl regionale Lombardia (1975-1990), partecipa a "Riformismo e solidarietà" (Pierre Carniti, Roma), di cui poi anche vice-presidente, e al comitato di redazione di "Il Bianco e il Rosso" (1990-1994), dove sostiene riforme istituzionali<ref>''Una democrazia per gli italiani'', Milano, Anabasi, 1993, alla cui presentazione romana (Biblioteca Cnel, 1/7/1993), organizzata e presentata da P. Carniti, si sottraggono in extremis i segretari Dc e Pds.</ref>, ribadite anche come presidente di "Repubblica2000" ("Repubblica2000 news", Milano, novembre 1993).
 
Senatore della XIII legislatura (1996-2001), per elezione diretta (13 Desio, Polo delle libertà, 57.744 voti), all'opposizione nel gruppo di Forza Italia, fa prevalere nella commissione parlamentare per le riforme costituzionali (legge cost. n. 1/1997), le stesse istanze<ref>''Federalismo e presidenzialismo'', Milano, Anabasi, 1994 (novembre).</ref>, trasferite in proprio disegno di legge di revisione della Parte II della Costituzione (Senato, n. 2030, 24/1/1997): forma di governo cosiddetta semipresidenziale (4/6/1997) e art. 114 capovolto, per cui ora "La Repubblica è costituita dai Comuni, dalle Province, dalle Regioni e dallo Stato" (con le relative implicazioni), formula esattamente codificata, con ultronea aggiunta delle Città metropolitane, nell'unica Costituzione (Titolo V) approvata da referendum popolare (legge cost. n. 3/2001). Nella commissione "affari costituzionali" del Senato, alla quale appartiene, ha ottenuto, in sede legislativa, fra l'altro, il riconoscimento del diritto d'autore del design industriale (legge 23/12/1996, art. 1, c. 58)<ref>E. Rotelli e P. Scarzella, ''In defence of design. The issue of the faux in the industrial production'', Milano, Lybra Immagine, 1991; ''Ispirazione italiana. Italienische Design-Klassiker und was daraus wurde'', Kunstmuseum Dusseldolf, 1990.</ref>.
Rinviando una ricostruzione delle revisioni costituzionali della XIII legislatura<ref>"Amministrare", 2017, n. 1/2.</ref>, torna alla storiografa dello Stato moderno come amministrazione, delle forme di governo nelle costituzioni democratiche, delle autonomie territoriali (v. Opere 2003-2014).
Infine le scadenze accademiche: "convegno in onore" del dipartimento (Bologna, Palazzo Hercolani, 9/12/2008)<ref>''Ettore Rotelli. Un percorso di ricerca e una proposta di metodo'', 9/12/2008, presentazione del direttore del Dipartimento, curriculum vitae, pubblicazioni, curriculum didattico.</ref>; presidenza della Associazione italiana di storia delle istituzioni politiche (Roma, Archivio di Stato, 6/7/2009)<ref>AISIP, Storia delle istituzioni politiche. Ricerca e docenza, Soveria Mannelli, Rubbettino, 2012, ISBN 978-88-498-3532-8</ref>; "scritti in onore" (Pavia, luglio 2014)<ref>Piero Aimo, Elisabetta Colombo, Fabio Rugge (a cura di), ''Autonomia, forme di governo e democrazia nell'età moderna e contemporanea. Scritti in onore di Ettore Rotelli'', Pavia, Pavia University Press, 2014, <nowiki>ISBN 978-88-96764-54-1</nowiki>.</ref>; cerimonia di nomina quale professore emerito (Bologna, Aula magna, S. Lucia, 28/10/2014); presentazione degli scritti in onore (Università di Pavia, Dipartimento di scienze politiche e sociali, 12/2/2015).
== Opere ==
* {{cita libro|||L'avvento della Regione in Italia|Milano, Giuffrè, 1967 ([BNI] 683870)|isbn=}}